"La nuova giunta regionale formata da esponenti politici e figure importanti della societa' civile non puo' che essere accolta con soddisfazione. Coloro che si stracciano le vesti e gridano al 'golpe' sono gli stessi che non piu' di un anno fa hanno 'imposto', per loro tornaconto e ostracismo verso altri, la candidatura di Raffaele Lombardo alla presidenza della Regione siciliana". Lo afferma il parlamentare nazionale del Pdl, Ugo Grimaldi, sottolineando che "la bramosia di potere e la salvaguardia dello status acquisito sta annebbiando le menti di tutti coloro che ritengono piu' opportuno stare all'opposizione pur avendo oltre il 50% dei consensi. L'essere ottusi non e' un pregio da ostentare".
Per Grimaldi "le minacce di espulsione non scalfiscono le nostre corazze, anzi avvalorano la tesi dell'assoluta mancanza di visione strategica e capacita' politica di molti esponenti di primo piano del Popolo della Liberta', che - continua - pur di conservare le poltrone e gestire un briciolo di potere sono disposti a tutto, contro tutti, e soprattutto contro i cittadini siciliani".
"Se - continua il parlamentare nazionale del Pdl - venissero intraprese sanzioni estreme nei confronti di coloro che, con spirito di sacrificio e dedizione alla causa, hanno accettato di entrare a far parte della nuova giunta Lombardo, molti altri esponenti del Pdl sarebbero disposti a lasciare il partito, perche' - conclude Grimaldi - se all'interno di un movimento politico non vigono le regole minime di democrazia allora e' meglio andare verso altri lidi".
Per Grimaldi "le minacce di espulsione non scalfiscono le nostre corazze, anzi avvalorano la tesi dell'assoluta mancanza di visione strategica e capacita' politica di molti esponenti di primo piano del Popolo della Liberta', che - continua - pur di conservare le poltrone e gestire un briciolo di potere sono disposti a tutto, contro tutti, e soprattutto contro i cittadini siciliani".
"Se - continua il parlamentare nazionale del Pdl - venissero intraprese sanzioni estreme nei confronti di coloro che, con spirito di sacrificio e dedizione alla causa, hanno accettato di entrare a far parte della nuova giunta Lombardo, molti altri esponenti del Pdl sarebbero disposti a lasciare il partito, perche' - conclude Grimaldi - se all'interno di un movimento politico non vigono le regole minime di democrazia allora e' meglio andare verso altri lidi".