Le sette vite di Raf Lombardo - Live Sicilia

Le sette vite di Raf Lombardo

Lettera al Presidente della Regione
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2 min di lettura

Caro Presidente, chi le scrive è un piccolo cronista politico. Scusi innanzitutto la volgarità di quel vezzeggiativo “Raf Lombardo” che le procurerà sommo orrore, vista la sua ben nota e arcigna concezione dei rapporti umani. E’ che lei ci è in un certo senso familiare come un affettuoso incubo. E in fondo le vogliamo bene.  Ogni volta che pensiamo di avere afferrato il nesso, lei volteggia un po’ più in là. Non è solo un nostro problema, ci risulta che anche i suoi parlamentari-portavoce abbiano lo stesso dilemma increscioso. Escono, perché devono uscire, con tremebonde note stampa, magari dopo avere parlato con lei. E si chiedono: avrò scritto giusto? Ma lui al telefono così mi ha detto. E se poi cambia idea?

Ecco, Presidente, con tutto il rispetto e la (sincera) simpatia, lei è uno che volteggia un po’ troppo. Blandisce Miccichè, concupisce il povero Lupo, fa il pontiere con l’Udc. Nel frattempo, strizza l’occhio a Castiglione per vampirizzarlo meglio, prende il caffè con Granata. E noi, poveri e annichiliti amanuensi della politica, non riusciamo a seguirla più. Ci ritiriamo a casa, di sera, con la testa dolorante e i crampi alle mani. Per fortuna condividiamo il tetto con donne caritatevoli e abbiamo una lunga scorta di film di Walt Disney per consolarci.

Capiamo benissimo, lei fa così, Caro Presidente, perchè altra scelta non ha. Lei sa benissimo di essere un vaso di coccio. La danza frenetica è la sua unità di misura per il mantenimento del potere. Lei balla precitevolissime… insomma si dà da fare (vede, la sera, dopo averla seguita, neanche riusciamo a scrivere più).  Però vedrà che tra poco ballerà da solo. Miccichè tornerà da Berlusconi, Lupo staccherà il telefono, Romano la abbandonerà al suo destino, Castiglione si ricorderà che siete nemici e Granata negherà perfino di avere mai preso un caffè con lei.

Mica ne facciamo un discorso etico, Caro Raf (scusi), non siamo tanto ingenui.  E’ pure divertente ballare con lei e con le sue sette vite. E’ meno divertente vedere la speranza delle persone coinvolta in questo passo doppio – la speranza della brava gente che a lei si affida – e preghiamo che abbia una risposta all’altezza, prima o poi. Non ci speriamo molto, eppure saremmo lieti di venire smentiti.
E adesso che fa, ricomincia a ballare?


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