"E' stato un bagno di umiltà| Martedì parlerò con Mangia" - Live Sicilia

“E’ stato un bagno di umiltà| Martedì parlerò con Mangia”

MAURIZIO ZAMPARINI
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Aveva promesso di non voler commentare a caldo le partite, o meglio, le sconfitte del suo Palermo. Rintracciato però dal Corriere dello Sport, ha risposto e anche in maniera piccante sul k.o di San Siro. Maurizio Zamparini non è assolutamente soddisfatto della prova dei suoi al Meazza e critica anche le scelte tecniche di Devis Mangia: “Questa partita è servita come una bella lezione di umiltà per il nostro allenatore – dice Zamparini – non si può affrontare il Milan con un centrocampo dove eravamo due contro sei, non si può far giocare una squadra come il Milan senza marcare stretti campioni come Ibrahimovic, Cassano e Robinho”.

“Quando il Milan è andato a Barcellona – continua il presidente – la prima cosa che ha fatto è stata quella di bloccare Messi. Lunedì (domani, ndr) o martedì parlerò con Mangia e vedremo cosa dire. Questo Palermo mi è sembrato quello che aveva preso sette gol in casa dall’Udinese, abbiamo giocato molto male. Tutti e tre i gol sono arrivati in area piccola, anche questo è incredibile”. Poi, più conciliante. “Può capitare una giornata simile, secondo me ha influito la sosta che ha interrotto il nostro ritmo: avevamo 7-8 giocatori con le nazionali e non abbiamo un grande organico”.

Mangia però ieri in sala stampa ha fatto mea culpa: “Alla fine della partita non pensavo a nulla. Abbiamo fatto una butta partita. Abbiamo preso la classica “bambola”. Non sono riuscito a trasmettere il coraggio giusto alla squadra . Affrontando il Milan come abbiamo fatto noi oggi ovviamente si perde – aggiunge il tecnico – anche questo deve essere un momento di crescita. Prendiamo tutte le cose positive e negative per imparare e ripartire, i dati dicono che il Palermo è diverso tra casa e trasferta e dobbiamo ragionarci su, probabilmente è questione di interpretazione della partita. Sicuramente ho fatto degli errori, devo riuscire a trasmettere qualcosa in più alla squadra quando affrontiamo questo tipo di partite. Squadra troppo emozionata? Non credo. Non sono riuscito a far giocare la squadra come avrei voluto – sottolinea – io sono l’allenatore e ho fatto degli errori nella preparazione e vi posso dire che l’emozione non c’entra. Troppo spazio ai rossoneri? Sapevamo che movimenti avrebbe fatto il Milan, abbiamo fatto fatica a scalare. Quando porti il Milan così vicino alla porta, prima o poi la paghi. Credo che dovevamo avere più coraggio e lavorare meglio nella copertura della palla e non ci siamo riusciti”.


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