Niente scuola a chi non paga |Materna, giù le iscrizioni - Live Sicilia

Niente scuola a chi non paga |Materna, giù le iscrizioni

A Palermo se vuoi mandare tuo figlio a scuola devi pagare la tasse. È quanto recita il regolamento Scuole dell’infanzia di Palermo. E in alcuni quartieri del capoluogo siciliano le iscrizioni alla scuola materna crollano.

Se vuoi che tuo figlio vada a scuola devi pagare. Ma le tasse richieste, a Palermo, non sono quelle della retta annuale, ma quelle imposte dal comune di Palermo. Le ricevute di pagamento dei tributi comunali, infatti, sono divenute un requisito obbligatorio perché i bambini, possano frequentare la scuola dell’infanzia. Per fare cassa infatti, il consiglio comunale ha deciso un anno e mezzo fa di inserire il cavillo in un regolamento.

Il 26 novembre del 2010, gli inquilini di palazzo delle Aquile votavano tra gli articoli del regolamento Scuole dell’infanzia, anche l’undicesimo, che specifica i requisiti dell’ammissione alla frequenza. “I bambini utilmente collocati nelle relative graduatorie definitive – si legge nel documento – sono ammessi alla frequenza qualora l’accertamento d’ufficio delle auto dichiarazioni rese all’atto dell’iscrizione abbia dato esito positivo sia in ordine al possesso dei requisiti d’accesso, sia in ordine alla regolarità dei versamenti dei tributi comunali”.

Ed ecco che nel giro di due anni le iscrizioni alla scuola materna si abbassano sensibilmente. E nonostante diminuisca anche il numero delle sezioni aperte (dalle 97 del 2009 alle 57 di quest’anno), non cresce il numero dei bambini in lista d’attesa che scende in 3 anni da 691 a 311.

I motivi per cui le famiglie hanno smesso di contare sulla scuola dell’infanzia per i propri figli sono diverse. Negli ultimi tre anni tredici plessi sono stati chiusi, mentre mancano i soldi per le supplenze: da 30 il numero delle insegnanti disponibili a sostituire chi va in maternità o chi semplicemente viene colpito da un’influenza, è passato a zero. Infine, nessuna scuola a Palermo è aperta dalle 14 in poi.

Insomma, a conti fatti, le istanze presentate negli anni 2010 e 2011 sono passate da 834 a 1321. Ma gli ammessi alla frequenza, che includono anche i riconfermati, sono passati dai 1906 nel 2010 (più del doppio dei nuovi iscritti) ai 1383 nel 2011. Mentre per l’anno scolastico 2012/2013 il numero delle istanze presentate è nuovamente sceso a 966. E il calo più pesante delle richieste viene proprio da scuole come l’Istituto comprensivo Nuccio all’Albergheria, la scuola comunale Massimiliano Kolbe, tra la Bandita e Acqua dei Corsari, la scuola materna M. Carollo a Brancaccio, la Withaker alla Zisa e la scuola Stella Marina all’Arenella. Le zone, cioè, più sensibili alla problematica relativa all’accertamento della regolarità dei pagamenti dei tributi locali. Scuole situate nelle aree più delicate di Palermo in cui, per intenderci, la Tarsu viene pagata di meno.

L’assessore alla Scuola Barbara Evola ha già annunciato che uno dei primi provvedimenti che il nuovo consiglio comunale dovrà deliberare sarà proprio quello relativo alla modifica del regolamento delle Scuole d’Infanzia. Regolamento che l’assessore giudica attualmente “illegittimo”: “Non è ammissibile – dice l’assessore – che tra i requisiti per l’ammissione alla frequenza delle scuole materne venga richiesta la ricevuta di pagamento della Tarsu. In questa maniera non abbiamo fatto altro che agevolare la scuola privata e penalizzare le famiglie che non possono permettersi di pagare le rette”.

 


Partecipa al dibattito: commenta questo articolo

Segui LiveSicilia sui social


Ricevi le nostre ultime notizie da Google News: clicca su SEGUICI, poi nella nuova schermata clicca sul pulsante con la stella!
SEGUICI