"Come sono assegnati i fondi | della pubblicità istituzionale?" - Live Sicilia

“Come sono assegnati i fondi | della pubblicità istituzionale?”

Pubblicità istituzionale, qual è il criterio che segue la Regione? Una interrogazione parlamentare. E l'argomento diventa scottante.

L'interrogazione di Roberto Corona (Pdl)
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Con quali criteri la Regione ha suddiviso i fondi per la pubblicità istituzionale? A quanto ammontano queste somme? Chi sono stati i beneficiari? Dov’è possibile reperire i decreti di distribuzione delle risorse?

Gli interrogativi sono stati sollevati dal deputato regionale del Pdl Roberto Corona, che ha deciso di presentare un’interrogazione parlamentare sull’argomento. “Esiste – si chiede innanzitutto Corona – un Piano di comunicazione istituzionale 2012 della Regione? È una zona tuttora oscura sulla quale vorrei che il presidente Lombardo facesse luce, per i siciliani”. Eppure quel Piano rappresenterebbe, per Corona uno “strumento indispensabile per lo svolgimento di una corretta propaganda delle attività della Regione”.

E lo spunto per l’interrogazione del parlamentare messinese giunge dalla recente festa della Regione, del 16 maggio scorso. Corona, infatti, si chiede se sia stata resa nota la spesa ma anche a quanto questa ammonti, e da quale capitolo di bilancio si sia attinto e, ancora, se siano state rispettate le direttive dell’Agcom per garantire la pluralità delle attività giornalistiche nel territorio regionale. Dunque, in pratica, se lo stesso Piano sia stato realmente redatto e utilizzato.

“Le altre regioni italiane – scrive poi Corona nella sua interrogazione – hanno provveduto, sin dai primi mesi dell’anno, a redigere ed approvare i piani di comunicazione istituzionale affinché sia garantita una capillare e diffusa informazione sulle attività regionali per dare a cittadini e imprese strumenti di conoscenza e accesso ai servizi”. Tutto nel rispetto di quanto stabilito dall’Autorità garante per le comunicazioni, vale a dire “che la comunicazione istituzionale – prosegue Corona – va effettuata attraverso le radio, i siti oonline, la carta stampata, la televisione garantendo a tutti i media locali pari opportunità nell’affidamento dei compiti divulgativi”.

E a dire il vero, anche sui “titoli” necessari per ottenere i fondi regionali, diverse sarebbero le ombre. La Regione siciliana, infatti, aggiunge Corona nella sua interrogazione “non ha provveduto alla pubblicizzazione del Piano di comunicazione istituzionale rendendo note le direttive e i requisiti che i network e le testate giornalistiche in genere devono possedere per vedersi assegnati le campagne di promozione dell’attività regionale da divulgare”.

E invece, niente di tutto questo è stato reso noto, al punto che “la mancata redazione e pubblicizzazione del piano di comunicazione istituzionale”, prosegue Corona, “ha creato una distanza tra i cittadini, le imprese, gli addetti al settore dell’informazione e le Istituzioni, soprattutto – incalza Corona – a causa degli incarichi di governo affidati agli assessori tecnici che non hanno saputo sfruttare appieno l’occasione di fare informazione trasparente sulle attività amministrative prodotte, e sulla legislazione frutto del lavoro dell’Assemblea regionale siciliana”.


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