Aggressione omofoba alla Vucciria - Live Sicilia

Aggressione omofoba alla Vucciria

Aggressione omofoba in centro a Palermo. Vittima un giovane, schiaffeggiato da un sessantenne in un locale del centro. "Un episodio che mina le basi dello sviluppo civile" lo ha definito l'assessore alle Politiche sociali Agnese Ciulla.

“Lui non ha diritto di pensare che dal momento che sono gay, può picchiarmi in pieno volto, in un locale pubblico solo perché, a detta sua sono gay e non ho risposto alla sua bussata. Lui non può farlo, non ha il diritto!”. E’ lo sfogo di Fulvio Boatta un giovane palermitano vittima di un’aggressione nel locale Taverna Azzurra, alla Vucciria di Palermo.

La notizia si sta diffondendo su Facebook e nella pagina del suo profilo, Boatta, ne racconta i dettagli. “Mi trovavo là con degli amici. Sono andato nel bagno del locale – ha spiegato sul web – e una volta uscito un uomo di circa 60 anni ha iniziato a insultarmi, insinuando che non avessi risposto mentre lui bussava alla porta, segnalando il tal modo che il bagno era occupato perché, essendo gay, volevo che lui entrasse in bagno mentre c’ero io. Al mio diniego ha iniziato a insultarmi urlando, e dato che cercavo di allontanarmi, mi ha schiaffeggiato, uscendo poi dal locale e facendo perdere le sue tracce”

“Questa si chiama OMOFOBIA…  – scrive poi Boatta – non ha altro nome. Deve per forza scappare il morto, affinché vi sia una legge? Devo per forza avere un occhio nero e il naso rotto (per fortuna sto bene grazie all’intervento dei miei amici) per urlare allo scandalo? Ma lo vogliamo capire o no, che picchiare una persona non è consentito? Ancora di più non è consentito se il movente è l’odio ed il disprezzo verso le persone LGBT, odio e disprezzo che ti spinge a pensare che tanto lo puoi fare…”.

E ancora: “Siamo PERSONE – si legge sul profilo Facebook –  abbiamo gli stessi doveri delle altre, quindi dovremmo avere anche gli stessi diritti delle altre, anche quello di stare alla taverna azzurra senza paura di subire aggressioni e/o attacchi”.

Il giovane scrive in uno dei suoi commenti che procederà alla denuncia verso ignoti. Lo stesso annuncia Arcigay Palermo: “L’episodio verrà denunciato, grazie anche all’assistenza del nostro ufficio legale”. L’associazione per i diritti Lgbt legata ad Arci, assieme ad Articolo 3 scrive in una nota: “Questi episodi nascono dall’idea che le persone Lgbt, ed in generale i “diversi” siano deboli, senza difese, che siano delle vittime predestinate. Invece c’è una comunità, e non solo formata da persone Lgbt che non ci sta, che reagisce, denuncia, vive gli spazi senza paura e senza nascondersi. Ovviamente la Vucciria, e quel locale in particolare sono dei posti in cui ci sentiamo a casa, frequentati liberamente da persone Lgbt: vogliamo che continuino ad esserlo, così come il resto della città e d’Italia”.

Intanto le due associazioni stanno organizzando un flash mob per domani sera alle 23.00 (con incontro alle 22.30) a piazza Caracciolo, nel cuore della Vucciria. “Il senso dell’iniziativa è quello di ribadire: non ci stiamo – scrivono – non ci facciamo intimidire”.

“La comunità cittadina cresce solo se valorizza e tutela le differenze come elemento di ricchezza. Nelle prossime settimane tornerò ad incontrate le associazioni impegnate sui temi LGBT per programmare insieme nuove iniziative rivolte a tutta la città” ha affermato l’assessore del comune di Palermo alle Politiche sociali, Agnese Ciulla.”I gravi fatti di omofobia delle ultime ore ci sollecitano ad un impegno e ad una attenzione crescente, perché ogni atto di violenza è un aggressione a tutta la città e ogni atto di violenza contro qualcuno per la sua identità  – ha concluso – mina le basi dello sviluppo civile”.


Partecipa al dibattito: commenta questo articolo

Segui LiveSicilia sui social


Ricevi le nostre ultime notizie da Google News: clicca su SEGUICI, poi nella nuova schermata clicca sul pulsante con la stella!
SEGUICI