Ultima nomina al Cas |E scoppia la polemica - Live Sicilia

Ultima nomina al Cas |E scoppia la polemica

Il 31 luglio scorso la giunta regionale ha piazzato Maurizio Trainiti, un esterno, al vertice del Consorzio autostrade siciliane. Il deputato Ardizzone attacca Andrea Vecchio (nella foto) che però difende la nomina mentre cova il malcontento dei precari dell'ente in liquidazione su cui pende anche la spada di Damocle di un'inchiesta della procura di Messina.

E' Maurizio Trainiti
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Un’altra nomina, nonostante le dimissioni, con un contratto destinato a rimanere in eredità al prossimo presidente. La giunta regionale ha affidato a un esterno l’incarico di direttore generale del Consorzio autostrade siciliane: il 31 luglio, il governo presieduto da Raffaele Lombardo, che proprio quel giorno ha annunciato all’Ars le sue dimissioni, ha approvato la nomina del catanese Maurizio Trainiti al vertice del consorzio che gestisce la Catania-Messina, la Messina-Palermo e il tratto esistente della Siracusa-Gela.

La nomina ha suscitato reazioni durissime. Ad esempio quella del deputato regionale Giovanni Ardizzone (Udc), che quest’anno aveva già presentato un’interrogazione parlamentare sulle attività del Consorzio. E oggi Ardizzone rilanciaIl , muovendo gravi accuse contro le dichiarazioni rilasciate dall’assessore alle Infrastrutture Andrea Vecchio sulla gestione dell’ente: “Vecchio – dice Ardizzone – smetta di fare il moralizzatore millantando una perfetta gestione del Consorzio. Sono tanti gli scandali che interessano il Cas. Chiedo chiarezza da parte sua. Ci spieghi la nomina nuova fiammante del dirigente generale Maurizio Traniti. Nomina misteriosa visto che la Regione non potrebbe assumere personale esterno. Vogliamo sostenere che fra tutti i dirigenti regionali non ce n’era uno che potesse dirigere il Cas?”.

Ad aggravare la situazione è la condizione dell’ente. Il cambio della guardia, avallato da Vecchio e dall’ormai ex commissario straordinario Anna Corsello, arriva infatti in un ente in liquidazione, afflitto da diversi problemi economici e da alcune inchieste. Una su tutte: quella condotta dal sostituto procuratore di Messina Stefano Ammendola, secondo la quale i dipendenti sarebbero stati disposti a tutto pur di “arrotondare” lo stipendio con ore di straordinario. Stando alla ricostruzione dell’inchiesta riportata l’anno scorso dalla stampa locale, in particolare, ai dipendenti sarebbero state chieste prestazioni sessuali o le tessere di un partito per accedere agli straordinari. Fra le conseguenze ci sarebbe stato un aumento delle ore extra, che ha spinto l’Ispettorato del lavoro a multare per più di otto milioni di euro il Consorzio.

L’altra situazione esplosiva è quella che riguarda i precari. Il comitato che li raccoglie, dall’inizio del mese, è sul piede di guerra per la “falsa” chiamata del 9 agosto: stando al comitato, infatti, due settimane fa i precari erano stati convocati per svolgere per tre mesi il servizio di riscossione dei pedaggi, ma sono stati rimandati a casa – sostengono i precari – senza una spiegazione. “Chiediamo le dimissioni di Vecchio – si legge in un comunicato del comitato dei precari del Cas – La gravità delle dichiarazioni di chi è preposto alla vigilanza, che arrivano addirittura ad elogiare i responsabili del disastro compiuto, ci lasciano sconcertati. Suggeriamo all’assessore di voler prendere atto dei fatti che accadono dentro il consorzio”. “Siamo alla mistificazione dei fatti – aggiunge Ardizzone – l’assessore alle Infrastrutture o non sa leggere le carte o gliele hanno nascoste. Io tenderei a propendere per la seconda opzione. In ogni caso elogia una dirigenza irresponsabile e avvalla una nuova nomina che rimarrà in carica per cinque anni”.

Ma Vecchio prosegue per la sua strada. “Trainiti – dice l’assessore alle Infrastrutture – è un dirigente competente, un grande lavoratore. Ha già avuto esperienza in enti pubblici a Catania. Saprà indubbiamente risolvere i problemi che affliggono l’ente. Consiglio ad Ardizzone e a tutti gli altri 89 deputati regionali di smettere di fare costantemente campagna elettorale. Facessero un passo indietro tutti e lasciassero spazio ai giovani. Fanno sempre gli stessi ragionamenti sterili che non portano a nulla”.


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