Febbraio 2013 - Pagina 4 di 196 - Live Sicilia

Claude Monet è stato uno dei fondatori ed ideatori della corrente artistica dell'impressionismo. Fu proprio l'artista francese ad utilizzare per primo il termine "impressionismo" per titolare una sua stessa opera. Si tratta di “Impressione. Il levar del sole” e “Impressione. Il tramonto del sole.” Due dipinti posti l'uno a fianco all'altro che rappresentavano lo stesso identico soggetto, ma in due diversi momenti della giornata: l'alba e il tramonto.

Il leitmotiv nelle opere di Monet è la luce. Una luce che fa mutare in continuazione gli elementi rappresentati. Basti pensare alla “Cattedrale di Rouen” a cui l'artista dedicò all'incirca trenta tele. Nelle tele dedicate alla Cattedrale emerge innanzitutto che l'artista glissa
sulla struttura architettonica del soggetto per spostare la sua attenzione verso il modo in cui la luce riflette sulla facciata ed è in relazione a
questa che le trenta tele risultano tutte indubbiamente diverse tra loro. E' d'uopo spiegare che l'artista dipinse la Cattedrale in diversi giorni, in diverse ore del giorno e in diverse condizioni climatiche. Ed è in relazione a tutti questi aspetti che il risultato finale cambia.

Se si prendesse in considerazione la Cattedrale rappresentata “In pieno sole” noteremo come l'artista non solo mostri la sua indifferenza alla struttura architettonica non dipingendo né i fianchi né le torri della Cattedrale, ma come in realtà si concentri sulla facciata e sulle suggestioni evocate dalla luce. Utilizza, infatti, il bianco e il dorato per rendere l'impressione suscitata dalla Cattedrale durante le ore più calde della giornata.

Monet aderisce all'Impressionismo in tutti i suoi aspetti: preferisce la pittura "en plein air", dipinge usando colori primari, che mai vengono
mescolati tra loro ma soltanto giustapposti. E' la nostra retina, infatti, a percepire i colori secondari attraverso una sintesi operata tra occhio e ragione. Monet andrà sempre alla ricerca di nuove suggestioni evocate da paesaggi naturali.

Questo spiega il motivo per cui anche nella fase finale della sua vita, dopo essersi trasferito a Giverny, si farà costruire un laghetto artificiale di ninfee e continuerà a dipingere anche in solitudine.