Cambia identità e compie acquisti,|agli arresti domiciliari - Live Sicilia

Cambia identità e compie acquisti,|agli arresti domiciliari

Gli agenti in servizio presso il commissariato Zisa-Borgonuovo di Palermo hanno sottoposto agli arresti domiciliari Fabio Battaglia, 36 anni, per i reati di truffa aggravata, fabbricazione ed utilizzo di documenti di riconoscimento contraffatti, uso abusivo di sigilli, sostituzione di persona e falsi in genere.

Le indagini hanno avuto inizio nel settembre dello scorso anno in seguito a una denuncia di truffa presentata dal titolare di un negozio di windsurf in via Principe di Paternò. In quella occasione era stato denunciato lo stesso Battaglia, riconosciuto dal gestore dell’esercizio commerciale come colui che aveva acquistato presso il suo esercizio attrezzatura da windsurf per un valore superiore ai 1.000 euro e pagato tramite un assegno postale che faceva riferimento a un conto corrente intestato ad una persona ignara.
In seguito a ulteriori indagini, è emerso che l’uomo, attraverso una programmata attività di sostituzione di persona realizzata anche mediante la contraffazione di documenti di identificazione e personali, aveva richiesto ed ottenuto, in occasione dell’acquisto presso una concessionaria automobilistica, di una vettura Fiat 500 del valore di 19.100 euro (dei quali solo 1.600 versati in contanti all’atto dell’acquisto), un indebito finanziamento per 17.500,00 euro da parte di una società milanese, tale da consentirgli praticamente l’acquisto della vettura al bassissimo costo di 1.600 euro.
L’uomo avrebbe inoltre utilizzato diversi documenti (tra cui carte d’identità e buste paga) tutti apparentemente riconducibili ad una persona ignara alla quale si era sostituito. La carta d’identità contraffatta utilizzata da Battaglia faceva parte di un lotto di carte d’identità in bianco della quale l’uomo si era evidentemente impossessato e sulla quale aveva apposto la sua foto e i dati di un’altra persona, suo malgrado, coinvolta quindi nel raggiro. La busta paga era invece effettivamente quella originale, appartenente all’ignara vittima.


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