Altri vip in corsa |per comprare casa a Salemi - Live Sicilia

Altri vip in corsa |per comprare casa a Salemi

Al centralino del comune di Salemi continuano ad arrivare telefonate di chi vorrebbe acquistare casa in centro al prezzo simbolico di un euro. Sono arrivati i coniugi Moratti, a cui il sindaco Sgarbi ha dato la cittadinanza onoraria, il ministro Rotondi e Brunetta, poi Afef Tronchetti Provera, Anna Flachi, Forattini, il ministro Zaia e, da queste parti, è stato anche visto Stefano Ricucci mentre si parla di un interessamento anche dell’ex ministro al Welfare, Cesare Damiano. Tutti protagonisti di questa strano flusso migratorio al contrario, dal nord al sud, che non vede protagonisti poveracci in cerca di lavoro, ma Vip in cerca di casa nel centro di Salemi.

Meriti di una giunta guidata dal critico d’arte Vittorio Sgarbi e della sua squadra di “matti”, come lui stesso li ha definiti. Oliviero Toscani, fotografo noto per le immagini delle campagne schock dellaBenetton, assessore alla Creatività; il principe Bernardo Tortorici di Raffadali, con delega all’Urbanistica; l’assessore alla “Agricultura” (Agricoltura e cultura), l’architetto romano Peter Glidewell. Ma il piano di favorire la ristrutturazione del centro storico del comune del Trapanese, non sembrerebbe di così facile attuazione. “Siamo alla politica degli annunci e basta – ha detto a ‘La Stampa’ Angelo Calogero, capogruppo dell’opposizione in consiglio comunale – visto che non sarà facile attuare un progetto così poco aderente alla realtà”. Il principe-assessore Bernardo Tortorici, che ha direttamente a che fare con la realizzazione del progetto, parla di un successo, perché “arrivano messaggi da tutto il mondo – ha detto al quotidiano torinese – ne arrivano dall’Asutralia, dal Canada, dal nord-Europa, dalla Germania, dalla Francia, dalla Russia e dalle repubbliche baltiche”. Un problema. Sì perché “bisognerà mettere ordine – continua – in un ufficio che era fermo dal terremoto del ’68, in cui ebbe inizio l’esodo dal centro storico”. Sono stati più di tremila gli indennizzi totali disposti ai tempi del terremoto, per consentire alle persone che abitavano il centro storico di costruirsi una dimora in altre parti della cittadina. Solo che allora il trasferimento dei beni alla disponibilità del comune non è stato perfezionato da atti notarili. Quindi al momento nella disponibilità della giunta di Sgarbi ci sono 219 immobili, di cui 110 irrecuperabili. “Si tratta adesso di catalogare – ha detto Tortorici – gli immobili per stabilire esattamente quanti siano quelli da poter assegnare. E questo crea parecchio stress in assessorato, ma ce la faremo”. Ne sono convinti i memnri di questa orchestra che suona il rinnovamento di una cittadina nota solo per aver dato i natali a uomini d’onore del calibro dei cugini Nino e Ignazio Salvo. “Non sarà un sogno, ma una scommessa difficile certamente”, spiega a ‘La Stampa’ Peter Glidewell. “Qui c’è da ribaltare un disastro culturale e ambientale, ma, soprattutto, si tratta di recuperare l’intraprendenza e l’intelligenza siciliana per vincere la tentazione dell’immobilismo”.
Sarà per questo che da quando Sgarbi è stato eletto primo cittadino, Salemi ha conosciuto almeno un evento alla settimana ed è stata al centro delle polemiche. L’ultima nata dall’idea del museo della mafia, visto che – secondo Sgarbi – “la mafia a Salemi non esiste”. Contro di lui hanno polemizzato Umberto Santino, memoria storica della lotta alla mafia (“Sgarbi vuol fare di Cosa nostra delle belle statuine”) e un giornalista de ‘La Sicilia’ che sul sito dell’associzione “Articolo 21”, parla di una Salemi non solo vippara ma anche profondamente inquinata.
Ma anche questo fa focalizzare l’attenzione su Salemi e il suo sindaco può già dirsi soddisfatto di aver portato in primo piano la cittadina.


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