La Regione modifica| il calendario venatorio - Live Sicilia

La Regione modifica| il calendario venatorio

L’assessore regionale per l’Agricoltura, Giovanni La Via, ha modificato parzialmente il calendario venatorio per la stagione 2008/2009, gia’ approvato con decreto del 25 settembre scorso. I piccoli cambiamenti riguardano alcune Zps (zone di protezione speciale). In particolare, quella denominata “Torre Manfria, Biviere e Piana di Gela”, che ricade nei comuni di Gela, Butera, Acate, Niscemi, Mazzarino e Caltagirone e “Pantano Morchella”, “Pantani della Sicilia Sud Orientale” e “Pantano di Marzameni”, tutte nel comune di Pachino.

Nel primo caso, secondo una nota, le modifiche si sono rese necessarie per via dell’enorme estensione della Zps (17.800 ettari), che avrebbe oltremodo limitato l’attivita’ venatoria e anche per il fatto che all’interno della stessa zona di protezione speciale sono situate, da molti anni, due aziende agro-venatorie, una zona cinologica e un’azienda faunistico-venatoria, regolarmente autorizzate. Visto che all’interno della Zps ricadono sia il Sic (sito di interesse comunitario) “Biviere e Macconi di Gela” sia la riserva naturale orientata “Biviere di Gela”, l’assessorato ha ritenuto, infatti, che la fascia di protezione della zona umida sia, comunque, sufficientemente estesa. Nel secondo caso, la possibilita’ di cacciare anche nella Zps e’ stata decisa tenendo conto di una ordinanza del Tar di Catania che ha sospeso l’efficacia del decreto dell’assessorato regionale al Territorio con il quale era stata stabilita la perimetrazione delle Zps e dei Sic nel comune di Pachino. Pertanto, a seguito di tale ordinanza si e’ determinata un’incertezza circa i limiti dell’effettiva perimetrazione.

Aspre le critiche lanciate dalla Lav Sicilia. “L’aver aperto alla caccia oasi ornitologiche in questo periodo migratorio – affermano – costituisce un vero attacco a specie faunistiche fra le più minacciate al mondo. Questa autorizzazione – denuncia Ennio Bonfanti, responsabile fauna della Lav Sicilia – è deplorevole e inaccetabile”.


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