Palermo a Bologna per l’impresa| con una difesa d’emergenza - Live Sicilia

Palermo a Bologna per l’impresa| con una difesa d’emergenza

Ci sono tutte le condizioni per riaprire il discorso con la vittoria o, peggio, per entrare in un tunnel pericoloso. Dopo due sconfitte trovare un Bologna in debito d’ossigeno e con un nuovo allenatore che non ha ancora vinto una partita in rossoblù non è esattamente il massimo della vita. Oltretutto il Palermo non vince al Dall’Ara da venticinque anni (quella volta la sfida era in serie B) e con l’arbitro Russo ha una pessima tradizione.

Ballardini poi fa i conti con il dubbio Carrozzieri: il perno della difesa è alle prese con alcuni problemi muscolari e rischia di cedere il passo alla coppia di centrali più giovane della serie A, Kjær e Dellafiore. L’ultima prova nel corso della rifinitura ad Anzola dell’Emilia – sotto gli occhi vigili del presidente Zamparini – è stata positiva, con il ritorno di Carrozzieri in gruppo.
Serve un’impresa per dare una sterzata al campionato, per non perdere di vista le posizioni di classifica che possono contare per i rosanero. Un discorso che ha fatto uno stesso calciatore rosanero in settimana, Migliaccio, che ha lanciato l’allarme: la classifica rischia di spezzarsi e il Palermo può restare invischiato nella zona inferiore. Per dare un segnale Ballardini chiama a raccolta il “suo” Palermo. L’impressione, ad esempio, è che Carrozzieri stringerà i denti, visto che il reparto arretrato sarà in piena emergenza: Balzaretti e Bovo sono squalificati, l’ex rossoblù Capuano sostituirà il primo, Kjær il secondo. In porta, dopo quattro turni, tornerà il titolare Amelia, che avrà addosso gli occhi di tutti dopo un avvio di campionato non esaltante. Ma anche Fontana non ha incantato e quindi nessuno si scandalizza che torni in panchina. Dalla “cintola” in su sarà il solito Palermo, senza possibilità di turn-over o di variazione delle soluzioni offensive. Ballardini dà fiducia ai suoi titolari, prendendosi preventivamente oneri e onori. A centrocampo c’è Nocerino, a cui è stata dimezzata la squalifica di due giornate, accanto a Liverani, che si è ripreso da qualche noia muscolare, e a Bresciano, rientrato galvanizzato dall’impegno con la nazionale australiana. In avanti la speranza è che il trio Simplicio-Miccoli-Cavani torni ad incantare. Anche se alla lunga la posizione da centravanti del piccolo pugliese sta tornando poco utile al Palermo. Budan parte ancora dalla panchina. Nel corso della gara avrà ancora un’occasione, ma deve decisamente cambiare passo. Anche perché il club rosanero si sta già muovendo sul mercato.
Si affrontano due squadre che non possono permettersi altri passi falsi, il Bologna però non è certo un ostacolo insormontabile. Mihajlovic l’ha ridisegnato molto più offensivo, sulla carta, rispetto alla precedente gestione di Arrigoni: un 4-2-3-1 che restituisce Bombardini ai suoi compiti da mezzapunta, ma che lascia in panchina gente come Marazzina, Adailton e Bernacci. Il peso dell’attacco è tutto sulle spalle di Di Vaio, che sembra attraversare un buon periodo ma potrebbe non bastare. Il centrocampo con il mastino Mudingayi e il regista Volpi (in attesa che firmi l’ex laziale Mutarelli) potrebbe non reggere, ed essere il punto debole dei rossoblù. È in questa porzione di campo che mai come altre volte Liverani può fare decisamente la differenza. C’è anche l’incognita Cesar, in campo subito dopo mesi d’inattività. La voglia certamente è tanta, ma è possibile che le gambe non girino a dovere. Tutte le “falle” dei rossoblù dovranno essere supervisionate a dovere. I tre punti, in attesa di ospitare il Milan domenica prossima, potrebbero cambiare tante cose per il Palermo.


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