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LiveSicilia.it / Cronaca / Telefono Azzurro lascia a casa 26 operatori Domani l’incontro tra vertici e sindacati

Telefono Azzurro lascia a casa 26 operatori
Domani l’incontro tra vertici e sindacati

Da domani resteranno a casa
di Andrea Tuttoilmondo
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Il gioco di parole  potrebbe venire quasi naturale: è emergenza al Servizio Emergenza Infanzia. Dal momento che, però, si ha a che fare con la salvaguardia di posti di lavoro da un lato, e la tutela di bambini e adolescenti in difficoltà dall’altro, va da sè che motivi per scherzare ce ne siano veramente pochi. Dal primo gennaio, tutti gli operatori del 114, il servizio  gestito dall’Associazione Sos Telefono Azzurro Onlus, hanno perso il loro posto di lavoro: ventisei persone che allo scoccare della mezzanotte hanno salutato l’arrivo dell’anno nuovo con l’angoscia di ciò che può riservare loro questo inizio di 2010 così incerto.

Le motivazioni addotte dai vertici dell’Associazione fanno riferimento ad esigenze di natura economica telefonoazzurroche renderebbero impossibile il presieguo dell’attività. Una versione comprensibile, certo, soprattutto in questo periodo di crisi economica generale, se non fosse per alcuni aspetti che non vanno per nulla sottovalutati nè, tantomeno, taciuti. Esiste, ad esempio, una proroga concessa dal Ministero della Pari Opportunità che assicurerebbe la continuazione del Servizio con tutti gli operatori almeno fino ad aprile. Ma non è tutto. Un’associazione come quella del Telefono Azzurro, infatti, che trova le risorse per sopravvivere anche e soprattutto nelle donazioni, avrebbe ricevuto appena un anno e mezzo fa un sostanzioso assegno (si parla di circa 2 milioni e mezzo di euro) da parte di un ricco benefattore di passaggio a Palermo.

Una situazione dai contorni poco chiari per non dir proprio oscuri, dunque, che si arricchisce di altri due elementi interessanti da sottoporre all’attenzione. Innanzitutto il fatto che la sede palermitana dell’Associazione Sos Telefono Azzurro Onlus gode del privilegio di poter essere ospitato in un grande appartamento confiscato alla mafia; secondo il fatto che in Campania nei giorni scorsi, l’associazione ha aperto un nuovo centro Territoriale con, naturalmente, nuovi operatori: insomma, una strategia che mal si concilia con quell’annuncio di mancanza fondi comunicato due giorni fa ai dipendenti di Palermo.

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Ma con questa drastica riduzione del personale, il Servizio come affronterebbe l’enorme mole di raccolta e smistamento delle segnalazioni che arrivano ogni giorno da tutta Italia? Secondo i vertici il lavoro dovrebbe ricadere solo ed esclusivamente sulle spalle dei volontari del Servizio Civile Nazionale. Una soluzione che sì, consentirebbe una notevole riduzione dei costi, ma che non terrebbe conto della delicatezza e dell’importanza sociale del servizio in questione. Spesso, infatti, accade che al di là dell’indiscusso impegno profuso dai giovani volontari, questi si trovino innanzi a limiti oggettivi legati ad un fattore di inesperienza che si traduce in una incapacità nella gestione dei casi.

Intanto i sindacati Filcams Cgil e Fisascat Cisl si sono già attivati presso il Ministero e la Regione Siciliana per “denunciare tale anomala situazione ed intraprendere una vertenza a salvaguardia dei posti di lavoro e del servizio”. Un’azione che ha portato i vertici dell’Associazione a fissare per domani, 5 gennaio, un nuovo incontro con gli operatori.

Tags: licenziamento · palermo · sindacati · telefono azzurro

Pubblicato il 4 Gennaio 2009, 19:53
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Commenti
  1. luisa 11 anni fa

    Non si possono sostituire figure professionali con il Servizio Civile solo per azzerare i costi.
    Dal primo gennaio 2010, alle linee telefoniche del servizio 114 Emergenza
    Infanzia, la cui missione è quella di fornire 24 ore su 24 assistenza psicopedagogica per situaz……ioni di emergenza che possono nuocere allo sviluppo psicofisico di bambini e adolescenti, risponderanno i volontari del Servizio Civile Nazionale che svolgono la loro attività per S.O.S. Telefono Azzurro dall’1 Ottobre 2009….nonostante il Bando per il Servizio Civile Volontario del 2009,pubblicato su http://www.azzurro.it, indichi: “Il Servizio Civile a Telefono Azzurro rappresenta una grande opportunità per formarsi e
    maturare esperienza nella difesa dei diritti dei bambini, i progetti
    molto concreti si svolgono nel cuore delle attività dell’Associazione,
    COINVOLGENDO I RAGAZZI A FIANCO DEGLI ESPERTI, in tutte le attività di
    ascolto, consulenza, accoglienza di bambini e adolescenti.

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  2. Alessandra 11 anni fa

    Una vera vergogna…. per chi lavora da anni in un progetto al quale ha dato vita, con sacrificio e professionalità!! La cosa triste è pensare che chi ci andrà di mezzo sono proprio tutte quelle persone, adulti e minori stessi, che contattando il 114 Emergenza Infanzia, crederanno di avere un sostegno ed un aiuto da parte di persone esperte invece si troveranno a parlare con ragazzi volontari del Servizio Civile, che non hanno nessuna colpa se non la poca formazione ed esperienza professionale.
    La ragione della crisi economica e dei pochi finanziamenti ricevuti dal Ministero è ormai una vecchia scusa che le aziende portano avanti per giustificare i tagli del personale….ma per chi conosce i fatti sa che questo non è la realtà. E’ giusto che l’Italia intera venga a conoscenza di questa situazione….26 operatori che inizieranno il 2010 da disoccupati!

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  3. Paolo Bonora 11 anni fa

    Questa e’ purtroppo solo la punta dell’iceberg. Sono anni che il telefono azzurro tiene i propri operatori a contratti che rinnova ogni 3 o 6 mesi a P.Iva, ma che di fatto tratta come fossero normali dipendenti. Di recente ha lasciato a casa un’operatrice perche’ in maternita’ (Francesca, che ha anche avviato un’azione legale, senza molte speranze in verita’ – posso inviarvi per email i suoi dati e molte altre informazioni in merito al TA dietro suo consenso).
    E’ tempo che la verita’ su questa “fumosa” associazione, che gia’ in passato e’ stata oggetto di due interrogazioni parlamentari (http://www.fondazionepromozionesociale.it/PA_Indice/116/116_due_interrogazioni_sul_telefono_azzurro.htm
    http://www.camera.it/_dati/leg13/lavori/stenografici/sed076/s080.htm) venga a galla.

    Rispondi
  4. operatori di milano 11 anni fa

    Gentile giornalista, in merito all’articolo su CAPODANNO AMARO PER I 26 OPERATORI DI PALERMO, volevo informarla che lo stessa amara sorte è toccata agli operatori del Servizio 114 Emergenza Infanzia della SEDE DI MILANO.
    In merito a ciò, stiamo cercando di mettere in luce quanto di scandaloso è avvenuto.
    Le Operatrici di Milano la ringrazieremmo se facesse presente quest’ulteriore notizie che sembra sfuggire ai media.
    A nome di tutte noi, La ringraziamo in anticipo.

    ORT – Operatrici di Risposta telefonica 114 di Milano

    Rispondi
  5. tiziana 11 anni fa

    ma come pensano sia possibile, che dei semplici volontari, possano dare aiuto ai bambini, agli adolescenti in preda al panico, senza aver mai avuto alcuna formazione. La verita è che, chi gestisce questo servizio, non ha idea di cosa vuol dire, saper parlare con un minore che sta piangendo perche è stato appena picchiato, con una ragazzina che nella notte ti chiama perchè si sta suicidando, con una madre che logorata dalla disperazione ti racconta gli abusi sessuali subiti da un minore. Il sostegno psicologico, NON SI IMPROVVISA. L’OSPEDALE SENZA I MEDICI NON PUO ESISTERE.
    RICORRERE AL servizio civile non puo essere la soluzione per salvare l italia dalla crisi economica, se poi i soldi sono stati anche stanziati, allora perche ricorrere al servizio civile pagato dallo stato e dagli italiani?.
    L’ITALIA DEVE SAPERE CHE DAL 1 GENNAIO NON CI SARANNO LE STESSE PERSONE CHE HANNO RISPOSTO IN QUESTI ANNI, MA SOLO DEI RAGAZZI CHE SONO LI SOLO PER FARE UN ESPERIENZA DI CRESCITA PERSONALE.

    Rispondi
  6. anna 11 anni fa

    «Dedico il nuovo anno alle donne che lavorano» così scrive la ministra Carfagna sulla home page del ministero delle pari opportunità, il ministero che ha prorogato il servizio 114 fino ad aprile…..ma a chi l’ha prorogato? di certo non agli operatori di palermo(e di milano (quasi tutte donne) che da anni oltre ad averlo creato dal nulla, l’hanno gestito in modo eccellente, l’hanno fatto crescere perchè hanno creduto in questo servizio ma forse ci credono solo loro, chi lo gestisce dall’alto ha pensato bene di sostituire la qualità con l’incompetenza…..a mio avviso da domani il servizio 114 non esiste più….poveri bambini!

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  7. veronica 11 anni fa

    Pur comprendendo il disagio degli operatori del 114, non capisco, tuttavia, la loro meraviglia riguardo al fatto che siano i volontari del servizio civile a rispondere direttamente alle linee, poichè, a quanto ne so,non sarebbe una novità che siano proprio loro a rispondere, ma soprattutto non è una novità che l’Associazione telefono Azzurro trascuri un aspetto importante: la meritocrazia e la professionalità. Di fatto,un’analisi accurata dei curricula di tutti gli operatori del Telefono Azzurro, comprendendo sia quelli del 114, sia quelli del 116-000 e non solo, evidenzia come non tutti gli opertori si connotano per specifiche competenze, titoli e/o esperienza.Pertanto, non è la prima volta che l’Associazione “sostituisce la qualità con l’incompetenza”, ciò che mi supisce, invece, è l’ipocrisia di chi oggi dice che questo sia sbagliato solo perchè colpisce direttamente la loro persona, nonchè il proprio posto di lavoro, quando, in altre simili situazioni, nessuno ha manifestato la stessa “professionalità” e lo stesso senso di salvaguardia nei confronti dell’Associazione, un’associazione che dovrebbe salvaguardare l’infanzia ma che per farlo si serve di persone, non tutte, prive di esperienza e competenze, ma che comunque fino a pochi mesi fa sono state assunte senza che mi trovassi a leggere articoli che esprimessero la vergogna e lo stupore che leggo oggi in quest’altri articoli. Pertanto, forse è più dignitoso dire pubblicamente che a rispondere alle linee siano i volontari del servizio civile,che fra l’altro possono essere giovani in possesso de esperienza e competenze, piuttosto che far credere che all’interno dell’Associazione ci siano solo “esperti dalle qualità indiscutibili”.

    Rispondi
  8. Simonetta 11 anni fa

    Gentile Veronica, le cose non stanno esattamente così come le hai descritte. Gli operatori (che in questo momento sono fuori dal Servizio 114) hanno un curriculum di tutto rispetto (lauree, master, scuola di specializzazione) e soprattutto, a parte i titoli, hanno qualcosa che i Volontari del Servizio Civile non hanno e non possono ancora avere: un’esperienza lavorativa di 4 anni nell’ambito di questo servizio.
    Il tuo rispetto per i Volontari del Servizio Civile è condiviso da tutti ed è apprezzabile il loro impegno nel fornire attività di supporto al Servizio 114, ma non si può davvero credere che siano in grado di gestire le situazioni di emergenza che riguardano i minori in pericolo o in difficoltà, sostituendo del tutto gli operatori.

    Rispondi
  9. rosy 11 anni fa

    cara veronica, mi unisco a quanto detto da Simonetta. è sicuramente apprezzabile ed importante l’opera svolta dai volontari del Servizio Civile, ma di certo dopo appena due mesi di servizio, forse è prematuro pretendere ke gestiscano segnalazioni di abusi, maltrattamenti, tentati suicidi, senza essere in possesso di una esperienza adeguata. Forse bisognerebbe soltanto fermarsi un attimo, pensare un pò meno agli stanziamenti ( tra l’altro la proroga è stata già data dal ministero!! ), e pensare solo a quei minori che chiamano il servizio 114 Emergenza Infanzia, certi di trovare degli operatori specializzati in grado di fornire un aiuto concreto.. vorrei solo invitarti a riflettere..

    Rispondi
  10. Daniela 11 anni fa

    Il servizio 114 Emergenza Infanzia è nato sulla base delle esperienze di Telefono Azzurro, ma nessuno, a tutti i livelli, poteva prevedere che fine avrebbe fatto e se avrebbe svolto nel migliore dei modi la funzione per cui il 114 era stato creato… In questi anni, il servizio è diventato sempre più conosciuto e sempre più cercato dalle persone che avevano bisogno sia di un aiuto immediato che di parole significative e fondamentali per evitare una tragedia familiare o conseguenze spiacevoli. Gli operatori del 114, fin dall’inizio ci hanno creduto e hanno svolto con passione e sacrificio il loro lavoro, portando avanti l’importante compito di tutelare i minori, salvaguardando, inoltre, intere famiglie e, perché no, offrendo un prezioso contributo all’intera società. Si sta parlando di persone che hanno accettato una delicata scommessa e che sono riuscite a vincerla, pur a costo di sacrifici (il servizio è attivo 24 h su 24) e dolori (il dolore della gente, infatti, diventa il tuo dolore…): chiunque lavori lì dentro è stato e potrà essere sempre fiero di quello che ha fatto e che ancora vorrebbe fare. Gli ingredienti penso siano chiari e, a costo di sembrare ripetitiva, vorrei sottolinearli ancora: passione, empatia, professionalità, esperienza e tanto altro. Per quanto riguarda le risorse del Servizio Civile, penso siano preziosissime, ma come si può ben intuire, da sole non bastano a gestire direttamente l’utenza; tutti là dentro sono preziosi, ma l’assenza di operatori esperti, priverebbe il servizio di una parte fondamentale. In bocca al lupo.

    Rispondi
  11. Mauro 11 anni fa

    Sante parole: l’ultimo commento ha reso l’idea di cosa significhi lavorare con passione e di che rischio comporti perdere tali professionalità. Grazie

    Rispondi
  12. barbara 11 anni fa

    Ciao a tutte, ho appena appreso quanto accaduto in questi ultimi giorni
    al Telefono Azzurro, e capisco quello che stanno passando gli “ex
    operatori”. Io ho lavorato al Telefono Azzurro e cmq dopo la
    formazione e un periodo “breve” di affiancamento, i
    volontari venivano lasciati soli a rispondere e gestire casi…Forse è
    in quel momento che voi operatori dovevate mostrare quanto valevate,
    chiedendo ai vostri responsabili di ridemensionare le responsabilità
    del servizio civile, laddove i volontari non avevano qualità
    sufficienti per assolvere le loro funzioni.Perchè, altrimenti, capite
    bene che tutto questo è un contro senso. Li fanno lavorare come voi,
    però quando voi venite licenziati, improvvisamente loro non sono più
    risorse valide e sufficienti?.Per quanto riguarda l’esperienza,
    questa in quanto tale si costruisce e quindi anche i volontari del SCN
    costruiranno la loro e poi da quanto riferito da alcuni ragazzi del
    SCN dell’anno scorso, so che alcuni erano davvero in gamba, con
    esperienze di alto spessore nel campo psicologico, molto qualificati:
    spero proprio che ci siano persone altrettanto competenti anche
    quest’anno. Auguri a tutti!

    Rispondi
  13. cinzia 11 anni fa

    I volontari del SCN solo una cosa non hanno e non avranno mai:
    l’arroganza e lo snobbismo con cui voi avete trattato loro fino ad
    oggi. Forse da oggi, il Telefono Azzurro riacquisterà quel VALORE che
    un’associazione come questa dovrebbe avere: ci saranno persone che
    ci lavoreranno come volontari il cui unico e solo obiettivo sarà di
    aiutare i bambini, aspetto a cui voi dite di tenete tanto.Quindi se è
    questo che vi interessa realmente, state tranquille, lo garantiremo al
    meglio e questi vostri commenti non possono che motivarci!Molti di noi
    hanno lavorato in contesti che permettono di acquisire
    un’esperienza professionale di certo non inferiore a quella dei
    vostri 4 anni.

    Rispondi
  14. Alessandra 11 anni fa

    Veronica, ha iniziato il suo commento con una parola che è già sbagliata in partenza….per noi che stiamo vivendo questa situazione non è un DISAGIO ma una vera SOFFERENZA…non stiamo lottando per qualcosa di inutile, stiamo lottando per il nostro DIRITTO a quel lavoro, perchè il Telefono Azzurro quei finanziamenti per il servizio 114 li ha ottenuti!! E questi soldi vanno investiti per questo progetto, non per saldare altri debiti…
    Il lavoro che abbiamo portato avanti in questi anni l’abbiamo potuto svolgere perchè eravamo questo gruppo di persone, che si sono sperimentate, messe alla prova, sacrificate e amato quello che hanno fatto. Sappiamo solo noi cosa rappresenta il 114! Abbiamo ottenuto risultati difficilmente discutibili o criticabili…ma questo non lo dico io…lo dicono i dati e la qualità raggiunta. Lo dicono molte di quelle persone che dopo aver effettuato una segnalazione ci ringraziano per la professionalità e la competenza ricevuta. Lo dicono tutte quelle Agenzie del territorio con le quali collaboriamo che ci ringraziano per il lavoro svolto.
    Io non so come lei sia riuscita a fare “un’analisi accurata” dei curricula di noi operatori… però vorrei ricordarle che non è un pezzo di carta, un attestato che ti fa “professionale e competente”, glielo posso assicurare…I concetti, le teorie…le puoi studiare ed apprendere, ma ci sono qualità che, o hai in natura o è meglio toglierci mano. E per quello che si occupa il 114 le assicuro che la laurea non è il requisito massimo!
    Non mi sento ipocrita se oggi sono qui ad informare le persone su cosa sta succedendo…e se lei non ha avuto il coraggio di farlo per quello che chiaramente riguarda la sua esperienza, la colpa non è di certo nostra. Se so che si sta facendo un’ingiustizia io lotto per quello in cui credo, lotto perchè mi sento ESPERTA nel mio lavoro e so quello che posso dare, anche sbagliano. Credo che le sue considerazioni siano assolutamente pretenziose e prive di alcun giudizio obiettivo e piuttosto dettate da un risentimento che poco c’entra con quello di cui stiamo parlando.

    Rispondi
  15. giuly 11 anni fa

    Sono d’accordo.
    Vi chiedo: perchè in passato i responsabili e gli operatori(per quello
    che potevano fare, si capisce) permettevano ai volontari di gestire le
    situazioni di emergenza che riguardano i minori in pericolo o in
    difficoltà, sostituendo del tutto gli operatori?Non rispondete dicendo
    che tanto gli operatori più esperti erano lì presenti, perchè questa
    sarebbe una risposta banale. Infatti, se si vuole essere seri e
    professionali e soprattutto responsabili verso gli utenti, se le cose
    fossero come ha detto qualcuno prima, ai volontari non dovrebbe essere
    dato alcuna responsabilità:invece sappiamo che dopo la formazione,
    alcuni di loro gestivano i casi e le relazioni dimostrano tutto ciò.
    Questo non x andare contro a chi oggi si trova senza lavoro, ma per
    evidenziare le contraddizioni di fondo che ci girano intorno a tutto
    ciò.Quindi, poichè dall’alto si sa che l’organizzazione è
    questa è chiaro che per economizzare si sceglie chi può offrire lo
    stesso lavoro, con la stessa qualità, spendendo molto meno. Dovevate
    ribellarvi prima, questo avrebbe dato più significato all’amore
    che avete messo nel vostro lavoro, invece fin quando vi è stato bene,
    tutto a posto, adesso all’improvviso è tutto sbagliato! Dove starà
    la verità?

    Rispondi
  16. Gianni 11 anni fa

    Gentile Cinzia,
    è importante non confondere “snobbismo e arroganza” con assertività e competenza, dettate dalla professionalità sempre mostrata dagli operatori del 114 Emergenza Infanzia. Le posso assicurare che per la tutela dei minori non sono sufficienti azioni umanitarie e di volontariato, che, seppur preziose, non possono far fronte alla professionalità e all’esperienza NECESSARIA per un mandato istituzionale che ha come obiettivo la tutela dei minori.
    Credo che di arroganza si possa parlare quando si pretende di agire nella salvaguardia dei minori, con l’esclusivo ausilio della passione e della motivazione. Si sta parlando di vite umane, la cui presa in carico necessita di ESPERIENZA, COMPETENZA, FORMAZIONE E AGGIORNAMENTO CONTINUI, che non posono essere acquisiti in pochi mesi.
    Inoltre invito la Cortese Veronica, QUALORA NE AVESSE TITOLO, ad attenzionare maggiormente i dati di cui disporrebbe, in quanto non corrispondono alle reali COMPETENZE e QUALIFICHE in possesso degli ex- operatori del 114 Emergenza Infanzia.

    Rispondi
  17. Roberto 11 anni fa

    Personalmente oggi avrei grosse perplessità nel fare una segnalazione al 114, sapendo che a prendere in carico la chiamata ci sono dei semplici volontari che non hanno un’ adeguata formazione ed esperienza.
    Ritengo inoltre necessario da parte delle istituzioni rivedere la possibilità che telefono Azzuro continui a gestire un servizio di Emergenza di tale importanza. Dovrebbe essere lo stato a gestire questo servizio, non si può lasciare la tutela dei nostri figli ad una semplice Associazione di volontariato, vista l’attuale situazione di precaria gestione.
    Spero che le istituzioni e chi di dovere assorbi il servizio, riassumendo a tempo indeterminato quegli operatori qualificati, dotati di esperienza e compentenza, e che fino a ieri hanno gestito le emergenze per tanti anni.

    Rispondi
  18. Alessandra 11 anni fa

    Ci saremmo dovuti ribellare perchè il SCN non doveva gestire casi??!! Vorrei premettere che non so dove avete lavorato, ma al 114, i volontari in questi anni hanno gestito qualche caso di emergenza sanitaria o al massimo qualche contatto successivo da dover chiudere e cmq anche in questi casi sempre con un affiancamento!! Per il resto i VERI CASI li abbiamo sempre gestiti NOI operatori! Di certo se partecipate ad un bando per il servizio civile al Telef. Azz. qualcosa la dovrestre pur fare e non abbiamo il potere per non farvi rispondere. Inoltre sinceramente anche tra i volontari ci sono state persone motivate ed in grado di rispondere adeguatamente alle chiamante. Noi non stiamo facendo la lotta al servizio civile…(quello che forse alcuni non hanno capito, dato i commenti! ma poi ci si chiede perchè non ci si fida del caro SCN!). State partecipando ad un bando e quindi dovete svolgere il vostro lavoro…quindi cercate di farlo con tranquillità, perchè la nostra lotta non è contro di voi…non ce ne sarebbe di bisogno.

    Rispondi
  19. federica 11 anni fa

    Viene davvero difficile misurare le parole dopo aver letto alcuni dei commenti…non vorrei offendere nessuno ma penso che iniziare l’anno nuovo perdendo un occasione per stare in silenzio non prometta niente di buono per questo 2010. Mi riferisco alle parole di Veronica,ammesso che questo sia il suo vero nome, di Cinzia e di Giuly che dovrebbero riportare le cose come stanno piuttosto che sparare a zero e senza cognizione di causa. la tentazione sarebbe quella di rispondere a tono, ma preferisco ribadire un concetto: il 114 emergenza infazia non è semplicemente un servizio è, era, un gruppo di Persone che hanno lavorato ogni giorno per più di4 anni lasciando fuori dalla porta i propri problemi personali per farsi carico di quelli degli altri, che hanno svolto il loro lavoro con umiltà, con passione e con una pazienza infinita. Sono persone che non hanno mai sbandierato i loro curriculum anche quando avrebbero potuto farlo. Sono persone che sono state trattate senza alcun rispetto dall’ente che le ha selezionate e scelte in base ai criteri che il progetto istituzionale richiedeva. Sono persone che non meritano di essere tacciate di arroganza e che meriterebbero il rispetto di ognuno di noi. Sono persone che ringrazio per tutto quello che hanno fatto in questi anni e per quello che hanno saputo dare.

    Rispondi
  20. Valeria 11 anni fa

    condivido pienamente quanto detto da AlessandRa. Il servizio civile che è entrato l anno scorso ad ottobre 2008 non ha mai gestito un solo caso di emergenza, se non per una chiamata di emergenza sanitaria, o di improvvisa chiusura dell’utente in emergenza. I RAGAZZI l anno scorso hanno dato un sostegno importante, ed hanno imparato molto e ci hanno dato anche molto: credo che adesso la vera responsabilità di tutto, sia penale che civile (mi sono informata con più avvocati penalisti e civilisti) ricade innanzitutto sui responsabili del servizio che stanno permettendo che le segnalazioni giungano ancora, quando anche i ragazzi stessi hanno palesato PIU VOLTE di non sentirsi pronti a gestire casi. i responsabili stanno rischiando molto, AFFIDANDO controvoglia, LA GESTIONE DEI casi ai ragazzi del servizio civile, che nella loro vita avranno fatto forse mille esperienze “non inferiori” a quelle di risposta del 114 Emergenza Infanzia, ma AHIMè, non hanno fatto i loro 5 anni DI ESPERIENZA AL 114 …..ad ascoltare minori abusati o che tentano il suicidio.

    ripeto: GLI OPERATORI DEL 114 EMERGENZA INFANZIA SONO TUTTI PLURI TITOLATI – E SE NON BASTA HANNO ANNI DI ESPERIENZA.
    ribadisco: non è un attacco al servizo civile, ma alla gestione del servizio che nega valore all esperienza e alla professionalità, presentandosi all italia come un servizio dove rispondono esperti con esperienza e qualifica.
    Vogliamo solo che venga detta la verità, perche chi ha dato i soldi deve sapere che li ha dati per gestire un servizio diverso. SOLO QUESTO, LA VERITA.

    Rispondi
  21. Andrea 11 anni fa

    Il fatto che si sia scivolati in una sterile diatriba tra operatori e scn è quasi ridicolo. La competenza degli operatori del 114 è indiscutibile, quanto il fatto che i volontari del scn non abbiano mai gestito vere segnalazioni (come detto da altri qualche emergenza sanitaria o qualche situazione di accattonaggio di semplice gestione); ancora: è indubbio che tutti i ragazzi del scn con cui ho avuto modo di lavorare sono stati delle perle (disponibilità, professionalità, competenza), ma ciò di cui si discute adesso è un’altra cosa. Si parla di condotte di un ente gestore, di “stile e politiche” che, probabilmente, hanno finito un po’ con il lasciare l’amaro in bocca a chi con dedizione, passione e serietà si è dedicato ad un “lavoro”, e sottolineo “lavoro”, non volontariato: un terapeuta vede un cliente, lo ascolta, prova a fare qualcosa e viene pagato, allo stesso modo un operatore del 114 si mette al servizio del cittadino, come lo fa un chirurgo, e viene retribuito e qui mi rivolgo alla cara Cinzia che parla di valori e di volontariato senza sapere, forse, che l’aiuto passa dalla competenza oltre dall’empatia e la competenza ha un prezzo letterale e metaforico (studi e soldi per accedere a questi studi). In bocca al lupo a qualsiasi lavoratore in Italia che in questo momento storico tribola per il proprio posto e spera di poter avere quel poco che occorre per progettare un futuro e sperare in una vita serena.

    Rispondi
  22. Vale 11 anni fa

    Salve a tutti,
    ho appena preso visione sul sito http://www.azzurro.it di un comunicato stampa pubblicato in data 01/01/2010 da parte del Telefono Azzurro, che voglio sottoporre alla vostra attenzione!
    NOTATE BENE:

    Telefono Azzurro e il servizio 114 Emergenza Infanzia
    Telefono Azzurro gestisce ormai dal 2003 il servizio 114 emergenza infanzia in virtù di bandi di gara triennali, l’ultimo scaduto il 31.12.2009.
    A fronte di una proroga di 4 mesi e in attesa del nuovo bando, Telefono Azzurro garantisce la continuità del servizio 114, gestito nelle sedi di Palermo, Milano e Napoli, quest’ultima da poco attiva nel campo dell’emergenza e l’alta professionalità dello stesso attraverso l’impiego di capoturno specializzati nella gestione delle emergenze.

    Il servizio gode anche del supporto dei volontari del servizio civile, formati e coordinati secondo standard qualitativi di eccellenza che permettono di garantire la puntualità della risposta telefonica a tutti quei bambini in stato di abuso e maltrattamento.

    Mi sembra di capire, da quanto leggo, che l’alta professionalità del 114 Emergenza Infanzia sarebbe garantita dall’impiego di capoturno specializzati nella gestione delle emergenze e che la puntualità della risposta sarebbe, invece, garantita dai volontari del servizio civile nazionale.
    Quindi,cari lettori, secondo voi chi gestisce le emergenze che pervengono sulle linee del 114?? i capoturno specializzati o i volontari del servizio civile??
    Forse Telefono Azzurro avrebbe voluto chiarire la NUOVA VERSIONE DEL 114 a partire dall’ 01/01/2010 ma in realtà trasmette AMBIGUITA’ e POCA CHIAREZZA.
    Voi che ne dite??

    Rispondi
  23. mauro 11 anni fa

    Ciao ragazzi,
    vi do per certo che a breve anche il servizio del 116.000, gestito dall’associazione del Telefono Azzurro onlus, verrà dismesso definitivamente per mancanza di fondi.
    A questo punto per garantire gli altri servizi non rimane che farli gestire annualmente ai ragazzi del servizio civile, esclusivamente laureati e previa una adeguata formazione in aula.
    Ricordatevi che lavorare in una onlus non equivale ad avere un posto pubblico fisso o lavorare per un ente a scopo di lucro.
    Mauro

    Rispondi
  24. daniela 11 anni fa

    Cari tutti, seguendo la scia di chiarezza e trasparenza che ha accompagnato questi ultimi, tribolati, giorni…voglio presentare alla Vostra Attenzione qual è la risposta UFFICIALE di Telefono Azzurro in merito al 114 Emergenza Infanzia…
    01-01-2010
    Telefono Azzurro gestisce ormai dal 2003 il servizio 114 emergenza infanzia in virtù di bandi di gara triennali, l’ultimo scaduto il 31.12.2009. A fronte di una proroga di 4 mesi e in attesa del nuovo bando, Telefono Azzurro garantisce la continuità del servizio 114, gestito nelle sedi di Palermo, Milano e Napoli, quest’ultima da poco attiva nel campo dell’emergenza e l’alta professionalità dello stesso attraverso l’impiego di capoturno specializzati nella gestione delle emergenze.
    Il servizio gode anche del supporto dei volontari del servizio civile, formati e coordinati secondo standard qualitativi di eccellenza che permettono di garantire la puntualità della risposta telefonica a tutti quei bambini in stato di abuso e maltrattamento. Telefono Azzurro inoltre usufruisce di una importante rete di volontari che su tutto il territorio italiano assicurano il supporto alle molteplici attività dell’Associazione.

    A questo punto permettetemi alcune domande…

    Ma gli ASILI, le SCUOLE, le PALESTRE, i REPARTI DI PEDIATRIA, le LUDOTECHE, le CASERME, ecc…sono gestite da VOLONTARI?

    E se così fosse, gli affidereste i vostri figli?

    Se vostro figlio stesse male, sareste sereni a pensare che, l’ospedale a cui avete dato i Vostri soldi garantisce che il Primario è presente, ma l’INTERVENTO lo eseguirà il parroco della cappella dell’Ospedale perchè, essendo uomo di nobile cuore e di grandezza d’animo, e avendo oggi del tempo libero, ha pensato di dare una mano come volontario!!

    E se un giorno Vostro figlio fosse costretto ad atti di BULLISMO nei bagni della sua scuola…quale sarebbe la Votra serenità a garantire la sua istruzione se il Dirigente fosse presente in Istituto, ma le classi venissero guidate dagli alunni delle classi superiori perchè, giusto quel giorno, avevano un’ora libera e precedente ESPERIENZA nella scuola!!

    E chi manderebbe i Proprio figli al mare a Scuola di Nuoto,se sapesse che l’istruttore è in spiaggia e segue 400 bambini, ma che non ci sarà nessuno in acqua, a sostenere Vostro figlio nel momento in cui inizierà a annaspare e andare giù?!?

    E quanti di voi salirebbero su un Aereo ALITALIA e partirebbero per una serena vacanza se, viste le difficoltà economiche della Compagnia fossero stati COSTRETTI a sostituire i piloti di linea con gli Autisti Volontari della CROCE ROSSA?!?

    Pochi esempi, solo per dire che…

    Esistono RUOLI, COMPETENZE, RESPONSABILITA’ e FUNZIONI!

    Esistono “persone”, nessuna migliore dell’altra ma ciascuna DIVERSA e, a suo modo INSOSTITUIBILE!!!

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  25. Stefania 11 anni fa

    Leggendo i diversi commenti, soprattutto quelli di qualcuno, mi rendo conto che certe parole appartengono a chi non ha proprio idea di cosa sia il servizio 114 Emergenza Infanzia. Non voglio rispondere a queste banali e inutili provocazioni che mettono a mio avviso, in secondo piano, l’essenza della nostra “lotta”, che come ha già ribadito qualche mio collega, NON E’ UNA GUERRA AL SERVIZIO CIVILE!!!
    Voglio precisare che è vero che anche noi operatori abbiamo iniziato da volontari del servizio civile, ma è anche vero che quattro anni fa non esistevano operatori qualificati e specializzati..il servizio 114 Emergenza Infanzia era ancora in sperimentazione e nessuno sapeva come sarebbe andato. Noi abbiamo accolto la prima chiamata e gestito la prima segnalazione, seguendo un’intensa e costante formazione sino a dicembre 2009. Niente è stato facile, la professionalità che vantiamo oggi è stata ottenuta con sacrificio e umiltà, mettendoci sempre in discussione e donando, così come chiesto dall’ente, LA NOSTRA ANIMA A QUESTO SERVIZIO.
    Riporto testuali parole scritte sul sito di azzurro e del 114 “A fronte di una proroga di 4 mesi e in attesa del nuovo bando, Telefono Azzurro garantisce la continuità del servizio 114, gestito nelle sedi di Palermo, Milano e Napoli, quest’ultima da poco attiva nel campo dell’emergenza e l’alta professionalità dello stesso attraverso l’impiego di capoturno specializzati nella gestione delle emergenze.
    Il servizio gode anche del supporto dei volontari del servizio civile, formati e coordinati secondo standard qualitativi di eccellenza che permettono di garantire la puntualità della risposta telefonica a tutti quei bambini in stato di abuso e maltrattamento” …beh!! mi viene solo da ridere perché ciò che è stato scritto è ben lontano dalla realtà delle cose…La prima domanda è: il servizio 114 è gestito anche dalla sede di Napoli?? Da quando?? Non mi risulta che Napoli riceva segnalazioni…anche perché la sede è aperta solo da quindici giorni circa…
    In secondo luogo vorrei sottolineare che è vero che il 114 gode ancora oggi (almeno questo) di capoturno specializzati ma probabilmente chi scrive non sa che il 114 è una sala operativa che si alimenta di un lavoro di squadra…lì dentro è il gruppo la forza non il singolo…forse chi scrive non ha mai sentito parlare di emergenze contestuali dove il prezioso lavoro del Capoturno, se solo, è assolutamente insufficiente???
    E poi..si parla di “supporto dei volontari del servizio civile”…ahimè nella realtà, attualmente i volontari non forniscono un supporto ma gestiscono il servizio…sono loro che rispondono ad ogni chiamata e, chi come me ha lavorato lì dentro, sa bene che la tipologia di chiamate che arrivano al servizio non è prevedibile: al di là della necessaria ( ma in questo momento assente)competenza, spesso non si ha neanche il tempo di avvalersi dell’aiuto del capoturno (che per altro, si ritrova da solo a gestire almeno tre volontari) in situazioni di emergenza immediata..per non parlare di quando arrivano, contemporaneamente, più segnalazioni!!! E poi, mi piacerebbe capire cosa si intende per “standard qualitativi di eccellenza”… tra i volontari, ci sono persone che non hanno idea di cosa sia il supporto o la consulenza psicopedagogica, in quanto provenienti da tutt’altra tipologia di studi (ad es. economia …) e un percorso formativo iniziato solo da due mesi non credo sia sufficiente a garantire standard qualitativi di eccellenza…Da non sottovalutare inoltre che, gli stessi ragazzi del servizio civile, vittime anche loro di tutta questa assurdità, hanno esplicitamente espresso il loro dissenso per le responsabilità a loro affidate di cui non hanno competenza!!
    Tutto ciò per dire che la nostra, è una lotta dettata in primo luogo dall’amore per la difesa dei diritti dei bambini e di quelle famiglie che soffrono, che vivono situazioni inimmaginabili e che meritano di ricevere un’adeguata accoglienza della loro sofferenza e un valido aiuto…è una lotta per la verità, perché tutti debbono sapere chi è che sta realmente..”dalla parte dei bambini”…
    Grazie Andrea per il tuo articolo..ha reso perfettamente la verità…

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  26. Antonella 11 anni fa

    Cara Daniela,
    capisco il vostro dramma per aver perso per sempre il vostro posto di lavoro dopo tutti questi anni, ma concorso con quanto detto da Mauro e Roberto.

    Ti sei mai chiesta chi sono i volontari e quali sono i valori che li caratterizzano?

    Ti ricordo che uno dei valori fondanti delle Onlus è la gratuità del lavoro dei volontari, a cui può seguire un piccolo rimborso spese.

    Tu confondi il posto pubblico, a cui si accede esclusivamente per concorso pubblico, con l’attività di volontariato, che,come tu ben saprai, è quella prestata in modo personale, spontaneo, gratuito senza fini di lucro ed esclusivamente per fini di solidarietà sociale.

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  27. Elisa 11 anni fa

    Cari ragazzi, ho appena finito di leggere i commenti e non vi nascondo la mia indignazione davanti ad alcune parole cosi aggressive e poco rispettose per i lettori in genere. Ho l’impressione che si stia creando una stupida e inutile diatriba tra gli ormai ex operatori del Servizio e i volontari del SCN. Credo che non sia questo il problema che dobbiamo porre all’attenzione dei lettori, ma piuttosto la nuova formula di gestione del 114. Il sostegno ed il lavoro dei volontari, per quanto mi riguarda, é assolutamente fuori discussione, ma questo non ha nulla a che fare con la nostra delusione e l’amarezza riguardo al trattamento che ci è stato riservato. Da una parte non ci aspettavamo di essere trattati con cosi poco rispetto, dall’altra la nostra preoccupazione per la qualità del servizio è piu’ che doverosa. Solo chi vive e lavora ogni giorno in un servizio di emergenza che aiuta dei minori puo’ comprendere cosa significa saperlo fare veramente. Dopo tanti anni di passione e fatica rispetto alla costruzione di un servizio come il nostro è normale per noi chiederci ma adesso tutti i…Marco…Luigi….Giancarlo…Maria…che chiameranno la linea come potranno essere aiutati in modo tempestivo, efficace, empatico…? Mi auguro che i volontari possano presto rispondere alle loro richieste ma sono certa in questo momento non possano farlo in modo adeguato, se non fosse altro perchè non lo hanno mai fatto e hanno bisogno di fare esperienza..ma non sulle spalle dei bambini…sarebbe stato piu’ opportuno attendere qualche altro mese per far si che si potessero appoggiare su di noi prima di imparare a correre da soli…Ma questo è solo un mio pensiero.

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  28. Peppe 11 anni fa

    Si Mauro, tu avresti ragione se questa onlus non percepisse gli stessi fondi di quando il servizio emergenza impiegava le 25 persone lasciate a casa il 31 dicembre scorso.
    Facciamo l’ipotesi che i volontari del Servizio Civile avessero i titoli e la formazione adeguata a svolgere la mansione, io ti chiedo se è giusto che ad una onlus che percepisce fondi X per gestire un servizio o un’opera, ora percepisce gli stessi fondi e fa gestire la cosa da persone che percepiscono il loro compenso dallo Stato e quindi a costo zero per l’ente.
    Ricordo, inoltre, che quella del SCN è un’attività di supporto e non di specifica mansione lavorativa. E qui direi che si può palesare una violazione della Carta di impegno etico del Servizio Civile Nazionale.

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  29. Caterina 11 anni fa

    ciao ragazzi,
    come al solito la qualità di un servizio non viene mai premiata!!!!
    Di sicuro cari ragazzi del SCN avrete buoni propositi ma, insieme ad essi, la presunzione di sostituire il lavoro, le competenze in più ambiti, l’esperienza che solo chi ha lavorato in questo servizio può avere, e che certamente non si possono acquisire con una laurea, nè con un diploma, nè tantomeno con l’esperienza di tre mesi.Spesso a fare la differenza è la capacità di saper entrare in punta di piedi e con umiltà in un servizio dove il lavoro di squadra è fondamentale, oltre che realizzato interamente e con sacrificio da quelle persone a cui oggi viene detto “arrivederci e grazie”.
    E non penso proprio che le persone che da anni lavorano alle linee del 114 possano essere etichettate come persone a cui non interessa il benessere dei bambini.A dirvelo è un VOLONTARIO di SCN che con quegli operatori ha trascorso un anno, condividendo con loro gioie, pianti ed emozioni per ogni caso che arrivava sulle linee.

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  30. Gianni 11 anni fa

    Vorrei dire a Mauro che auspichiamo tutti che i volontari ricevano l’adeguata formazione necessaria affinchè possano adempiere ai compiti che a loro verranno assegnati, stante che ad oggi risulta del tutto insufficiente alla gestione di casi di emergenza che riguardano la sicurezza psicofisica di minori, non avendo ancora, per forza di cose, alcuna padronanza delle procedure operative necessarie.
    Purtroppo questo è un dato di fatto inconfutabile, come il fatto che un lavoro così responsabilizzante e al contempo logorante NON PUO’ CHE ESSERE RETRIBUITO DIGNITOSAMENTE.
    Mi pare che parlare di “lucro” poi sia scorretto oltre che fuorviante. Credo che oggi occorra più considerazione del lavoro, della fatica che riguarda la professione di operatore di risposta telefonica. Il resto sono solo chiacchere, o peggio ancora qualunquismo che non riconosce il valore e la professionalità degli operatori sociali delle help-line.

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  31. Monica 11 anni fa

    Cari tutti, in linea con la chiarezza e la trasparenza espressa da Daniela, e nel tentativo di dimostrare che il nostro non è un attacco alle persone del Servizio Civile, che comprendendo la ragionevolezza delle nostre rimostranze, sin dai primi momenti ci hanno dimostrato la loro solidarietà, anche assumendosi, loro malgrado la responsabilità di gestire un Servizio per il quale, hanno riferito al proprio responsabile di non sentirsi formati (anche perché non gli era richiesto da bando), vorrei sottoscrivere le riflessioni di Daniela sottopondo alla Vostra attenzione ciò che per legge è stabilito, specificando come le nostre azioni siano spinte e sostenute dal principio della legalità.
    Il Decreto del 6 agosto 2003 “individuazione del soggetto gestore del servizio telefonico connesso al codice di pubblica emergenza 114”, cofirmato dal Ministero delle Comunicazioni, dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali e dal Ministero delle Pari Opportunità Mostà, aveva stabilito:
    art.2: “il personale incaricato dello svolgimento del servizio di emergenza 114 (cioè, gli esperti che fisicamente accolgono le richieste telefoniche di aiuto ), deve essere scelto tra esperti in psicologia, psicopedagogia, neuropsichiatria infantile, assistenza legale e comunque in possesso della necessaria formazione professionale ….”
    I 7 capiturno che attualmente lavorano nella sede di Palermo, e che garantiscono lo svolgimento del servizio h 24 hanno il compito di supervisionare 25 volontari del servizio civile che rispondono al telefono in sostituzione degli operatori esperti
    Ciò che avviene tecnicamente è che il capoturno deve supervisionare e se è il caso gestire, la risposta telefonica di 5-6 volontari del servizio civile contemporaneamente. Il volontario, che attualmente svolge il ruolo di Operatore di Risposta Telefonica deve essere capace di creare un clima di completa accoglienza con il chiamante (adulto o bambino), volto a sviluppare una relazione di fiducia che renda possibile l’espressione dei sentimenti del chiamante, delle sue emozioni e dei suoi bisogni, al fine di poter affrontare e trovare possibili soluzioni al suo disagio, senza sentirsi per questo giudicato o categorizzato.
    In poche parole, l’Operatore di Risposta Telefonica, deve essere capace di empatia e problem solving, due termini molto familiari alla consulenza psicologica, attualmente svolta da giovani volontari del servizio civile, neodiplomati, facenti parte dell’organico dell’associazione S.O.S. Telefono Azzurro soltanto dall’1 Ottobre 2009.

    Colgo l’occasione per ringraziare il giornalista Andrea Tuttoilmondo per la sensibilità e la puntualità con la quale ha saputo tracciare le fila della situazione contingente, esortandolo a seguire l’evolversi della vicenda che ci vede coinvolti e, li dove possibile, auspicando un incontro personale.

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  32. elisa 11 anni fa

    Ho letto tutti i vostri commenti e condivido quanto detto da Andrea:si è scivolati in una diatriba ridicola tra operatori e scn.Tuttavia, voglio precisare a Daniela che i suoi esempi sono delle generalizzazioni inopportune, banali. Forse è bene ridimensionare il tutto, ricordando che il 114 non necessita nè di medici, nè di scienziati, nè di bagnini-istruttori e comunque al di là dell’etichetta di volontari, nella maggior parte dei casi si tratta di ragazzi, selezionati fra tantissimi, che al di là della differenza di guadagno rispetto agli operatori, sono come loro educatori, psicologi, futuri avvocati che nella vita svolgono la loro professione. Pertanto, non penso che sia opportuno svalutarci, facendoci passare come dei semplici “umanitari” che nella vita hanno scelto di fare beneficienza. Inoltre, condivido il pensiero di Roberto:il servizio dovrebbe essere gestito dallo Stato, magari a seguito di un concorso statale in modo da garantire l’efficienza, la qualità e la trasparenza di cui tutti voi parlate e dite di tenere tanto, infatti in tal modo ci sarebbreo persone, come dice Daniela con “RUOLI, COMPETENZE…”:Forse non ci sarebbe lei o altri oggi licenziati, ma ci sarebbero altri altrettanto o magari più meritevoli e come accade in qualsiasi altro contesto lavorativo e in tutto il mondo gli anni di lavoro, di un lavoro a tempo indeterminato, permetterebbero di acquisire e superare un’esperienza di tutto rispetto, senza limite di tempo, perchè non si finisce mai di imparare, superando la vostra esperienza di 4 anni, importante ma dicerto sostituibile!!

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  33. daniela 11 anni fa

    Cara Elisa,
    si, credo sia opportuno ridimensionare il tutto!! Comincerei dicendo che, le metafore e gli esempi servono solo a rendere più comprensibile, attraverso esempi tratti dal vivere quotidiano, un concetto che a quanto pare non a Tutti risulta facilmente accessibile!!!
    Dice il saggio: “nella vita, tutti siamo utili, ma nessuno è indispnsabile!” e così vale per gli ex Operatori, per i Volontari, ecc. Io ringrazio tutte quelle persone che, a titolo gratuito prestano il loro tempo libero a cause importanti (e che non sono presenti nella centrale operativa del 114), e stimo i giovani che scelgono, dietro un minimo compenso di 433 euro al mese, di dedicare un anno della loro vita a servizi di utilità sociale. Ma mi chiedo…dopo che ciascuno di loro avrà completato la propria “mission” chi garantirà senza soluzione di continuità la stabilità del Servizio 114 Emergenza Infanzia???
    Quello che mi imbarazza è leggere come, l’interesse più palesato sia solo una lotta al più BRAVO…TITOLATO…AMBIZIOSO..ECC…ECC.
    Il punto non è che le persone che hanno lavorato lì debbano per forza rimanere o siano insotituibili, ma che, se si vuole puntare alla qualità e alla garanzia della tutela dei minori, non si può andare allo SBARAGLIO…Sarò lieta, quando questo accadrà con evidenza inconfutabile, di veder lavorare al 114 persone migliori di quelle prima presenti…ma fino a quel momento, concedimi di dire che, tutti noi, stiamo solo perdendo una grande opportunità di “APPRENDERE E CRESCERE” attraverso la collaborazione reciproca. La presunzione non ha mai reso “migliore” nessuno!

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  34. giuseppe 11 anni fa

    Premesso che non sono un avvocato, ma un semplice lettore che si è trovato a leggere i vostri commenti,mi sembra che ci sia del vero un pò nei commenti di tutti, ma quello che volevo chiedere a Monica è come è possibile che vi hanno licenziato, venendo meno a tutti i prinicpi legali da te esposti?. Voglio dire, chi sta ai vertici non sono nemmeno loro degli incompetenti, quindi sapevano che il licenziamento avrebbe avuto delle reazioni forti da parte vostra, quindi sicuramente ci sarà qualcosa che voi non dite o non sapete. Vi auguro in bocca al lupo !

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  35. iolanda 11 anni fa

    Monica scrive art.2: “il personale incaricato dello svolgimento del servizio di emergenza 114 (cioè, gli esperti che fisicamente accolgono le richieste telefoniche di aiuto ), deve essere scelto tra esperti in psicologia, psicopedagogia, neuropsichiatria infantile, assistenza legale e comunque in possesso della necessaria formazione professionale ….”
    Ma nel 2003 non tutti rispecchiavano queste competenza, molti infatti, professionalmente parlando, sono cresciuti nel tempo, e altri, fra quelli licenziati, si sono laureati nel 2009 e qualcuno non lo è nemmeno.
    Poi se ho capito bene, ci sono i 7 capoturno che non sono stati licenziati e che comunque sono lì con i volontari, ad affiancarli. Quindi basta nascondersi dietro moralismi. Si tratta di un posto di lavoro, che prima o poi poteva finire, per la natura della sua determinatezza e il fatto di essere stati i primi a farne parte non fa di voi gli ultimi che potevano essere assunti.Pertanto, inviterei, piuttosto, i responsabili a scegliere nel futuro giovani volontari abbastanza preparati. Il SCN si può svolgere dai 18 ai 28 non compiuti e gli ex operatori si collocavano in una fascia di età compresa tra i 25 e i 30, per cui smettete di dire che sono pure piccoli e immaturi, perchè gli ex operatori, non erano nè uomini, nè donne di chissà quale vissuto.

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  36. iolanda 11 anni fa

    dimenticavo: e tre anni fa ancora meno.

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  37. Roberto 11 anni fa

    Trovo la diatriba tra operatori e snc, di scarsa rilevanza.
    Il lavoro in quanto tale deve essere sempre remunerato, l’attività di volontariato può essere di supporto, non puo’ sostituire il lavoro di persone qualificate e con anni di esperienza alle spalle.
    Una eventuale gestione statale del servizio, non può prescindere dal contributo fondamentale, che gli operatori in questi anni hanno dato al 114, non è necessario un concorso pubblico quando già esistono operatori preparati e con anni di esperienza, sarebbe il solito spreco di denaro che si fa sempre nel nostro paese.
    Devono riassumere i vecchi operatori ed al con tempo continuare ad usufruire del contributo dato dai volontari.
    E’ evidente l’attuale speculazione in atto, il telefono azzurro, probabilmente preferisce garantirsi la gestione dei fondi onde evitare la perdita del servizio stesso, a scapito della qualità del servizio di emergenza. Spero che lo stato intervenga, non solo a tutela dei lavoratori licenziati, dei volontari, oberati di una responsabilità che non gli compete, ma intervenga sopra tutto per tutela di tutti quei minori bisognosi di aiuto, restituendo al nostro paese un servizio di emergenza infanzia di QUALITA’, cosi come era fino al 31/12 /2009.

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  38. Massimo 11 anni fa

    Anche voi avete iniziato senza avere alcuna esperienza, ma l’avete acquisita nel tempo! Anch’io sono stato volontario e so come funzionano le cose…capisco i volontari e francamente non penso che siano loro i presuntuosi. Presuntuoso è chi ha dato per scontato che sarebbe stato lì per sempre, chi come ha scritto, (adesso non mi ricordo chi), ha pensato di avere vinto un concorso e dunque un posto d lavoro per la vita. E se questo doveva accadere, sarebbe accaduto anche fra tre mesi.Purtroppo la realtà lavorativa è messa male, ma se qualcuno pensa davvero che il punto di forza sono gli anni di esperienza allora è anche peggio, perchè adesso che dovete cercarvi un altro lavoro, vi accorgerete, che c’è sempre chi ha più esperienza di voi, quindi lasciate in pace quei ragazzi che in questi giorni si stanno dando da fare!

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  39. elisa 11 anni fa

    Cara Daniela siete voi a farne una battaglia al” più BRAVO…TITOLATO…AMBIZIOSO..ECC…ECC…”, non fate che ripetere sempre la stessa cosa:siamo lì da tre anni e la nostra esperienza è impareggiabile!
    CMQ hai detto bene “nella vita, tutti siamo utili, ma nessuno è indispnsabile!”

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  40. Martina 11 anni fa

    Ma scusate, che male c’è a dire che la competenza, i titoli, l’ambizione sono aspetti importanti e fondamentali?. Dovrebbe essere la regola in tutti i contesti di lavoro seri, invece alcuni, gli stessi licenziati, sembrano considerarle delle eccezioni di poco conto. Mah…

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  41. francesca 11 anni fa

    salve,
    cercherò di essere concisa e veloce perchè non voglio che immettermi in un circolo di polemica che reputo assolutamente fuori luogo e sterile.
    Inizio presentandomi: sono Francesca, e sono attualmente una volontaria del servizio civile di Palermo. Ci tengo a presentarmi proprio perchè credo un Dovere da parte mia, oltre che una questione di Responsabilità, dire che sono assolutamente dalla parte degli/delle operatori/trici, e lo sono forse ancora di più proprio perchè sono una SCV. Ho vissuto per poco tempo la sala con loro e ho percepito quanta fatica e quanta dedizione ci voglia per portare avanti un lavoro di questo genere..per non parlare poi della competenza.. Credo che questa decisione abbia provocato vittime a tutti i livelli: ort, noi del scv, e sopratutto i bambini che tanto diciamo di amare e di voler proteggere..
    Studio psicologia da cinque anni, ho avuto diverse esperienze con bambini, a volte anche in seria difficoltà, ho vissuto un’esperienza particolare con bambini stranieri, ma nonostante tutto vi dico che questo non mi basta. Proprio stamattina mi sono ritrovata a gestire un caso-che fortunatamente non era niente di allarmante o di pericoloso-ma non nascondo che non credo di essere stata competente al punto giusto. Mi da non poco fastidio il primo commento giunto da una ragazza che dice di essere una di noi. Sinceramente voglio credere sia falso,o quanto meno lo sia la mittente, perchè io personalmente non credo che si sia verificato quel clima di arroganza descritto..anzi. possiamo forse dire che a volte l’aria era un pò nervosa, ma credo che fra adulti sia anche giusto imparare a distinguere le situazioni, a capire quello che sta vivendo chi è accanto a te.. L’empatia dovrebbe essere uno dei primi requisiti per poter rispondere su una linea come quella del 114, no?!!
    Poi se vogliamo dire che non siamo adulti, allora ok..
    Ecco, voglio dire che sono assolutamente d’accordo con quanto scritto da Daniela, da Gianni, da Stefania, da Andrea, da Elisa-che credo di riconoscere-perchè certe cose bisogna viverle per poterle capire, e soprattutto per poterne parlare.
    Ho espresso questo mio commmento anche in sede con il responsabile del servizio civile di Telefono Azzurro: credo sia evidente che una scelta di questo genere testimoni la volontà dell’Ente di puntare su altri standard che non sono certo la qualità.
    -Diceva un libro che certamente non è per bambini, che i grandi sono così noiosi, sempre dietro a dei numeri..-
    E quello che si verifica in sala dalle 23.00 del 31 dicembre 2009 ne è la prova. Io ho fatto la prima notte da “sole..”
    Mi è stato insegnato che Competenza e Responsabilità devono camminare insieme.
    Non tutto si fa con la buona volontà e con l’amore per i bambini..
    perchè sennò…..ecco, ha ragione Daniela, facciamoci tutti un bel viaggio con un aereo Alitalia guidato da degli autisti volontari che hanno taaaaaaanta voglia di imparare e che se suggeriti in ogni minima azione possono certamente decollare e…volare..
    Spero di rivedervi tutte in sala.
    In bocca al lupo.
    Fra

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  42. Peppe 11 anni fa

    Massimo forse non è chiara una cosa. Questi signori hanno avuto una prooroga dal Ministero di 4 mesi, alle stesse condizioni che vigevano fino al 31/12. Le persone che non lavorano più al 114 chiedono di avere questa proroga di 4 mesi, e non a tempo indeterminato. Quello che succede dopo sarà frutto dell’esito del bando. Allo stato attuale, la proroga significa che l’ente prende gli stessi soldi di prima (pagati anche con le tue tasche/tasse) e per la gestione del servizio utilizza personale volontario che viene pagato dallo Stato (quindi pagati dalle tue tasche/tasse).
    Differenza sostanziale, poi, è che i volontari non hanno mai avuto adeguata e corposa formazione, tant’è che da parte di tutti loro, o di quasi tutti, non c’è la decisa posizione di volere assumersi la responsabilità di affrontare i delicati casi di maltrattamenti o abusi. Per quanto siano persone deliziose, entrare nell’ordine di intendere un abuso e allertare forze dell’ordine, autorità o assistenze sociali di tutto il territorio nazionale non è cosa semplice.
    Ad ogni modo, è inutile anche discuterne. Se l’ente continua su questo percorso, saranno altri i luoghi dove si discuterà della cosa.

    @ giuseppe – le cause di diritto del lavoro esistono proprio perchè ci sono dirigenti che non hanno cognizione di diritto o perché ci provano.
    Io stesso sono in causa con la mia azienda per un demansionamento dopo 4 anni. Il mio avvocato, che ha vinto decine di cause contro la mia azienda, mi ha fatto la tua stessa domanda: “Ma come è possibile che fanno cose del genere?”

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  43. x 11 anni fa

    Francesca rispetto il tuo pensiero, ma non tutti la pensiamo come te.Poi è chiaro che considerata l’esperienza in itinere e la situazione, qualcuno non usi il vero nome, ma l’importante è il pensiero espresso, libero da ruffianismi. Poi è chiaro che chi non se la sente può anche ritirarsi, nessuno è costretto a fare niente contro la propria volontà.

    Rispondi
  44. Freddy 11 anni fa

    Questa discussione non porta a nulla,tutto è stato già deciso dai vertici e non vi riassumeranno mai più.
    Cercatevi un nuovo lavoro!

    Rispondi
  45. Davide 11 anni fa

    Ciao Freddy, questa discussione non porta a nulla relativamente.
    Ci sono ampissimi margini legali affinché tutto rientri o che si liquidi (più in là e a seguito di vertenza) un congruo indennizzo.
    Ricordo per l’ennesima volta, come già scritto nelle risposte precedenti al post, che questi signori hanno ricevuto una proroga di 4 mesi in attesa di bando. Quindi percepiranno, per questi mesi, sovvenzioni dal ministero uguali a prima, senza pagare il personale adeguato.
    Io dico, addirittura, che prima della vertenza, dovrebbe intervenire il Ministro sig.ra Carfagna. Sarebbe anche opportuno verificare i termini di contratto tra ente e ministero e il ruolo (inteso come mansione) che può svolgere il volontario del Servizio Civile.
    I vertici possono dire o non dire, ma io sono sicuro che non finisce qui.

    Rispondi
  46. annarita 11 anni fa

    Brava Martina: Sante Parole!
    Considero il tuo commento, l’unico che possa essere considerato serio ed obiettivo. Inoltre, rispetto agli altri commenti sono sicura che anche quelli licenziati condividono le cose dette, ma chiaramente si trovano in una situazione in cui non possono nè parlare bene, nè parlare male dell’associazione. ciao!

    Rispondi
  47. eli 11 anni fa

    Mi sembra che nemmeno fra i licenziati ci sia unione.
    Da una parte, Monica scrive:art.2: “il personale incaricato dello svolgimento del servizio di emergenza 114 (cioè, gli esperti che fisicamente accolgono le richieste telefoniche di aiuto ), deve essere scelto tra esperti in psicologia, psicopedagogia, neuropsichiatria infantile, assistenza legale e comunque in possesso della necessaria formazione professionale ….”
    I 7 capiturno che attualmente lavorano nella sede di Palermo, e che garantiscono lo svolgimento del servizio h 24 hanno il compito di supervisionare 25 volontari del servizio civile che rispondono al telefono in sostituzione degli operatori esperti.
    Dall’altra, Daniela dice che non è una lotta al più competente, facendo intendere che la sua preoccupazione non è per il lavoro perso, ma solo per i bambini.
    Condivido in parte, il commento di Monica, per lo meno libero dai falsi moralismi dei suoi colleghi.

    Rispondi
  48. anna 11 anni fa

    quando si viene licenziati si ha una grande, grandissima rabbia, al di là dei motivi e degli scopi umanitari.
    AVETE PERSO il lavoro, piuttosto che perdere tempo dietro questi commenti datevi da fare nel cercare altro;i contesti di lavoro sono contesti di lavoro, non famiglie dalle quali ci si può aspettare riconoscenza, ma poi quale riconoscenza: avete svolto il vostro lavoro con serietà e professione e questo era il vostro dovere. Sono d’accordo con chi diceva di affidare il servizio allo Stato con concorsi pubblici…dovreste chiedere questo al fine di poter ottenere, dietro concorso, il lavoro ma con tutti i diritti che ne seguono, oltre per sottrarre il servizio alle decisioni di alcuni che immagino come decidono e come scelgono anche il personale!!!Parlo così, perchè sono stanco dei lavori precari che questo paese offre.

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  49. foggia70 11 anni fa

    Il telefono azzurro dovrebbe servirsi solo di persone altamente specializzate ed è giusto che voi operatori licenziati lottate per questo, dovrebbe essere giusto al di là del fatto che siete voi o saranno altri. Ma se ci sono tutte queste critiche in merito a questo aspetto, è perchè non tutti lo sono, e voi lo sapete, invece dovrebbero esserlo tutti: dipendenti e volontari. rispetto ai primi spero che ci sia una pulizia per chi non lo è, rispetto ai secondi spero in delle selezioni più precise. Conosco diverse persone che lavorano in questa associazione e per quanto rigarda me, che oggi lavoro come psicologa, grazie a un concorso per titoli ed esami, sono stata considerata per diverse volte non idonea per svolgere il servizio civile, mentre altri appena diplomati, solo per fare un esempio, ma tanti se ne potrebbero fare,sono passati: è inevitabile che chi ha vissuto queste esperienze o altre, ha da che dire su certe dinamiche!Mi dispiace per chi ha perso il lavoro, soprattutto per chi lo meritava, ma spero che questa situazione serva a mettere a galla tutto quanto!Chiaramente questo discorso si potrebbe estendere a tutte le associazioni simili, che pensando di essere private,al di là dei fondi che ricevono, credono di poter fare quello che vogliono, senza dare conto e ragione a chi ha da ridire.

    Rispondi
  50. Simona 11 anni fa

    Propongo una piccola riflessione da cittadina che paga regolarmente le tasse…
    I volontari del servizio civile ricevono un piccolo contributo mensile elargito non dall’ente presso cui prestano servizio, ma dallo Stato, la stessa istituzione che, attraverso uno dei suoi ministeri, continua ad elargire un cospicuo contributo economico ad un ente, Telefono Azzurro, per garantire la continuità di un servizio. Il ministero concede una proroga, che vuol dire: parità di condizioni per i prossimi quattro mesi. Tradotto: stessi soldi per lo stesso servizio. A parità di condizioni, però, Telefono Azzurro decide che non ha più bisogno delle persone che, fino a quel momento, garantivano il servizio. Tradotto: continua a ricevere soldi, ma non li destina allo stesso servizio. E a cosa serve il contributo del ministero? I soldi dello Stato vengono dalle tasche di tutti, per questo dovremmo indignarci tutti, volontari, operatori attuali, operatori ex, tutte le persone oneste!
    Si gioca al ribasso con la vita delle persone e con la qualità di un servizio, forse immaginando che tutti avrebbero tenuto la bocca chiusa…come purtroppo spesso accade.
    E’ vero che quando si lavora per una “onlus” non ci si può aspettare un contratto a tempo indeterminato ed altre garanzie…ma quando si lavora per 40 ore a settimane, su turni di 24 ore, domeniche e festivi compresi, assicurando un livello di professionalità e di eccellenza riconosciuto da certificazioni UFFICIALI di qualità, penso che far conoscere quanto sta accadendo ed indignarsi per questo sia il minimo!! E ripeto, l’indignazione dovrebbe prescindere le condizioni e considerazioni personali poiché riguarda il senso etico di ognuno che dovrebbe porsi al di sopra del singolo evento.

    Rispondi
  51. nicola 11 anni fa

    Salve a tutti,
    io non sono un operatore del 114 o telefono azzurro e neanche un volontario del servizio civile nazionale.
    Mi sono trovato per caso a leggere la situazione in cui vi trovate nonchè i vostri commenti.
    Con questi commenti,secondo me sbagliate a partecipare alla guerra che i vertici di telefono azzurro hanno posto in essere.
    Secondo il modesto parere, ognuno deve fare il proprio lavoro, lo psicologo deve fare il proprio lavoro, lo psichiatra deve fare il proprio lavoro, il medico deve fare il proprio lavoro, il poliziotto deve attività di polizia, il volontario deve fare attività di volontariato in tutte le forme.
    Chiedete ai vertici, in che cosa consiste la proroga di 4 mesi del Ministero delle pari opportunità, ha cacciato soldi per questo. Se si che fine hanno fatto.
    Bisogna rendicontare i soldi che ha donato lo sceicco l’anno scorso in visita a Palermo.
    Fate lavorare i sindacati che mensilmente pagate.
    Auguri a tutti.

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  52. antonella 11 anni fa

    Volete sapere la verità: si gioca sporco e parecchio e vi dico anche le motivazione che sono veritiere e verificabili.
    Telefono Azzurro fa come gli pare: non rispetta le persone e comunica il licenziamento un giorno prima dello scadere del contratto.
    Per quanto riguarda l’assunzione questa è garantita ( si fa per dire ) solo con contratti a progetto che durano 3 o 6 mesi e persino con proroghe di 1.c’è gente che va avanti così da anni!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
    CONTRATTI IDENTICI RIPETUTI ALL’INFINITO
    E poi basta con la storia “non ci sono soldi”
    I soldi li ha ma fateci caso ” è una elemosina continua” e dove può via con il risparmio: con i ragazzi del servizio civile pagati dallo stato che gestiscono ( bene o male non si sa ) il servizio 114.

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  53. anna 11 anni fa

    Simona non credo che il problema sia solo per i 4 mesi in meno di lavoro che vi sono stati sottratti, perchè altrimenti verrebbe meno la serietà di tutto ciò. Se il problema, invece e giustamente, è per il vostro futuro lavorativo, perchè volete fare una “lotta” per tornare alle stesse condizioni di prima?
    Bisogna cercare di cambiare le cose al fine di migliorarle, affinchè ciò non si ripeta.E’ per questo che sono d’accordo, anche se chiaramente è una cosa difficile, con chi ha detto che l’ente, questa e altre come questa, dovrebbe essere gestita unicamente dallo Stato. Per far sì che chi, come dici tu,”lavora per 40 ore a settimane, su turni di 24 ore, domeniche e festivi compresi, assicurando un livello di professionalità e di eccellenza” non debba elemosinare i propri diritti.
    Condivido la tua indignazione, ma come ha detto qualcuno non è la prima volta che l’ente suscita tali reazioni:purtroppo, oggi è accaduto a voi e mi dispiace!

    Rispondi
  54. eleonora 11 anni fa

    Da lettrice, mi vergogno veramente di quanto sta accadendo al servizio Nazionale 114 Emergenza Infanzia, a Palermo e a Milano. Dovrebbe parlarne Rai uno di questo fatto, l’italia deve sapere, tutti i TG nazionali. E poi dico, ma delle responsabili ci saranno in questo servizio, ma chi sono, hanno dei nomi? cosa hanno fatto per difendere un servizio del genere, e soprattutto gli operatori? non posso credere che non abbiamo fatto nulla. se coi fosse, spero che presto si provveda ad individuare le responsabilità di tutti.
    e poi mi chiedo: ma il Ministero sapeva di questa scelta di qualità? che bella qualità…… non ci sono parole. Indignata ….indignata

    Rispondi
  55. Daniele 11 anni fa

    senza parole………

    Rispondi

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