Mutu protesta soltanto|quando il rigore non c'è - Live Sicilia

Mutu protesta soltanto|quando il rigore non c’è

Questo è un quotidiano siciliano e regionale, con la sede fisica a Palermo. Dunque, all’autore della presente corre l’obbligo di riferire i fatti sportivi con distacco ed equanimità. Nessuna partigianeria, solo un lucido resoconto. Il Palermo che aveva perso il derby quattro  a zero ha trionfato due a zero a Firenze (e vai!). ll Catania che quel derby aveva vinto con merito è stato sconfitto tre a zero in casa dal Siena (ah ah ah ah). Le parentesi che leggete non sono dovute a chi scrive. Sono refusi automatici del pc che è stato assemblato a Palermo, a Borgo Vecchio, precisamente nella vecchia casa natale di Tanino Vasari. Il Palermo ha vinto. Lodi moderate. Quella vecchia volpe di Sabatini ci ha subito provato e ha detto qualcosa che significa pressapoco: il Palermo si è riscattato. Direttore, facciamo che vincete sei scudetti, due Champions e poi ne riparliamo.
Cose di casa loro. Grande commozione urbi et orbi (soprattutto per i secondi) ha suscitato il gol di Ronaldo in Brasile. E giù i titoli: “Rinascita”, “Ritorno”, con annesso invito a guardare la suddetta rete. E guardiamola. Si vede un panzone che la mette dentro di testa, con un’elevazione da tapiro nano. Poi, corre verso il pubblico. E qui si è verificato il massimo pericolo, con un saltello alla Moses per evitare il cartellone pubblicitario. Siccome il ginocchio di Ronaldo è passato molto vicino al cartellone, nonostante l’invidiabile rincorsa da tricheco, si capisce che il Fenomeno ha rischiato il triplo accappottamento. E sarebbe stato uno spettacolo davvero mondiale. Invece, Mourinho ha effettuato un ben più improbo salto dell’ambizione, col consueto garbo. Nel momento in cui Sir Alex Ferguson ammette che la sua carriera è agli sgoccioli, lui si candida a prenderne il posto. A quando la candidatura al soglio pontificio. Don Josè con tutto quel bianco sarebbe così chic…
Torniamo a noi. Bisogna onestamente ammettere che c’era almeno un rigore su Mutu. Eppure, il rumeno non ha protestato. Perché? Facile: lui protesta soltanto quando i rigori non ci sono. La chiamano etica professionale.


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