Il piano casa di Berlusconi sarà “un’occasione da non perdere” per la Sicilia. Parola di Luigi Gentile, l’assessore regionale ai Lavori pubblici, che, a pochi giorni dal varo del decreto governativo previsto per venerdì, immagina già gli effetti positivi della sua applicazione nell’isola.
Ritiene che la crisi economica in Sicilia si possa risolvere con il piano casa?
“L’approvazione del decreto darà una boccata d’ossigeno all’economia siciliana. Sarà un’occasione da non perdere per rimettere in moto il settore dell’edilizia e ridare slancio all’attività delle tante piccole e medie imprese del settore”.
Sarà questo l’unico vantaggio?
“Non bisogna trascurare il fatto che l’aumento della volumetria delle abitazioni si tradurrà anche nell’incremento degli introiti per gli enti locali. I Comuni, infatti, avranno la possibilità di incassare gli oneri di costruzione”.
Il decreto del governo dovrebbe essere valido fino all’emanazione di norme regionali. All’Assemblea regionale siciliana è già stato depositato un progetto di legge ad hoc…
“Il decreto va recepito in sede locale. Quindi, l’approvazione di una norma regionale da parte dell’Assemblea regionale siciliana è un passaggio obbligato. Tuttavia, ritengo opportuno aspettare la norma nazionale prima di avviare la discussione su un ddl regionale per riallacciarsi a quello che sarà approvato a Roma”.
La regione Toscana ha già annunciato che potrebbe sollevare la questione di legittimità costituzionale…
“Non credo che ci sia un problema di incostituzionalità. La Toscana è governata dal centro sinistra. Per questo solleva perplessità che sono di ordine politico”.
Berlusconi ha detto di avere fiducia nel senso estetico degli italiani. Lei ha fiducia nel senso estetico dei siciliani?
“Io ho fiducia nei controlli degli enti locali. Per i professionisti che dichiarano il falso nelle loro perizie giurate sono previste sanzioni e chi sbaglia dovrà pagare”.
Le Sovrintendenze hanno già lanciato l’allarme sul fatto che il nulla osta per gli immobili vincolati dovrà essere rilasciato entro 30 giorni e con gli organici attuali c’è il rischio che si proceda con il silenzio-assenso…
“In sede di recepimento della legge potrebbero essere allungati i tempi previsti. Non credo che sarà un problema”.
La Sicilia è una terra devastata dall’edilizia selvaggia. Non crede che ci sia il pericolo di compromettere ulteriormente il territorio?
“Non credo. Se verranno messi dei paletti e se si prevedono sanzioni pesanti non ci saranno abusi”.
Sono più che favorevole, meglio se si utilizzasse obbligatoriamente la volumetria aggiuntiva prevedendo la realizzazione di tetti o pareti ricoperti da moduli fotovoltaici, possibilmente architettonicamente intergrati, per la produzione di energia alternativa, aumentando ulteriormente la cubbatura.
N.B.: In Sicilia, un piano casa così come è proposto nel Decreto, non darà nessun risultato, se non si rivedono gli assurdi vincoli paesaggistici vigenti ed incoerenti per l’80% dei territori sottoposti a tali vincoli.
Giova inoltre riformare tutta la normativa sulle Soprintendenze e contestualmente formare o meglio sostituire tutto il personale preposto ai controlli dei progetti (sulla carta) ed al rilascio delle autorizzazioni. Caso limite è la Soprintendenza di Palermo per la quale proporrei agli organi interessati (Assessorato Reggionale, Governo Regionale,Parlamento Regionale e relativa Commissione Parlamentare, nonchè Ministero Competente) di verificare l’assurda inefficienza, negligenza e ignoranza che mostrano i responsabili della Soprintendenza, con cui ho avuto a che fare, nella valutazione e nella interpretazione delle norme in materia di impianti ad energia rinnovabile. Cosa assurda è anche il fatto che all’interno delle Soprintendenze non esiste un settore per le energie alternative.
Addirittura, alcuni tecnici ed alcuni dirigenti non sono in grado di esprimere pareri in merito e quelli su cui si sono espressi negativamente sono del tutto illegittimi e contro legge.
Un Ing. o un Arch. o un tecnico in generale che svolge una funzione pubblica di controllo, se non ha la dovuta formazione nelle materie ambientali ed energetiche, non può e non deve essere preposto a esprimere pareri negativi o positivi in materie nelle quali non è stato formato.
Mi auguro che per l’eventuale applicazione della futura legge, vi sia previsto, nella stessa, un articolo dove un organismo ispettivo possa verificare l’applicazione della legge e la preparazione tecnico-amministrativa degli individui proposti ai chiarimenti e all’attuazione della stessa.