Il più ricco è il magnate delle cliniche private catanesi. Il più povero sbarca il lunario con le sale bingo del siracusano.
Al primo posto della classifica dei redditi dichiarati dai parlamentari regionali nel 2007 si piazza Guglielmo Scammacca della Bruca, imprenditore etneo di nobili natali ed esponente del Pdl, con 591 mila euro annui di imponibile Irpef, 35 fabbricati e 27 terreni, un motoscafo ma soprattutto società che si occupano di sanità: Promconsult (40%) e Casa di cura Musumesi-Gecas (32%). L’ex assessore ai Lavori pubblici e alla Presidenza, risulta anche presidente della società Lisafin, consigliere di amministrazione della Carmide, della Carmide Finanziaria, di Villa dei Gerani, dell’Istituto oncologico del Mediterraneo e di Villa Lisa oltre che della stessa Musumeci.
L’elenco relativo allo stato patrimoniale dei deputati stilato per legge e custodito a Palazzo dei Normanni svela che Cateno De Luca, classe 72, esponente dell’Mpa, sindaco del piccolo comune messinese di Fiumedinisi, segue, anche se con discreto distacco, il Paperon de Paperoni dell’Ars e si piazza al secondo posto con 390 mila euro annui di reddito. L’autonomista noto per un gesto eclatante, l’esibizione in mutande in Parlamento dopo l’esclusione da una commissione legislativa, possiede il 30 per cento della società turistica Dioniso ed è anche presidente del suo consiglio di amministrazione.
Al terzo posto il parlamentare del Pdl di provenienza socialista Raffaele Nicotra, con 316 mila euro. Nella sua dichiarazione dieci fabbricati, di cui otto in comproprietà, tra Acicatena ed Acireale, un’automobile Audi e partecipazioni ad alcune società, soprattutto nel settore degli alimentari. Possiede il 70% della Essegi e altrettanto della Pavit, il 51% della Alimentari Nicotra, il 90% della srl Belfrontizio ed il 70% della Nucleo 6.
Fanalino di coda dell’elenco, invece, con appena 8.111 euro l’anno, Mario Bonomo, giovane esponente del Pd siracusano, al quale la passione per il gioco d’azzardo non sembra portare molta fortuna. A guardare i numeri, le sue sale Bingo one, Joy bingo, Sir bingo, non sono certamente un buon affare.
A differenza del suo predecessore, Totò Cuffaro, il presidente della Regione Raffaele Lombardo non figura tra i più abbienti. Possiede un fabbricato in usufrutto a Roma e dichiara 197 mila euro l’anno di imponibile.
Tutti i suoi assessori viaggiano su un reddito che supera i 100 mila euro l’anno. Il più danaroso è Gianbattista Bufardeci, delega Turismo e trasporti, magistrato ragusano con una passione per lo sport ed un reddito annuo di 199 mila euro oltre a quattro fabbricati, una Bmw ed una Volvo. Segue Giovanni Di Mauro, detto Roberto, agrigentino, autonomista dal passato scudocrociato, assessore al Commercio e pesca, con 198 mila euro. Dichiara un immobile ed il 25% della lavanderia ‘La rosa’.
Il collega all’Industria, Pippo Gianni, ha tre immobili tra Priolo e Siracusa, 50 azioni della società ‘Bcc credito aretuseo’ ed un reddito di 195 mila euro. Stessa somma dichiara Michele Cimino, responsabile del Bilancio, che però ha anche 9 fabbricati ed il 16% della società ‘Cimino alta moda’.
Francesco Scoma, delega alla Famiglia, guadagna 186 mila euro e possiede due fabbricati tra Palermo e Prizzi. Luigi Gentile, titolare dei Lavori pubblici, raggranella 184 mila euro l’anno, ha dieci immobili tra Agrigento e Raffadali ed una partecipazione azionaria nella società ‘Gevica Farm’. L’assessore al Lavoro, Carmelo Incardona, ha un reddito di 166 mila l’anno, sette case tra Ragusa e Vittoria e tre terreni, il medico Antonio Antinoro 165 mila euro l’anno, quattro immobili e la nuda proprietà di due terreni.
Delle tre donne che hanno conquistato uno scranno a Sala d’Ercole la più facoltosa risulta Giulia Adamo, parlamentare trapanese appena tornata tra le fila del Pdl, con un reddito di 225 mila euro. Possiede due terreni tra Marsala e Mazara, nove immobili e azioni delle società ‘Petrol trasporti’ e ‘Adamo Ignazio’. Concetta Raia, esponente del Pd di Grammichele, guadagna 36 mila euro e la collega palermitana del Pdl, Marianna Caronia, appena 24 mila.
Spulciando i dati si scopre che c’è chi ama il mattone e chi gli investimenti finanziari. Gaspare Vitrano, parlamentare del Pd, con un reddito di 164 mila euro, possiede pacchetti azionari di 22 società, oltre a tre immobili e tre terreni. Il professore di italiano del Pdl, Vincenzo Vinciullo, ha azioni Enel, Unicredit, Intesa, Schiapparelli e Banca agricola popolare di Ragusa. Il deputato palermitano Franco Mineo, ha 14 fabbricati e tre terreni. Sulla stessa linea d’onda il collega Santi Formica, del Pdl, con 13 terreni e 4 immboili ai quali aggiungere il reddito di 175 mila euro. Ha investito acquistando 2000 azioni Mediaset Roberto Corona, anche lui del partito di Berlusconi, che oltre a sette fabbricati e quattro terreni risulta amministratore unico della società Ascom Service e della B&C partners, che si occupano di fiere e pubblicità. Il suo reddito è di 233 mila euro.
Il presidente dell’Assemblea regionale siciliana, Francesco Cascio, dichiara 97 mila euro, un immobile e due automobili. Tra gli esponenti del Pd il più facoltoso è il presidente della commissione Antimafia, il gelese Calogero Speziale, con 230 mila euro.
Prima a Catania avevamo i cavalieri del lavoro.
Ora abbiamo i nobili di casato con l’hobbistica della sanità. Continuando di questo passo ritorneremo ai principi, baroni e marchesi e presto potremo fare la repubblica di Franceschiello.
Rende bene questa hobbistica della Sanità. Sono gradite informazioni in tal senso!
Egregio Ernesto,
pare che in Sicilia aprirà presto un negodio di hobbistica specializzato in apparecchiature elettromedicali e quant’altro può interessare la sanità.
Se vuole veramente informazioni in tal senso si colleghi in Internet alla voce:Sicilia sprechi nella sanità- Penso che un giorno di lettura è assicurato.
Buon divertimento.
Salvatore Fassari
grazie del consiglio anche se intendevo in altro senso, ovvero come diventare ricchi senza tanti perchè!
C’è chi salva Linate, chi Malpensa, chi vola su Fiumicino, chi rimane senza lavoro e chi senza le azioni Alitalia.
A proposito che fine hanno fatto le azioni Alitalia, possedute da tanti cittadini acquistate con fiducia perchè era l’unica compagnia di bandiera e dava una certa garanzia. Chissà perchè nessuno ne parla; delusione, rassegnazione o paura? PAURA di disturbare i signori a tavola.
COME DIVENTARE RICCHI SENZA TANTI PERCHE’?
Per prima cosa si deve avere la predisposizione. Mafiosi non si nasce, si diventa. E’ un pò come il comunista…ti ci fanno diventare!
Poi è importante iscrivirsi in un partito ove ci sono pregiudicati, condannati e appartenenti alla mafia. E questo si può capire subito dalle caratteristiche somatiche e dai discorsi poco intelligenti che fanno nelle varie TV: Sembrano i nuovi Platone agli occhi di tanti ma in realtà, se si seguono per pochi mesi, si riesce a capire la loro falsa,demagocica ideologia e il loro ipocrita perbenismo.Fatto ciò ci si deve fare amico del mafiosetto del quartiere, aprire una partita iva e cominciare a fare gare, molte gare. Se si ha anche la passione per le donne,non quelle che tanto lottarono per la parità con l’uomo ma quelle che vediamo spesso seminude, allora conviene comprare una TV locale e dopo qualche anno, sempre con l’aiuto di qualche bettinoide, una di quelle nazionali che tanto ci istruiscono.
E’ così,in pochi anni, si arriva all’Olimpo di Roma. La si può diventare il dio
denaro, il dio di tutti e di tutto. Onnipotente e onnipresente. E ove nessuno si può permettere di fare gli interessi della plebe ma solo di pochi amici e amici degli amici. Altrimenti Giove li sbatte fuori.
PER GIGI:
Che i giornalisti siano agli ordini degli editori, è cosa risaputa. D’altronde devono vendere giornali. E guai se così non fosse.
La verità è che alcuni personaggi politici, fanno di tutto per avere in prima pagina i titoli che più gli interessano, facendo tralasciare consapevolmente quelli che potrebbero dare fastidio ai loro partiti. Magari, dicendo fesserie.
Cosa vuoi che gliene importa alla gente del caso Englaro, del lodo Alfano, del ponte di Messina che non si farà mai… o del rumeno che lava i vetri o ruba le galline del vicino. E invece sono sempre la, in prima pagina, per accontentare la Chiesa, per non essere processato qualcuno, per accaparrarsi voti o per accontentare i leghisti: Vedranno quello che succederà con il federalismo fiscale… avremo un Olimpo in ogni regione.Giove permettendo…
E vedremo anche in Italia molti che andranno a morire in Svizzera(a pagamento).
A proposito, sto facendo una buona scorta di preservativi, per poi, presto, venderli di contrabbando. Non si sa mai.