Nuova vita per i randagi di Modica - Live Sicilia

Nuova vita per i randagi di Modica

Poteva finire male. Potevano essere uccisi. Ma, dopo lo stop agli abbattimenti deciso dal sottosegretario alla Salute, Francesca Martini, quattordici cani che facevano parte della pattuglia dei randagi di Modica, alla ribalta dopo l'aggressione e l'uccisione, da parte di altri randagi, di un bambino di dieci anni, cercheranno una nuova vita a Milano e dintorni
A Milano
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Poteva finire male. Potevano essere uccisi. Ma, dopo lo stop agli abbattimenti deciso dal sottosegretario alla Salute, Francesca Martini, quattordici cani che facevano parte della pattuglia dei randagi di Modica, alla ribalta dopo l’aggressione e l’uccisione, da parte di altri randagi, di un bambino di dieci anni, cercheranno una nuova vita a Milano e dintorni.

I randagi arriveranno nel capoluogo lombardo accompagnati da Valentina Raffa, la responsabile della sezione di Ragusa dell’Oipa (Organizzazione internazionale protezione animali), che sul territorio ragusano è praticamente l’unica a prodigarsi per far fronte a innumerevoli emergenze. Tra i quattrozampe che sbarcheranno a Milano ci sono anche Jerry, diventato il simbolo dei randagi: Flipper, un cane che arriva con un’infezione ad una zampa, 4 cuccioli piccoli (futura taglia medio e piccola) e 2 cuccioli tipo pastore tedesco. Una parte dei cani, tra cui quattro cuccioli di taglia piccola e una cagnetta di sette kg – arriveranno con volo cargo.


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