Ambrosini e la piscina comunale - Live Sicilia

Ambrosini e la piscina comunale

Il Bar dello Sport
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Dopo il magnifico tuffo carpiato di Massimo Ambrosini in area del Palermo (ahi, dove era Gattuso col suo magico: this is not a swimming pool, detto a brutto muso a Beckham?) pare che la piscina comunale di viale del Fante abbia offerto un contratto a gettone al suddetto per quando smetterà di giocare (cioè fra tre secondi se al Milan non si spicciano a irrorarlo con una nuova pozione di polvere di mummia per l’immortalità) come ragazzo immagine. La sua spanciata in area del Palermo dovrebbe essere il manifesto di una più ampia iniziativa sulla disincentivazione al nuoto promossa dai locali lsu, oberati dal lavoro. Nel caso, nonostante i guasti, le gelate, le malattie, le catastrofi, i batteri monumentali, qualcuno si ostinasse a volere prendere un bagno alla piscina comunale di Palermo, ecco Ambrosini col suo tuffo. Così impari a volere nuotare, tiè.
Da tuffi materiali a salti logici. Ancelotti non solo non ha gradito, ma si sarebbe pure lamentato per un altro rigore non concesso al Milan (Cassani avrebbe soffiato sulla nuca di Kakà con un eccesso di foga). A quel punto, la commissione che ha recentemente incastrato Carrozzieri avrebbe drizzato le antenne, con estremo interesse professionale, verso Milanello. A proposito, ma perchè Inzaghi, ogni volta che fa gol, esulta come un bimbo che ha trovato nella mensola della mamma il primo barattolo di Nutella della sua vita, o un’arancina del bar Alba? E perché Mourinho ha la faccia scura scura ora che il Milan è a “soli” sette punti? Forse perché è da ieri che Galliani si allena davanti allo specchio? Il pelato amministratore del Milan si mette lì e sussurra: “Zeru tituli”, con accento portoghese. Hai visto mai, Josè?


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