Finanziaria, ora tocca al Commissario|Piro: "Contributi a pioggia illegittimi" - Live Sicilia

Finanziaria, ora tocca al Commissario|Piro: “Contributi a pioggia illegittimi”

E’ appeso al giudizio del Commissario dello Stato il destino della manovra finanziaria 2009 della Regione. La sentenza su bilancio e disposizioni correttive è attesa in queste ore. Il termine previsto dalla legge, infatti, è di cinque giorni dall’invio della documentazione da parte del Parlamento, che risale a lunedì scorso. Sono in molti a considerare probabile l’eventualità che il bilancio non passi indenne l’esame del prefetto e che almeno alcuni articoli possano essere impugnati.
Di illegittimità, ad esempio, parla Franco Piro, responsabile del Dipartimento politiche economiche del Pd, riferendosi all’inserimento di “contributi a pioggia alle più disparate e spesso sconosciute organizzazioni è totalmente illegittimo”. In particolare, l’ex assessore regionale al Bilancio si concentra sulla moltiplicazione di finanziamenti ad associazioni ed enti in passato inseriti in una specifica tabella, denominata H, che nel 2009 è stata formalmente eliminata. Pur in sua assenza, tuttavia, il numero di enti finanziati, ben nascosti tra le pieghe dei singoli capitoli di bilancio, è magicamente amentato, facendo lievitare la spesa a 78 milioni di euro.
“L’articolo 77 della finanziaria approvata dall’Ars – spiega Piro- ha abolito la tabella H, ma anche tutte le norme preesistenti che autorizzavano contributi ad ogni singola organizzazione, rinviando alla legge di bilancio l’autorizzazione di spesa di non individuati capitoli di spesa contrassegnati dalle lettere A ed F. Ma questa disposizione viola l’articolo 81 terzo comma della Costituzione, che vieta che con legge di bilancio si possano prevedere nuove o maggiori spese”.
Per Piro le incongruenze non si fermano qui. “Viene violato anche l’articolo 3 comma 3 della legge regionale 10 del 1999 – aggiunge – che vieta che la legge finanziaria possa prevedere nuove spese al di fuori di quelle individuate nelle specifiche tabelle.Infine, viola l’articolo 8 comma 12 della legge sulla contabilità regionale che prevede che l’Assemblea Regionale possa decidere e votare soltanto sulle unità previsionali di base (UPB) e non sui singoli capitoli”. Insomma, secondo l’esponente del Pd “le maggiori e nuove spese per contributi sono prive di autorizzazione legislativa specifica dal momento che l’Ars non l’ha data nè poteva darla e la responsabilità è del governo”.
Se la prende con il capo dell’esecutivo anche qualche esponente della maggioranza. Secondo Marco Falcone, del Pdl, è necessario che “Lombardo risporti in aula il bilancio”.
“La barzelletta della soppressione della tabella H è sicuramente una delle pagine più buie della gestione finanziaria regionale degli ultimi dieci anni – afferma il parlamentare – Se da un lato il governo aveva lanciato un programma di moralizzazione ed austerità per affrontare la situazione di crisi, nei fatti i buoni propositi si sono tradotti in un inverecondo sbracamento”.
Secondo Falcone, che comunque si duole dei “tagli ingiustificati all’Unione italiana ciechi e al club amatori si rugby di Catania”, la previsione di spesa di 21 milioni è stata “quadruplicata per foraggiare enti e pseudo associazioni vicine all’Mpa”.
Inoltre, per il deputato del Pdl è altrettanto grave non avere “voluto trovare i soldi per il sostegno della voce ‘gestione’ nella formazione professionale, col rischio che, da qui ad un mese, circa 280 dipendenti saranno posti in mobilità”.
Per questo Falcone sollecita Lombardo a “correggere immediatamente un percorso vizioso facendo chiarezza su una situazione che non potrà non avere conseguenze”.
A parte la questione della tabella H, comunque, il giudizio del Commissario, Alberto Di Pace, potrebbe concentrarsi anche sullo squilibrio tra entrate e uscite. In particolare, scuscita perplessità sia l’entità del nuovo mutuo previsto che l’inserimento di 950 milioni di euro provenienti dalla vendita di beni demaniali. Il valore di questa entrata sarebbe, infatti, spropositato rispetto all’effettiva somma che potrà essere incassata. E’ di fronte a queste incertezze che è stato deciso di autorizzare la spesa per dodicesimi, controllando mese per mese la copertura. Vedremo se sarà sufficiente.


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