Capanna vota per il Pds |(Cioè per il Partito Del Sud) - Live Sicilia

Capanna vota per il Pds |(Cioè per il Partito Del Sud)

Intervista all'ex di Democrazia proletaria
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Gli anni della contestazione studentesca e del sessantotto sono ormai lontani, ma l’anelito battagliero di Mario Capanna oggi si concentra su un’altra conquista: la tutela del territorio dalle coltivazioni transgeniche, la protezione e lo sviluppo dell’agricoltura convenzionale e biologica, la valorizzazione degli alimenti di qualità certificata.
Il filosofo, scrittore ed ex parlamentare di Democrazia proletaria è diventato, infatti, il presidente della Fondazione Diritti Genetici ed in questa veste, questa mattina a Palermo, ha annunciato un incontro con il presidente della Regione, Raffaele Lombardo, per sollecitare il capo dell’esecutivo a fare diventare la Sicilia la quattordicesima regione d’Italia Ogm free.

“Siamo a Palermo per fare un seminario di approfondimento e presentare alla Sicilia i compiti della Fondazione ma anche per avanzare una richiesta che formalizzerò al più presto al presidente Lombardo. L’isola è uno scrigno di prodotti agroalimentari di qualità che tutto il mondo apprezza e invidia. Ha questa caratteristica da millenni. Ma non solo: è la prima regione italiana a produrre cibi biologici. Tenendo conto che l’Italia è il primo produttore europeo ed il quinto nel mondo, è necessario valorizzare tutto questo dichiarando la Sicilia regione libera da Ogm”.

E come?
“Chiederò a Lombardo di attivarsi perché la Sicilia possa diventare la quattordicesima regione italiana Ogm free e si unisca alle tredici che lo hanno già fatto. Un fatto che potrebbe costituisce una propulsione straordinaria per l’economia complessiva siciliana, soprattutto in relazione all’area euromediterranee, della quale la Sicilia occupa strategicamente il centro”.

Che ne pensa un attento analista politico come lei del progetto per la costituzione del Partito del Sud?
“Credo che se venisse incanalato sui grandi interessi strategici del meridione, se facesse del mezzogiorno d’Italia un ponte vero di collegamento tra il nord ed il sud e del Mediteraneo, potrebbe essere un’idea strategicamente buona. Il problema è vederne gli sviluppi e la concretizzazione. Se diventa una Lega Nord del sud non avrò un lungo cammino. Se, invece, tende a risollevare il Mezzogiorno dandogli una prospettiva strategica può dare risultati”.

Come giudica le ultime vicende scandalistiche che hanno coinvolto il presidente del Consiglio?
“Non c’è dubbio che dopo tutto quello che è successo avrebbe dovuto trarre le dovute conseguenze. In un paese come gli Stati uniti, con leggi rigorose sul conflitto di interessi, Berlusconi non avrebbe nemmeno potuto presentarsi alle elezioni e diventare presidente del Consiglio”.

Che momento sta vivendo il nostro Paese?
“Credo che ci sia un grande arretramento culturale che riguarda il modo di pensare dei cittadini, prodotto grazie ad un sapiente bombardamento mediatico. C’è una sorta di omologazione generale che ha portato ad un prevalere assoluto della delega. I citatdini votano perché gli altri pensino al bene del paese. E’ diminuita la partecipazione attiva dei cittadini. Stiamo perdendo l’idea che la partecipazione è l’anima della democrazia. Quando questo è avvenuto, quarant’anni fa, all’epoca del cosiddetto autunno caldo, con grandi movimenti di lotta alla luce del sole si sono strappate conquiste come lo statuto dei lavoratori e il diritto di famiglia di cui cogliamo i frutti oggi”.

In queste condizioni crede che le questioni di cui si occupa la fondazione possano interessare ai cittadini?
“Una ricerca commissionata dalla nostra fondazione all’Istituto Demopolis, ha dimostrato che nove italiani su dieci si dichiarano attenti alla qualità dei prodotti e sono disposti a spendere di più se c’è la garanzia. I controlli e le sanzioni del Ministero della Sanità, dei Nas oggi stanno aumentando e c’è una nuova consapevolezza. Inoltre, anche i produttori sanno che hanno interesse ad immettere sul mercato prodotti che corrispondono a garanzie di qualità”.


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