Impresa sospesa da Addiopizzo |ed espulsa da Confindustria - Live Sicilia

Impresa sospesa da Addiopizzo |ed espulsa da Confindustria

Patti etici
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Era all’interno della lista “pizzo-free”, l’elenco degli aderenti alla campagna di “Consumo critico” promossa dal comitato Addiopizzo per orientare i consumi a favore di chi si affranca dal racket, ma non era tutto a posto. Nell’audizione attraverso la quale ha ottenuto l’iscrizione nella lista, il titolare della società “Aedilia Venusta srl” aveva dimenticato di parlare della presenza di Francesco e Salvatore Sbeglia nella Aedilia Venusta, rispettivamente Direttore Tecnico e dipendente. Il primo, infatti, è stato condannato a sette anni per concorso esterno in associazione mafiosa. Il secondo ne ebbe invece otto per mafia e per aver fatto da prestanome dei boss. Quest’ultimo è anche genero di Francesco Pecora, presunto prestanome del boss Nino Rotolo, che ha subito un sequestro da 200 milioni giusto qualche settimana fa.

Per cui “alla luce delle predette omissioni – si legge in una nota – considerati i procedimenti giudiziari che hanno interessato alcuni componenti della famiglia Sbeglia, il comitato Addiopizzo ha deciso di sospendere l’adesione dell’azienda dalla lista del consumo critico per ragioni di opportunità e di convenienza che prescindono del tutto da qualsiasi responsabilità di tipo penale”.

Tale circostanza ha fatto venir meno il rapporto di fiducia tra Addiopizzo e la Società. Alla luce delle predette omissioni, considerati i procedimenti giudiziari che hanno interessato alcuni componenti della famiglia Sbeglia, il Comitato Addiopizzo ha deciso di sospendere l’adesione dell’azienda dalla lista del consumo critico per ragioni di opportunità e di convenienza che prescindono del tutto da qualsiasi responsabilità di tipo penale”. E c’era già stato un segnale in questo senso se la Aedilia Venusta srl non è stata ammessa al “patto per la sicurezza dei cantieri”, un’inziativa antiracket dell’associazione antiracket Libero Futuro, Confindustria Palermo e Ance Palermo.

Anche Confindustria si è mossa e ha deciso di espellare l’azienda in ottemperanza al nuovo codice etico applicato dall’associazione. Inoltre, attraverso i legali, si stanno recedendo i rapporti che legavano l’azienda alla Gruppo Venti di Ettore Artioli (ex vicepresidente nazionale di Confindustria) e Barbara Cittadini (attuale vicepresidente di Sicindustria).


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