Ferragosto su e giù - Live Sicilia

Ferragosto su e giù

DI MASSIMILIANO FIGLIA (Un nostro affezionato lettore ci manda un testo che pubblichiamo volentieri per le matte risate che ha suscitato in redazione. Il Ferragosto mondellano-siculo e quello nordico messi a confronto, in un racconto dal sapore speciale).
STORIE DEL 15 AGOSTO
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5 min di lettura

DI MASSIMILIANO FIGLIA   (Mondello 15 agosto ore 16) Stinnicchiato sulla sedia ‘a sgraio’ di legno, modello ‘old style, culo affossato version’, intento ad aggangare una pollanca “cavura e tiennera” nel cortile lato Charleston, sento improvvisamente grida sovrumane provenire dalla battigia. Ululati raccapriccianti come di foche colpite a morte. Chi succiriu? Il tempo di alzarmi in piedi e intravedo una donna attarantolata e rantolante attorniata da almeno 9488 persone. Mi avvicino ad un pacchionello con la ciambella calda in mano, e chiedo: “cosa è successo?”, “non lo so, io sono arrivato ora dall’Addaura , però ho sentito dire che hanno rubato uno zaino…”.  “Sì”, dice un altro… “è stato quello del cocco, chiddu cà facci tagghiata”… Questa affermazione apodittica scatena la bagarre : “Non diciamo stronzate! Quello del cocco lo conosco ri picciutteddu è un ragazzo d’oro…”,  “fù ù nivuru, quello delle collane e braccialette”… “ma la signora è quella che sputa acqua?”… “Sì, sì, lei, stava annegando…”,  “ma quale annegando!,  è una semplice congestione intestinale”.

(Lido di Camaiore, 15 Agosto, ore 16)
Posteggio l’auto sotto le fresche frasche e scendo. Un uomo con camicia bianca e cappellino si avvicina, ù capivu…! , tutto il mondo è paese… gli allungo l’euro d’ordinanza ma il simpaticone mi guarda e ride…  poi mi fa  “I’m sorry Viareggio?”. La faccia a terra.
Arriviamo sul lungomare e vedo nell’ordine: pista ciclabile, rossa, liscia perfetta, infinita. File interminabili di negozi, boutique, restaurant, pub, discoteche, hotel, luna park, giardini, aiuole fiorite, al centro fontane titaniche tipo fiera campionaria del  mediterraneo (ante mortem), e tanti lidi variopinti, tutti con nomi diversi, uno accanto all’altro e tutti con bar, docce calde, idromassaggio, palestra, casuzze scivoli e altalene per i piccini.  “E ora quale scegliamo?”, dico io. Risponde mia moglie ‘occhio fino’:  “Quello con la piscina”. “Giusto!, anche perché qui il mare è da vomitare”. Entriamo e ci accoglie un distinto signore in camicia a fiori:  “Benvenuti, vi serve lo spogliatoio? Abbiamo diverse combinazioni: gazebo grande con armadietti cassapanche  lettini e lettoni, tendone piccolo con sdraio e sedie, senza tavolino con tendina senza tendone”.  Amore scegli tu che io vado in piscina. Mentre gonfio i braccialetti della bambina  vedo che l’addetto al salvataggio, t-shirt rossa sgargiante,  si tocca la testa con la mano e s’avventa verso una specie di orso calvo dalle sembianze umane, una variante senza capelli di Lucio Dalla.  “La cuffia per favore”.  Altro che piscina comunale di viale Del Fante (ante mortem), la cuffia anche per i tignusi…  Finalmente mi rilasso un po’ sorseggiando un cocktail. Si avvicinano due uomini in divisa ‘bianco accecante’ della capitaneria: “E’ sua figlia?”, “Sì”,  “La vendita abusiva di giocattoli in spiaggia è proibita e poi intralcia il passaggio”, cerco di giustificarmi:  “Ma non è vendita è baratto, in Sicilia in spiaggia lo fanno molti  bambini, improvvisano bancarelle per giocare…”.

(Mondello, 15 Agosto, ore 19)
Il Ferragosto impazza, gavettoni a destra, Super Santos a sinistra, partite di calcetto tennis e pallavolo ad incrocio in mezzo a tavoli sedie e ombrelloni, bische clandestine, nannò che si sventoliano, lotta greco romana… due scanazzati, gavettoni alla mano, s’ammuttano… “Tutta mi vagnaru!!!  Ora chiamo a mè cucinu…”.  Manco il tempo di dirlo e spunta King Kong con orecchino accompagnato da Mike Tyson con tatuaggio. Lignati fino alle terze generazioni…, testate, lampiate, il meglio del ‘Bud Spencer &Terence Hill style’ condito da spettacolari evoluzioni, lanci wrestling dalle capanne, attacchi carpiati, movimenti uncinati rotatori e ‘cavuci ntè gigghia’ degni della migliore tradizione Karate Kid. Un carabiniere in mountain bike accorre, lancia la bicicletta dalla massicciata cercando di ‘confondere le acque’ e tenta l’approccio con una girata alla pokemon. Aggancio riuscito, è la resa definitiva. Nell’arenile si contano 38 feriti, due capanne in fiamme, quattro cortili danneggiati, e anelletti al forno sparsi ovunque. Il venditore di granite sdrammatizza: “Non è successo niente, le solite ragazzate…”. Intanto il listino prezzi s’impenna e il ghiaccio raggiunge quotazioni record alla borsa di Tokio.

(Lido di Camaiore, 15 Agosto, ore 20)
Spiaggia desertica. Un lento ma inesorabile esodo prosegue senza sosta, van tutti via… siamo ormai soli. Mia moglie ha subdorato qualcosa: “Forse è meglio che andiamo anche noi”, “così presto?” rispondo,  “almeno godiamoci il tramonto”.  Manco a dirlo e si avvicina il distinto signore con camicia infiorata, con voce suadente e movenze da sciddicatu sussurra:  “Siamo spiacenti ma tra poco iniziamo le pulizie e il riordino”.
Talè amore, consoliamoci con un bel cono gelato,  “due coni per favore”,  “da quanto?”, “quanto cosa…?”,  e lei:  “un euro, un euro e cinquanta, due euro, due euro e cinquanta…”,  “due coni giganti” rispondo visibilmente alterato.  “Quante palline?”, “palline…?”.

(Mondello, 15 Agosto, ore 20)
Chi ciavuru. Pane e panelle, arancine, sfincione, pizzette, anelletti, timballi, gateau, spiedini, salsiccia standard, alla pizzaiola, scurmu, purpi, rizzi, pateddi e granci… birra atturrunata, muluni agghiacciato, gelo di muluni, brioches con gelato e panna, si canta si balla e si suona…  Restiamo anche noi. Vado a comprare i panini da Scimione.  “Quattro panini…”,  “come li vuole?  Cordon bleu, cotoletta di vitello, salsiccia, pollo, cavallo, tacchino, maiale, con patate e salsa rosa, senza ketchup con maionese alla caprese…”.
Ormai Mondello è una bolgia oscura. Clacson, macchine che sgommano, motorini che zigzagano, madri che chiamano, ragazzi che corrono, donne che ridono sguaiate, chi grida di gioia, chi canta a squarciagola, falò, musica hi-fi per tutti i gusti. Eccoli finalmente, si sentono i primi botti, il cielo s’illumina, tutti in silenzio, immobili, con il naso all’insù a guardare i giochi di fuoco.
Masculiata con apoteosi finale, il potente botto a chiudere. Tutto il golfo rintrona. La catarsi è compiuta.
Mondello. Afa e frescura, profumo di gelsomino e sasizza.
Mondello, meravigliosa fanciulla dai capelli biondo sabbia e dagli occhi azzurro mare è ritornata bambina ancora una volta.

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