Minacce al parroco dello Zen| "Scuola come presidio di legalità" - Live Sicilia

Minacce al parroco dello Zen| “Scuola come presidio di legalità”

Parla il prefetto Giancarlo Trevisone
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In trenta con spranghe, bastoni e coltelli lo hanno atteso all’uscita della chiesa. Siamo nel quartiere Zen di Palermo e preso di mira è don Miguel Pertini, il parroco arrivato allo Zen da un anno, ora accerchiato e minacciato al punto che è stato necessario l’intervento della polizia. L’episodio risale a giovedì scorso ma solo oggi ne è stata data notizia. “A volte è meglio anche tacere una verità – ha detto il parroco all’edizione locale del quotidiano “Repubblica” – per il bene del quartiere. Non sono il parroco del centro di Milano, basta una sola parola sbagliata e…”.

Sull’episodio indaga la polizia e la Procura di Palermo ha aperto un’inchiesta, mentre il prefetto di Palermo ieri ha tenuto una riunione per verificare lo stato degli interventi nella scuola “Giovanni Falcone” – bersaglio di innumerevoli danneggiamenti – e dell’intero quartiere Zen. “Faremo della scuola Falcone un presidio della legalità, perchè la scuola costituisce un momento fondamentale e irrinunciabile di progresso e sviluppo civile – ha detto il prefetto Giancarlo Trevisone – questa è la sfida che perseguiamo insieme e alla quale non abbiamo intenzione di rinunciare”.

Trevisone ha sottolineato la disponibilità del dirigente generale alla pubblica istruzione della Regione siciliana, Patrizia Monterosso, a sostenere gli interventi urgenticon 60 mila euro messi a disposizione dal Dipartimento regionale. Altre risorse saranno disponibili da parte del Comune sulla base di un progetto che prevede il rifacimento della recinzione dell’istituto, un idoneo sistema di sorveglianza e il ripristino della casa del custode.

L’allarme lanciato ieri da Marco Minniti, responsabile sicurezza del Pd, è stato colto dal ministro dell’Interno, Roberto Maroni, che ha assicurato “massimo impegno” per la scuola Giovanni Falcone e per il quartiere Zen.


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