Zenga: "Ballardini favorito dal fatto|che conosce la mia squadra" - Live Sicilia

Zenga: “Ballardini favorito dal fatto|che conosce la mia squadra”

La vigilia di Lazio-Palermo
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A ventiquattro ore dalla sfida dell’Olimpico contro la Lazio, Walter Zenga parla a tutto campo del momento che la sua squadra sta attraversando dopo il pareggio rimediato in casa contro la Roma mercoledì sera. Il tecnico milanese chiude subito l’argomento Rubinho sottolineando come “non si debba mai analizzare una singola problematica o l’errore del calciatore, quanto il comportamento dell’intera squadra. Piuttosto – continua Zenga – bisogna capire quale sia la ragione che ha fatto scaturire l’errore”.
Sul clima che si respira negli spogliatoi, poi, il mister rassicura i tifosi sottolineando che “la squadra sta attraversando un ottimo momento, c’è grande armonia ed il gruppo è forte. La sola cosa che dispiace – dice – è che gli sforzi non sono stati ripagati da un bagaglio adeguato di punti”. Per quanto riguarda il capitolo avversari, Walter Zenga commenta l’uscita europea della Lazio dicendo che “contro il Salisburgo aveva la vittoria in tasca, ma con due gol gli austriaci hanno ribaltato il risultato. Un segno che dimostra come il calcio sia strano, dato che una formazione che gioca ottimi incontri può anche tornare a casa a mani vuote”.
Certo una eventuale vittoria in trasferta, ottenuta contro l’ex Ballardini potrebbe rappresentare lo slancio ideale per il campionato rosanero ma Zenga ancora a bocca asciutta lontano dal Barbera: “A Parma non abbiamo giocato un brutto incontro. Probabilmente il secondo tempo della gara in Emilia è molto simile a quello giocato contro la Roma. Un episodio, un gol, può riaccendere la gara. Con una rete a Parma l’esito sarebbe stato decisamente diverso”. Domani, di fronte al Palermo, ci sarà il vecchio amico-nemico Ballardini che conosce bene il gruppo rosa: “Sicuramente questo è un aspetto potrebbe aiutare il tecnico della Lazio a preparare la partita – dice Zenga – ma una volta in campo ognuno pensa a far giocare bene la propria squadra”.
Infine il tecnico spende qualche parola sulle ultime convincenti uscite di Miccoli: “Fabrizio è un giocatore da nazionale – afferma -. Io sono convinto che se un calciatore lavora con grande dedizione, si impegna e finisce per giocare grandi partite, il ct della nazionale non può non prenderti in considerazione. A me non piace quando Miccoli ritiene che ci sono pochissime pseranze di andare in nazionale. Io continuo a dire ai ragazzi di lavorare ed impegnarsi – conclude – e questo paga sempre. Se poi la convocazione per il mondiale non dovrebbe arrivare, rimarrà comunque lo splendido lavoro di tutta una stagione”.

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