Influenza A, all'Ospedale Cervello: | "Più allarmismo che un vero allarme" - Live Sicilia

Influenza A, all’Ospedale Cervello: | “Più allarmismo che un vero allarme”

Viaggio nei nosocomi palermitani
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Continua il nostro viaggio negli ospedali palermitani per raccontare e descrivere preparativi e paure, soluzioni e consigli in vista della diffusione dell’influenza A H1N1.

L´ospedale Cervello insieme al Policlinico rappresenta i punti cardine del Piano Sanitario Regionale per l´influenza H1/ N1.
La dottoressa Gabriella Filippazzo, del reparto malattie infettive, spiega: “Da settembre sono circa trenta i casi di ricovero dovuto all´influenza H1. Si tratta di pazienti tenuti sotto osservazione per qualche ora e poi rinviati a casa, in situazioni di quarantena per sette giorni. La diffusione del virus è contenuta. Finora i casi soggetti ad analisi e rinviati a casa sono nove su dieci. Nel nucleo familiare dei pazienti infettati, in questo momento si registra non più di un caso di contagio. Con le dovute precauzioni è possibile stare a contatto con i soggetti infetti.
I primi casi registrati all´interno del reparto risalgono a Marzo, per lo più riguardano “sposini” tornati da viaggi di nozze o studenti di gruppi d´istruzione. I soggetti sono stati tranquillamente sciolti dalla prognosi dopo qualche ora”.

L’ultimo caso

Da circa una settimana in reparto è presente un paziente con l´influenza H1. L´uomo, con problemi asmatici, dopo aver accusato delle insufficienze respiratorie, dal reparto di malattie infettive dell´Ospedale Civico, è stato trasferito a quello del Cervello. Al momento le sue condizioni sono migliorate.

Allarme e allarmismo

I casi di pazienti morti o contagiati dall´influenza H1 fanno crescere l´allarmismo che al momento appare ingiustificato. “Si può parlare di allarmismo, ma non di allarme – conferma la dottoressa Filippazzo – è giusto analizzare ogni singolo caso secondo le problematiche del paziente. Durante un´influenza stagionale sono presenti in reparto circa 4-5 casi, per l´influenza A oggi uno. Questo dimostra come la diffusione sia ancora ridimensionata. Il picco è previsto per dicembre e l´attuale composizione del virus non dimostra particolari motivi di trasformazione, il che permetterà di poter gestire la pandemia senza preoccupazioni”.
All´Ospedale Cervello sono cresciute di molto di richieste del vaccino per soggetti over 50 che non presentano particolari malattie croniche. Questi, allarmati dalla morte del napoletano 51enne e informati di non esser inseriti nel ciclo di vaccinazioni, sono preoccupati. Il caso di Napoli, infatti, nonostante sia stato dimostrato che le cause della morte non sono imputabili del tutto alla nuova infulenza, ha comunque provocato un forte l´allarme. La produzione di vaccini non può coprire anche i soggetti che non presentano particolari condizioni.
L´ospedale Cervello, come gli altri, intanto, sta stilando il piano aziendale per la pandemia, che in realtà, appare molto simile a quello di ogni influenza stagionale, saranno aumentate le presenze dei medici reperibili. In linea di massima saranno mantenute le stesse precauzioni di ogni anno.


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