Bertolaso: proroga per lo sgombero - Live Sicilia

Bertolaso: proroga per lo sgombero

L'ospedale San Giovanni di Dio di Agrigento
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Guido Bertolaso, custode giudiziario dell’ospedale San Giovanni Di Dio di Agrigento (sequestrato il 28 luglio scorso per “gravi carenze strutturali”), ha chiesto una proroga di due mesi per lo sgombero della struttura, previsto per il prossimo 24 ottobre. La richiesta è stata depositata alla procura della Repubblica e i magistrati si sono riservati di decidere in attesa della relazione dei loro periti di parte.

La richiesta serverebbe alla verifica dei carichi permanenti e di servizio dei corpi del complesso ospedaliero, alla luce dell’esito non positivo della verifica sismica effettuata sul corpo A, che richiede la programmazione di un intervento di rafforzamento che potrebbe essere seguito senza necessariamente interrompere l’esercizio medico nei corpi interessati.

Nella richiesta il custode giudiziario – come riporta l’agenzia Ansa –  segnala la necessità di sanare lo stato di ‘ammaloramento’ degli strati esterni del calcestruzzo delle fondazioni dei corpi C e D del nosocomio, a causa dell’ambiente aggressivo determinato da alcune perdite dell’impianto fognario e dalla scarsa ventilazione. Sarebbe pertanto da prevedere al più presto un intervento di risanamento del calcestruzzo e delle armature ossidate e la risoluzione del problema, attraverso la riparazione dell’impianto e la creazione delle condizioni di un migliore ricambio d’aria. Anche questi interventi potrebbero essere effettuati senza alcun impatto sul normale esercizio a cura dell’amministrazione ospedaliera.

Bertolaso osserva come anche sul corpo 7 si è accertato uno stato di ‘ammaloramento’ del calcestruzzo di alcuni pilastri al piano terra, nella stanza occupata dagli impianti tecnologici, anche qui a causa dell’ambiente aggressivo per temperatura, umidità e probabile presenza di sostanze chimiche nell’aria. Nella parte bassa dei pilastri si sono riscontrati valori molto bassi della resistenza delle carote e distruttive delle velocità ultrasoniche. Si ritiene pertanto necessario anche in questo caso adottare provvedimenti urgenti, con opere provvisionali (puntellamenti) atte a scongiurare possibili dissesti. Per quanto riguarda i corpi del blocco a L, Bertolaso sottolinea la necessità di un tempo congruo per il completamento delle analisi della sicurezza statica e sismica, individuato nei mesi due di proroga richiesti. L’inchiesta sull’ospedale San Giovanni Di Dio è coordinata dal procuratore capo della Repubblica di Agrigento, Renato Di Natale, dall’aggiunto Ignazio Fonzo e del sostituto Antonella Pandolfi. Le indagini sono state delegate alla guardia di finanza.


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