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L’onda è di nuovo in piazza|ma il ministro resta a casa

Istruzione
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I ragazzi dell’Onda l’attendevano al varco a Palermo, ma lei, il ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca Mariastella Gelmini non si è fatta vedere. Era attesa a un convegno alla sede del rettorato dell’Ateneo palermitano, ma all’ultimo momento ha rinunciato al suo intervento.

Gli studenti dei collettivi intanto sfilavano per le vie della città. Circa un migliaio di giovani, secondo le stime degli organizzatori della manifestazione, sono partiti nel pomeriggio da piazza Verdi diretti a Piazza S. Anna: piazza Marina e Palazzo Steri, dove si svolgeva l’incontro sulla cooperazione nell’area del Mediterraneo, erano infatti interdetti al corteo e presidiati dalle forze dell’ordine.

L’obiettivo dell’Onda era far sentire il dissenso nei confronti della riforma dell’università varata dal ministro Gelmini: «Questo Governo –  ha detto Giorgio Martinico, studente a Lettere e filosofia e in prima linea nel movimento di protesta – ha deciso di sferrare un colpo letale all’università pubblica, dando la possibilità agli atenei di trasformarsi in fondazioni e ai privati di entrare in maniera rilevante nei consigli di amministrazione.

Inoltre, la riforma della governance ridurrà drasticamente la rappresentanza degli studenti negli organi superiori».

Alla notizia della rinuncia della Gelmini a partecipare al convegno allo Steri gli studenti hanno cantato vittoria:«Per noi è comunque un buon risultato aver costretto il ministro a stare lontano da Palermo», ha concluso Martinico.
Il corteo, dopo essere passato davanti Palazzo delle Aquile dedicando rumorose e poco calorose attenzioni al sindaco Cammarata, non appena arrivato in piazza S. Anna, si sarebbe dovuto sciogliere.

Un consistente numero di partecipanti si è però diretto attraverso via Alloro verso piazza Marina intenzionato a sfidare il blocco delle forze dell’ordine per arrivare fin sotto il rettorato. I ragazzi sono stati però fermati dallo schieramento di carabinieri che ha impedito loro l’accesso alla piazza.

Nelle stesse ore da viale delle Scienze partivano gli autobus dellUdu, il sindacato degli studenti, diretti a Roma, dove domani è prevista l’ennesima manifestazione di protesta contro la riforma dell’università.

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