Teatro, domani al Montevergini|è di scena W Niatri - Live Sicilia

Teatro, domani al Montevergini|è di scena W Niatri

W Niatri è innanzi tutto un luogo, una frontiera, una storia. La storia di tre giovani, che scorre tra sogni, fantasie, litigi, danze, ma sempre con l’idea ingannevole e romantica della condivisione continua di una ideale  “gabbia”.
Per Andrea (Fabrizio Ferracane), Mimmo (Michele Riondino) e Uccio (Daniele Pilli) non c’è intrusione che possa scalfire questo patto non scritto di vita comune. Tutti per uno, uno per tutti. Almeno fino al momento in cui un evento, l’irruzione di una meravigliosa avventura, confusa, grande, estranea, “altra”, diventa nutrimento per una sete di vita, faticosamente espressa, che ciascuno dei tre custodisce dentro di sé.
Al graduale incontro con una propria, nuova maschera, ciascuno si sentirà improvvisamente più adulto degli altri. «Quella sera, a letto, mentre mangiava pane raffermo, rannicchiato per il freddo, pensava che la solitudine di ognuno è definitiva». Le parole prese in prestito da Adolfo Bioy Casares, segnano la materia di cui è fatta la loro frontiera. Il confronto con il crollo dei propri piccoli, immensi sogni, forse troppo più grandi di loro, fa nascere silenziosamente un rovinoso senso del segreto.
Ma se “il cinema” arriva in paese, come strappare in volata il palloncino sospeso che li salverà da una giovinezza disperata? Chi ci riuscirà? Tocca correre: uno per tutti, tutti per uno? Oppure se ne salverà soltanto uno? In quella “singolare” moltitudine, in quella invincibile “triade divina”, si affaccia delicato il germoglio della prima solitudine. Uccio, Mimmo e Andrea, stanno come sospesi tra la noia di una giornata che si ripete, e l’euforia per la novità che viene a interrompere la monotonia, più labile di quello che si possa pensare. Quella novità può essere l’occasione di uno svelamento, di una liberazione da un vincolo, o solo di fuga illusoria dalla propria condizione.
Il progetto, realizzato per il Napoli Teatro Festival Italia, si è concretizzato in collaborazione con il Palermo Teatro Festival sfruttando il progetto di residenza del Nuovo Montevergini.


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