Miccichè a Berlusconi: | "O parli o al voto" - Live Sicilia

Miccichè a Berlusconi: | “O parli o al voto”

Pensi che stia attaccato al telefono, immerso in riunioni con Lumia e Lombardo, a tessere la tela di quella che potrebbe essere la nuova maggioranza. E invece lo trovi tranquillo e rilassato a farsi coccolare a Villa Paradiso, centro benessere a Gardone Riviera, 4 stelle lusso adatte a smaltire peso e stress. Gianfranco Miccichè ha davanti le bozze di un libro, notizia inedita anche questa, che sta per dare alle stampe. S’intitola Quei 24 timbri che ci allontanano dalla democrazia, “ed è un duro atto d’accusa contro tutte le burocrazie”.

Ma onorevole Miccichè, lei si fa i massaggi e a Lombardo lo lascia solo?

“Preferisco i massaggi, e poi lui se la cava benissimo”.

Vero, ma lei è il principale sponsor del Governatore, è salito pure lei sulla bicicletta. Ora deve pedalare.

“Mi piace pedalare, ma sulla bicicletta almeno il sellino ce lo potevano mettere…”

Da dove nasce il suo buonumore?

“Non è buonumore, è che non capisco tutto questo stupirsi. La bocciatura di ieri era facilmente prevedibile, contribuisce a fare ulteriore chiarezza”.

In che senso?

“Vogliamo ricapitolare i fatti? Bene, per il dopo-Cuffaro chiedo a Berlusconi di poter andare a fare il Presidente della Regione. In alternativa propongo Stefania Prestigiacomo. Si preferisce  puntare su Lombardo, io e il mio gruppo appoggiamo fedelmente questa candidatura e due mesi dopol’elezione di Raffaele, ripeto due mesi dopo, quelli che lo hanno voluto al mio posto iniziano una campagna di delegittimazione e di attacco senza precedenti. La stessa nomina di Castiglione a coordinatore regionale del partito nasce per rompere le scatole a Lombardo. I fatti sono questi, come la schizofrenia di chi adesso inventa altre scuse per mandare a casa il governo”.

Solo schizofrenia? Mi sembra un’analisi riduttiva

“E’ vero, c’è dell’altro. C’è che vogliono farmi fuori politicamente. Pensavano di isolarmi e invece alle Europee, con un solo candidato, ho preso il 7 per cento dei voti. Pensavano che Lombardo si piegasse ai loro interessi e invece ha scelto me come “socio” di riferimento, perchè sono uno che non lo condiziona. A differenza degli altri”.

Sì, ma in politica contano i numeri. E voi  per governare non li avete

“La maggioranza non ce l’abbiamo. Siamo in difficoltà per i fondi strutturali perchè tra la caduta del governo Cuffaro e i primi passi di quello Lombardo abbiamo perso oltre un anno, le categorie produttive chiedono risposte che in queste condizioni non riusciamo a dare. Non possiamo andare avanti così”.

Quindi?

“Egoisticamente, se dovesse cadere Lombardo, il primo a guadagnarne sarei io. Questa volta manco passerei da Arcore. Tra un mese vedete i manifesti in tutta la Sicilia”.

Ah, ecco svelato l’arcano…

“E invece dico che il voto sarebbe una disgrazia. Per la Sicilia, per il partito, per quanti aspettano risposte. E non capisco veramente come si faccia a trascurare questo aspetto: passare sopra i bisogni della Regione per garantirsi un privilegio personale. E’ incomprensibile. Tanto più che non si capisce cosa vogliono: hanno due assessori in giunta, potrebbero condividere un progetto di sviluppo, cambiare veramente volto alla Sicilia, e invece da mesi fanno la guerra”.

L’unica strada è tornare alle urne?

“E’ un’ipotesi. Così ci contiamo e ci facciamo quattro belle risate. Oppure ce ne usciamo con una maggioranza diversa. Vedremo questa settimana che risposte ci fornirà. O ancora spero sempre che Berlusconi faccia sentire la sua voce. Serve una sua presa di posizione chiara, non si può far finta di nulla”.

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