"Ballarò" visita Ballarò - Live Sicilia

“Ballarò” visita Ballarò

Floris e Ruffini fra le bancarelle del mercato palermitano
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“Siamo tornati, dopo sette anni, nel quartiere che ha dato il nome alla nostra trasmissione”. Con queste parole, Giovanni Floris, conduttore del talk show del martedì sera, ha salutato lo storico mercato palermitano che ha ispirato la trasmissione di Raitre, il canale diretto da Paolo Ruffini che ha partecipato alla passeggiata fra le bancarelle del mercato.

I commercianti – pur continuando la vita di sempre – sono attirati dalla presenza del conduttore. Qualcuno si avvicina e gli suggerisce di fare una puntata imperniata proprio sul mercato. “‘Ballarò’ che parla di Ballarò” dice sorridendo Giovanni Floris che spiega: “Abbiamo preso il nome da un mercato popolare in una zona splendida di una città bellissima. Abbiamo fin dall’inizio pensato che la nostra trasmissione dovesse essere un luogo di confronto: con la bellezza della cultura italiana, dell’arte italiana, ma anche con la realtà e la durezza dei problemi. Un programma – continua Floris – che fosse caratterizzato da assoluta libertà, come un mercato dove c’è la libertà di domanda, di offerta e poi c’è molta concretezza”.

Un paragone fra il programma e il mercato basato sulla linea editoriale: “La politica del nostro ‘Ballarò’ – dice Floris – è mirata alla soluzione dei problemi reali e come in un mercato mettiamo un problema sul tappeto e poi siamo disposti da ascoltare tutti, non aspettandoci che la soluzione arrivi da una parte o dall’altra. La soluzione può arrivare da chiunque, di certo noi non molliamo finché il problema non è risolto”.

La passeggiata continua, Floris e Ruffini girano per il mercato avvicinandosi ai banchi dei venditori: “Scusate l’invasione, buon lavoro” dice timidamente Floris e la gente li accoglie con strette di mano e allegria. Qualcuno dice pure al conduttore: “Lei parla come uno del posto”. E poi il problema della libertà di informazione, tema di un convegno al quale parteciperanno gli stessi Floris e Ruffini nel pomeriggio. “Libertà e responsabilità vanno a braccetto. Noi abbiamo la responsabilità di informare e non ci fermeremo mai”, commenta Floris, d’accordo con il direttore Ruffini. “Raitre non ha perso mai la sua identità e questo non ha inciso con il suo essere competitiva. Nella rete si svolge una televisione di qualità” dice. Alla domanda sul suo futuro come direttore di Raitre, Ruffini però non risponde, limitandosi a sorridere. L’incontro è quasi al termine. Si parla della prossima puntata di “Ballarò”: “Affronteremo il tema della Giustizia”. Chissà se sarà un problema ‘risolvibile’.


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