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E a casa Lombardo| il sole tramontò

"L'Espresso" accusa, Lombardo smentisce
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L’Irfis, istituto di mediocredito siciliano, controllato da Unicredit group che conta come socio minoritario la Regione siciliana, ha approvato un finanziamento a favore di un’azienda agricola intestata a Saveria Grosso, la moglie del presidente della Regione, Raffaele Lombardo. Si tratta del progetto di finanziamento di un impianto fotovoltaico da 5 milioni e 600 mila euro. Una pratica che la banca ha liquidato in due mesi ma alla quale la moglie di Lombardo ha rinunciato – fanno sapere dalla Presidenza della Regione – nel febbraio del 2009 con atto scritto indirizzato all’assessorato all’Industria. Per cui il progetto è decaduto.

La notizia – rettificata da Lombardo – è stata diffusa dal settimanale “L’espresso” in un articolo firmato da Marco Guzzetti. Secondo il periodico la somma totale del progetto sarebbe stata coperta per buona parte dall’Irfis, ente sottoposto al controllo e alla vigilanza del governo Lombardo per le quote detenute dalla Regione. La pratica della signora Grosso in Lombardo è stata presentata nel febbraio del 2008 e ha avuto il via libera in soli due mesi. Nel documento, secondo quanto riporta “L’Espresso” si legge a proposito della Grosso: “Titolare dell’omonima azienda agricola che opera dal 1999 nell’ambito delle colture agrumicole, esercita, inoltre, attività consulenziali nell’ambito dell’intermediazione finanziaria. Essa è coniugata con l’onorevole Raffaele Lombardo, presidente della Regione Sicilia”.

Il progetto. Nello specifico il piano avrebbe previsto la realizzazione in una tenuta di Ramacca (Ct) di un impianto integrato per la produzione di energia pari a 992 kwh su un terreno da 20 mila metri quadri. L’Irfis sarebbe stato l’istituto capofila di un gruppo di banche che con 3 milioni di euro avrebbero coperto la metà della spesa complessiva. L’impianto sarebbe stato realizzato da Spes Engineering (affiliata alla Enel.si) e gestito da una “spv”, società veicolo prevista dalla legge sul “conto energia”. Gli incentivi per l’azienda della Grosso sarebbero stati di 0,431 euro per ogni kilowatt prodotto. Rispetto alla produzione prevista (1 milione e mezzo di kwh all’anno), l’azienda avrebbe totalizzato un ricavo di circa 730 mila euro l’anno.

“L’Espresso” rivela inoltre che nel piano finanziario le “attività consulenziali” sarebbero riferibili all’operato di pr che la signora Grosso ha svolto per Banca Nuova, generando un imponibile di circa 200 mila euro annui. Ciò nonostante l’istituto bancario svolga il servizio di tesoreria per l’Assemblea regionale siciliana gestendo, inoltre, alcuni fondi di rotazione per l’amministrazione regionale per oltre 50 milioni l’anno. Un incarico a cui, però, conclude il periodico, la signora Grosso avrebbe rinunciato di recente.


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