Il diciassettenne ucciso a Bronte|Non era lui il bersaglio dei killer - Live Sicilia

Il diciassettenne ucciso a Bronte|Non era lui il bersaglio dei killer

Fermati due sospetti
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Un omicidio maturato in ambienti criminali della zona, frutto della contrapposizione tra bande rivali: sarebbe questo lo scenario che avrebbe provocato la morte a Bronte, nel Catanese, di un ragazzo di 17 anni, Salvatore Costanzo, ucciso in un agguato. Sulla vicenda ha aperto un’inchiesta la Direzione distrettuale antimafia della Procura della Repubblica di Catania. La giovane vittima era a bordo di un’auto, guidata da un’altra persona, quando contro la vettura sono stati esplosi almeno quattro colpi di pistola; trasportato all’ospedale di e’ morto subito dopo il ricovero. I carabinieri della compagnia di Randazzo, che indagano sull’omicidio, hanno fermato due persone sospettate di essere gli autori del delitto. Gli investigatori hanno ritenuto probabile che l’obiettivo dell’agguato non fosse Costanzo ma l’altra persona che era con lui in auto. Secondo gli investigatori la ”colpa” di Costanzo sarebbe stata quindi soltanto quella di essere nel luogo sbagliato al momento sbagliato. Le due persone sospettate dai carabinieri di essere gli autori dell’omicidio sono state fermate dal sostituto procuratore della Dda di Catania, Luigi Lombardo, per concorso in omicidio volontario: si tratta di Mario Bonaccorso, 31 anni, e Alessandro Reale, 32. In precedenza un fratello di quest’ultimo, Claudio, 34 anni, era rimasto ferito in due agguati di mafia avvenuti il 30 gennaio e il 1 dicembre scorsi. E l’agguato, ritengono gli investigatori, potrebbe essere una risposta alle due precedenti sparatorie. Secondo la Procura di Catania, l’obiettivo dell’agguato sarebbe stato Antonino Russo, che sarebbe legato al gruppo di ”Turi” Catania, rivale dei Reale. A sparare contro la vettura, centrando alla testa e al torace Costanzo, sarebbe stato proprio Alessandro Reale, con una rivoltella che avrebbe perso durante la fuga ma che non e’ stata trovata, da un’auto guidata da Bonaccorso. Secondo quanto si e’ appreso i due avrebbero fatto parziali ammissioni di colpa, ma resterebbero dei contrasti sul movente..


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