"I beni confiscati all'asta| li ricomprano i mafiosi" - Live Sicilia

“I beni confiscati all’asta| li ricomprano i mafiosi”

L'ex procuratore di Palermo, Giancarlo Caselli
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“Se i beni confiscati alla mafia venissero messi all’asta, sarebbero i mafiosi stessi a ricompraseli: non ci possono essere dubbi”. Il procuratore di Torino, ed ex capo della procura di Palermo, Giancarlo Caselli ne ha parlato oggi a Bari, in occasione del seminario ‘Giustizia e politiche antimafia. Bilancio prospettive della lotta alle mafie’ organizzato da Link-Udu Bari in collaborazione con Libera. Ha partecipato anche il presidente della Regione Puglia, Nichi Vendola. “Le cautele previste nell’emendamento alla Finanziaria – per Caselli – sono dei propositi, ma difficilmente potranno andare al di là delle belle intenzioni”. “Lo dice il governatore della Banca d’Italia – ha spiegato – oggi gli operatori economici in qualche modo collegati alla criminalità godono di una disponibilità economica che non ha confronti: sono ricchissimi. Hanno quindi un vantaggio enorme quando partecipano alle aste pubbliche”. Inoltre, ha sottolineato, “i mafiosi hanno infinite possibilità di avvalersi di un esercito di prestanome. E se poi qualcuno non mafioso avesse il coraggio di presentarsi a un’asta in cui si vendono beni confiscati, e che i mafiosi vogliono riprendersi, questo qualcuno sarà invitato, tra virgolette, a farsi da parte”. “In una stagione economicamente difficile – ha rilevato – è anche comprensibile l’esigenza di fare cassa. Ma fare cassa in questo modo significa appannare il fiore all’occhiello dell’antimafia e che è un modo straordinariamente significativo ed efficace di coinvolgere l’opinione pubblica nell’antimafia. Perché è la dimostrazione che l’antimafia paga in termini di riscatto, di dignità da parte di moltissimi giovani che cessano di essere sudditi della mafia”. “Un risultato importante – ha precisato – che all’estero ora cercano di imitarci”. “Se i mafiosi riescono a ricomprarsi – ha concluso – anche solo uno dei beni che gli abbiamo portato via, sarebbe la dimostrazione che sono più forti loro”. (Ansa)


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