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LiveSicilia.it / Cronaca / Agricoltura, una boccata d’aria da cinquanta milioni

Agricoltura, una boccata d’aria
da cinquanta milioni

La legge approvata all'Ars
di Ermes Dovico
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La tanto attesa boccata d’ossigeno per l’agricoltura siciliana è arrivata. L’Ars ha infatti approvato all’unanimità la legge sulla disciplina dell’agriturismo, la quale contiene un emendamento governativo che prevede lo stanziamento di 50 milioni di euro a sostegno del settore messo in ginocchio dalla crisi economica. Un quarto di questi fondi, pari a 12.5 milioni, andranno a finanziare il comparto agrumicolo, con la conseguenza che nelle prossime settimane verranno ritirati 5 mila vagoni di arance da impiegare nella produzione di succhi, un fatto che consentirà allo stesso tempo di rilanciare il mercato e di aiutare popolazioni in difficoltà come quella di Haiti. A inizio seduta sembrava che la misura a favore del settore agricolo potesse essere oggetto di una revisione, visti i dubbi sollevati dagli uffici di presidenza, secondo cui l’emendamento sarebbe a rischio impugnativa da parte del commissario dello Stato. L’intervento di Titti Bufardeci ha però aiutato a sbloccare lo stallo e a votare la norma, perché l’assessore ha garantito che l’emendamento ha ottenuto l’avallo tecnico del ragioniere generale Enzo Emanuele e di Rosaria Barresi, dirigente generale degli interventi strutturali in agricoltura.

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Tags: agricoltura · ars · legge

Pubblicato il 11 Febbraio 2010, 19:44
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Commenti
  1. Giuseppe 11 anni fa

    Bel modo di risolvere la crisi del comparto agrumicolo. Si utilizza danaro pubblico per ritirare la produzione invenduta di arance (circa 5 mila vagoni) fare succhi e inviarli ad Haiti.
    Come sempre prevale la logica assistenzialistica a quella di sviluppo.
    Perché, invece di ritirare dal commercio le arance siciliane, le migliori per qualità, non si ritirano tutte quelle provenienti da paesi terzi (Spagna, Turchia, Egitto, Marocco e persino Argentina, Uruguay e Sud Africa)?
    Le nostre sono certificate DOC e IPG, quelle che vengono dall’estero cosa hanno?
    Titti avrebbe fatto meglio ad eliminare la concorrenza sleale che viene da questi paesi, ritirando le arance importate e favorendo la vendita delle nsotre.
    Come fanno le arance che vengono dal Sud Africa a costare meno di quelle siciliane? Si coltivano da sole? Viaggiano gratis per 15 KM? Contengono pesticidi da noi vietati e non più utilizzati?
    Le domande che dovrebe porsi un amministratore serio dovrebbero essere queste; ma si sa, elargendo contributi a pioggia è più facile avere un ritorno di voti. Se ti adoperi per sviluppare veramente una regione, un po’ meno. Ammesso che loro (i politici) sappiano cosa sia lo sviluppo dell’isola!

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