Lipari, la montagna va giù - Live Sicilia

Lipari, la montagna va giù

Frana a Lipari. Un tratto di oltre 500 metri è franato dalla montagna nella frazione di Quattropani, nell'isola di Lipari (Me). Dieci abitazioni sono rimaste isolate completamente. Per raggiungere le dieci famiglie bloccate sono a lavoro i vigili del fuoco, gli operai della Provincia e la protezione civile comunale.
Maltempo e smottamenti a Messina
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Frana a Lipari. Un tratto di oltre 500 metri è franato dalla montagna nella frazione di Quattropani, nell’isola di Lipari (Me). Dieci abitazioni sono rimaste isolate completamente. Per raggiungere le dieci famiglie bloccate sono a lavoro i vigili del fuoco, gli operai della Provincia e la protezione civile comunale.

Stato di calamità. “Entro stasera al massimo domani la giunta regionale siciliana si riunirà per proclamare lo stato di calamità sui Nebrodi”. Lo ha annunciato il presidente Raffaele Lombardo dopo che ha partecipato a San Fratello a un vertice tecnico della Protezione civile. ”Al momento – ha aggiunto il governatore – abbiamo un’idea ben precisa anche se il quadro è in evoluzione, della situazione di San Fratello, ma dobbiamo mettere insieme tutti i dati degli altri comuni dei Nebrodi in maniera tale da chiedere che il consiglio dei ministri emani un’ordinanza di protezione civile che ci consenta di intervenire più agilmente”.

”E’ un grave disastro”. Questo il commento dell’assessore regionale all’Istruzione e alla formazione professionale, Mario Centorrino, che stamani si è recato a San Fratello per un sopralluogo nella zona colpita dalla frana che ieri ha provocato lo sgombero di gran parte delle abitazioni del paese. ”Abbiamo preso atto – ha detto – che vi sono due segmenti di una grande frana: uno si muove lentamente, l’altro va progressivamente accelerando. Si tratta di una frana che risale a circa 200 anni fa e che divide il paese”. Nella zona sono già presenti, per valutare la situazione e intervenire tempestivamente, un’unita’ operativa della protezione civile regionale, vigili urbani e tecnici della Regione. ”Spero – ha proseguito l’assessore – che l’intera collettività si faccia carico di questa emergenza, perché stiamo assistendo a scene veramente tristi, di una popolazione costretta a sfollare, cercando compostamente e disperatamente di mettere a riparo tutte le proprie cose”.

Lombardo sul posto. La giunta regionale di governo si occuperà subito dell’emergenza frana.  La Regione, inoltre, chiederà un’ordinanza di protezione civile nazionale in favore della popolazione interessata. Oggi, il presidente della Regione, Raffaele Lombardo, l’assessore regionale dell’Istruzione e Formazione, Mario Centorrino, e i 40 sindaci dei Comuni dei Nebrodi effettueranno un sopralluogo nelle zone della frana e alle 16.30 si riuniranno nella sede del Parco, a Sant’Agata di Militello, per fare il punto della situazione.

Nuovi e vecchi sgomberi. Si allarga a macchia d’olio la mappa del dissesto idrogeologico che, in seguito alle piogge degli ultimi giorni, sta causando disagi e danni nel Messinese: dopo la frana di ieri a San Fratello, dove è scattata l’ordinanza di sgombero per 1.500 persone, provvedimenti analoghi sono stati presi in nottata per altre venti famiglie che abitano a Tusa, in alcune case di edilizia popolare di via Carmelo Battaglia. La zona è infatti interessata da un vasto smottamento del terreno che ha messo a repentaglio la stabilità degli edifici. Altre 20 ordinanze di sgombero, per lo stesso motivo, ieri erano state notificate anche a Sant’Angelo di Brolo. Il dipartimento regionale della Protezione Civile ha intanto attivato un’unità di crisi per monitorare costantemente la situazione. Nella zona dei Nebrodi sono numerose le strade interessate da frane e smottamenti: alcuni paesi, come Longi, sono isolati e raggiungibili solo percorrendo vecchie mulattiere.

La frana avanza. Continua ad avanzare il vasto movimento franoso che dalla periferia del paese, le contrade Stazzione e Riana, minaccia di sommergere e spazzare via il  comune di San Fratello, sui Monti Nebrodi, in provincia di Messina. La situazione viene costantemente monitorata dall’Unità di crisi della Protezione Civile regionale e provinciale e stamattina arriveranno i geologi dell’Ingv che diranno se sarà necessario abbandonare completamente il paese.


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