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Consiglio comunale, fumata nera

Palermo. Ancora rinvio a Sala delle Lapidi
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Davide Faraone

Davide Faraone

Almeno fino al primo di aprile a Sala delle Lapidi non si terrà alcun consiglio comunale. Stamattina si è tenuta una conferenza dei capigruppo per stabilire il calendario delle sedute future, e la fumata ancora una volta è stata nera. Già una settimana fa infatti i lavori d’aula erano stati bloccati, e la convocazione prevista per lunedì e martedì scorsi era saltata, a causa del clima di tensione in piazza Pretoria per le proteste (che ancora tengono banco in lungo e in largo per le strade della città) degli ex pip e dei cenciaioli. A questo giro il motivo dello slittamento è di diversa natura, e lo spiega il presidente del consiglio comunale Alberto Campagna: “C’è l’indisponibilità dell’assessore al Bilancio Sebastiano Bavetta, e senza di lui non è possibile mettere mano al bilancio di previsione per il 2010, che è poi l’argomento prioritario da affrontare. Se ne riparla tra dieci giorni”.

E proprio sulla citata indisponibilità dell’assessore sorge una piccola querelle dato che Bavetta ci ha confermato di trovarsi al momento a Palermo, mentre alcune voci lo davano fuori città.

Sta di fatto che comunque l’attività del consiglio subisce una nuova battuta d’arresto. Rimangono difatti sul tavolo in attesa di essere presi in esame alcuni importanti nodi che da tempo devono essere sciolti. Si va dalla stabilizzazione dei precari ex pip, attraverso la trasformazione della Spo in società per azioni, alla delibera che formalizzi la ricapitalizzazione dell’Amia, mentre i commissari liquidatori dell’azienda ex-municipalizzata devono ancora decidere se dichiararne o no il fallimento. Per non parlare dell’approvazione del nuovo regolamento della Tarsu. “L’amministrazione è assente, la città sta scoppiando e loro non se ne curano – a parlare è Davide Faraone, capogruppo del Pd a Sala delle Lapidi – Il fatto è che hanno paura di proporre le loro soluzioni”. E dal canto suo, anche Fabrizio Ferrandelli, capogruppo comunale dell’Italia dei Valori, si esprime in toni critici: “Abbiamo pressato affinché si tenesse al più presto il consiglio comunale, ma non c’è stato niente da fare. Non si può lasciare ancora la città in attesa di importanti risposte. A Palermo è diventato complicato riunire il consiglio comunale. Anche questa settimana, la seconda consecutiva, non sono previste sedute per l’assenza dell’assessore Sebastiano Bavetta che ha comunicato di essere in vacanza fino al primo aprile. La città è in ginocchio – dice Ferrandelli – Cenciaioli, disoccupati ed ex pip protestano da giorni chiedendo lavoro; le strade sono di nuovo piene di immondizia, le società comunali sono in crisi e l’assessore al bilancio Bavetta che cosa fa? Va in vacanza, impedendo al consiglio comunale di affrontare la crisi delle aziende partecipate e le quesioni relative al bilancio”.

Alessandro Teri


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