L'Albero Falcone| ri-coperto di speranza - Live Sicilia

L’Albero Falcone| ri-coperto di speranza

La reazione della cittadinanza
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A poco più di un giorno dal vile gesto ai danni dell’ormai famoso “Albero Falcone”, in via Notarbartolo, la magnolia è stata ricoperta ancora una volta di bigliettini, messaggi e fotografie a sostegno della lotta contro la mafia. Un gesto intimidatorio o un vigliacco atto vandalico, non si sa con certezza, e saranno gli inquirenti a dirlo. L’unica certezza a riguardo è che i cittadini palermitani non sono certo rimasti impassibili. L’albero Falcone è considerato il simbolo per antonomasia della lotta alla mafia, e i palermitani questo la sanno bene, infatti non hanno perso tempo nel ricoprirlo di biglietti e cartelloni.

E’ stata repentina replica dei cittadini che non hanno perso tempo e sono corsi a riempire di speranza ancora una volta l’albero di via Notarbartolo. Stamane c’è stato un viavai di cittadini di tutte le età e di rappresentanti delle istituzioni, come il presidente della Provincia Giovanni Avanti, il prefetto di Palermo Giancarlo Trevisone, il questore Alessandro Marangoni, l’assessore provinciale Eusebio Dalì, il consigliere comunale Fabrizio Ferrandelli e molti altri.

Tanti anche gli studenti presenti, dalle elementari alle superiori che hanno partecipato con passione a questa manifestazione a sostegno della legalità. “I nostri bambini hanno scritto tanti messaggi da appendere all’albero – dice Rosetta Bonfirrara, maestra della scuola elementare Valverde Ferrara – Loro sono al corrente di tutto, per quanto riguarda la lotta contro la mafia, perché stanno già partecipando ad un progetto sulla legalità”. C’era molto entusiasmo fra gli studenti accorsi in via Notarbartolo, ogni bambino attaccava alla corteccia dell’albero un messaggio scritto da loro stessi. “Noi della scuola media Giuseppe Verdi siamo venuti subito qui a lasciare tanti messaggi di speranza – afferma Alessia Cucchiara – abbiamo, inoltre, fatto un cartellone con scritto: Addio pizzo, ora solo Pace!”. Tanta emozione nel momento in cui i bambini hanno fatto partire un coro che diceva “Palermo è nostra e non di Cosa Nostra!”.

Non poteva mancare, infine, alla manifestazione Maria Falcone, sorella del magistrato ucciso dalla mafia nel ’92 insieme alla moglie e agli uomini della scorta. Si ritiene soddisfatta della risposta dei palermitani e ribadisce -“Sono contenta perché questa è la dimostrazione che Palermo c’è ed è viva. Già ieri erano tante le persone che accorrevano per lasciare un messaggio di lotta e solidarietà, oggi siamo di più, e vedere tutti questi bambini presenti mi rende soddisfatta perché significa che la città di Palermo si sta educando giorno per giorno alla legalità”.


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