Fughe di notizie sul "signor Franco"| la foto sparisce dal sito di Repubblica - Live Sicilia

Fughe di notizie sul “signor Franco”| la foto sparisce dal sito di Repubblica

L'allarme: "Indagini a rischio"
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“Se le cose scritte fossero vere saremmo davanti a una grave fuga di notizie. Se non sono vere c’è qualcuno che vuole intorbidire le acque e dividere le procure di Palermo e Caltanissetta”. Questa è l’unica verità disponibile al momento, quella professata dai pm della Dda di Palermo, Antonio Ingroia e Nino Di Matteo, due dei magistrati che conducono le delicate indagini che stanno tentando di ricostruire la presunta trattativa fra Cosa nostra e pezzi di istituzioni negli anni a cavallo delle stragi mafiose. Stamane un articolo pubblicato da Repubblica dava notizia dell’identificazione da parte di Massimo Ciancimino del “signor Franco”, l’uomo dell’intelligence che avrebbe avuto un ruolo nella trattativa. Svelava che si tratta di un funzionario di alto grado ancora in servizio la cui effige è raffigurata in un servizio di un freepress romano, “Parioli Pocket”.

Si rincorrono conferme e smentite. L’Ansa batte la procura di Caltanissetta conferma l’iscrizione del “signor Franco” nel registro degli indagati per le stragi di Capaci e via D’Amelio. La procura fiorentina, invece, smentisce che lo 007 sia indagato per le stragi in continente del 1993.

Nel pomeriggio tutti gli occhi finiscono nella home page del sito di Repubblica dove viene pubblicata, in esclusiva, la foto del “signor Franco”, alle spalle di Bruno Vespa e Gianni Letta. Contemporaneamente allo scoop di Franco Viviano e Alessandra Ziniti, arriva un lancio dell’Ansa che, citando fonti autorevoli della procura di Caltanissetta, recita: “Il misterioso signor Franco non è stato né identificato dagli inquirenti, né, tantomeno, iscritto nel registro degli indagati. Il testimone non ha ancora consegnato ai pm il giornale, che conserva in una casa all’estero. Nei giorni scorsi gli investigatori hanno acquisito una copia della rivista che hanno esibito a Ciancimino. Non si tratterebbe però della stessa indicata dal testimone. Secondo indiscrezioni, Ciancimino non sarebbe stato in grado di riconoscere il signor Franco nella foto mostratagli dagli inquirenti, che peraltro non era chiara. Tra molte incertezze il figlio dell’ex sindaco ha detto che si potrebbe trattare dello 007, ma di non esserne affatto sicuro”.

Dalla home di Repubblica, così, sparisce la foto, la notizia non c’è più e, a stretto giro di posta, l’allarme dei magistrati: sono piccole porzioni di verità in mezzo a notizie per lo più false che rischiano di inquinare o rendere inefficaci indagini delicate. “Spero che queste fughe di notizie in molti casi non rispondenti al vero non siano il frutto di un tentativo di inquinare o privare di efficacia le indagini in una fase cruciale”dice Di Matteo, facendo eco a quanto già Sergio Lari, procuratore capo di Caltanissetta, aveva paventato la settimana scorsa.


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