"Amat, allarme per il bilancio" - Live Sicilia

“Amat, allarme per il bilancio”

La denuncia di Pellegrino (Pd)
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“L’Amat è in un momento di difficoltà, dovuto a cause strutturali. I costi aumentano, mentre i ricavi diminuiscono”. Così Maurizio Pellegrino, consigliere comunale palermitano del Pd, ha fotografato nel corso di una conferenza stampa tenutasi ieri mattina, l’attuale situazione dell’azienda che si occupa del trasporto pubblico nel capoluogo siciliano. E presenta un dossier, con numeri “approvati dal Consiglio di amministrazione dell’azienda – dice il rappresentante democratico -, che devono essere vagliati dall’assemblea dei soci entro giugno”.
Cifre che parlano di un bilancio in rosso, “per la prima volta – si legge nel documento – da quando l’Amat è stata trasformata in società per azioni”: la perdita nel 2009 sarebbe di quasi 6 milioni e 700 mila euro, a fronte di un attivo fatto registrare due anni fa di circa 500 mila euro. “A questo deficit contribuisce innanzitutto una bassa copertura dei costi operativi rispetto ai ricavi – si continua –. L’Amat si attesta al 12, 21 per cento, mentre ad esempio a Torino e a Firenze il rapporto tra costi e ricavi è del 26 e 24 per cento”.
Una realtà, quella dell’azienda di trasporti palermitana, che deve fare comunque i conti con un debito nei confronti del Comune che sfiora i 165 milioni, quando le spese annue dell’Amat sono pari a 115 milioni. “Di questo passo – afferma Pellegrino – aumenta sempre di più l’indebitamento con banche e fornitori”.
Tra le entrate che sono venute a mancare, poi, bisogna registrare quelle relative alla soppressione del contributo da parte del Comune per le categorie protette di viaggiatori: altri 10 milioni che mancano all’appello.
Ma le uscite aumentano, come quelle per le riparazioni necessarie agli autobus. “I costi per la manutenzione dei mezzi, affidati a ditte esterne, sono passati dai 762 mila del 2005 a 1 milione 694 mila euro del 2009”.
Per quanto riguarda, poi, i servizi ai cittadini in termini di frequenza delle corse, Pellegrino fa riferimento a una carenza di bus in circolazione: “Dei 546 mezzi dell’Amat, non si riesce a capire quanti ne escono ogni giorno. In alcuni casi a noi risulta che in strada ce ne siano solo 240”. “Da un esame degli orari programmati ci risulta una scarsa frequenza delle corse che collegano le periferie con i  nodi di interscambio, come nei casi di Giotto e Camporeale – si legge nel dossier – Ad esempio le linee 462 e 540 utilizzano solo due vetture ciascuna”. Riguardo infine al centro città: “Solo la linea 101 ha una frequenza al di sotto dei dieci minuti – è la conclusione – Altre fanno registrare uno scarto compreso tra gli undici e i venti minuti, alcune anche di una corsa ogni mezz’ora”.

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