Omicidio nella cava: | ecco il presunto assassino - Live Sicilia

Omicidio nella cava: | ecco il presunto assassino

Caccamo, una storia di relazioni proibite
di
2 min di lettura
 

Giorgio Cecala

Il comunicato dell’Arma dà la notizia attesa: “Questa pomeriggio i Carabinieri della Compagnia di Termini Imerese e del Gruppo di Monreale hanno tratto in arresto al termine di un’indagine “lampo” Giorgio Cecala, nato a Caccamo classe 1973, ivi residente via in via Dionisio, coniugato, muratore. L’uomo avrebbe ucciso la mattina del 29 giugno il pregiudicato Nicasio Esposto anche lui di Caccamo, classe 1968 coniugato con due figli minori“.

Dietro, una torbida storia. “La vittima – prosegue il comunicato – che si trovava agli arresti domiciliari dal 2009 per violenza sessuale su minore, aveva il permesso per recarsi a lavoro nella cava di calce sulla SS 285 dove era stato trovato morto, sull’uscio di un piccolo garage adibito a deposito attrezzi e materiali, di circa 30 mq. attiguo alla cava di pietra, in contrada “Angiletto”. A causare il decesso sarebbero state le lesioni riportate nella regione frontale e laterale del cranio cagionate dai colpi inferti con una mazza di legno, rinvenuta e sequestrata dai Carabinieri della Sezione Investigazioni Scientifiche del Comando Provinciale di Palermo”.

Perché è stato ammazzato Nicasio Esposto? “L’indagine che è stata coordinata dal Pubblico Ministero della Procura della Repubblica di Termini Imerese Rosa Caramia, ha consentito di svelare tutti i retroscena dell’omicidio ed ha portato, all’individuazione del presunto autore. I Carabinieri hanno condotto in caserma tutti i parenti della vittima, che per tre giorni di seguito sono stati sentiti ripetutamente per ricostruire il passato di Nicasio Esposto: da subito si è appreso di una relazione extraconiugale di quest’ultimo con una donna di Caccamo, (la moglie del presunto omicida, ndr) ed è su questa ipotesi investigativa che si è concentrata maggiormente l’attenzione dei militari. Dall’attività investigativa, i Carabinieri sono riusciti a raccogliere gravi indizi di reato sul conto dell’odierno fermato, ed far luce sul movente dell’omicidio, l’uomo presumibilmente sarebbe stato mosso dal movente “passionale” e dalla gelosia nei confronti della propria coniuge, ed avrebbe deciso di uccidere l’amante,  a colpi di bastone rinvenuto sulla scena del crimine”.
Il presunto assassino, durante un interrogatorio nei giorni scorsi, aveva cercato di aggredire i militari.


Partecipa al dibattito: commenta questo articolo

Segui LiveSicilia sui social


Ricevi le nostre ultime notizie da Google News: clicca su SEGUICI, poi nella nuova schermata clicca sul pulsante con la stella!
SEGUICI