"Niente patti con Miccichè" - Live Sicilia

“Niente patti con Miccichè”

Giuseppe Lupo
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Tutto resta com’è. Altro che grandi svolte e patti di legislatura. Giuseppe Lupo ieri ha incontrato Raffaele Lombardo, oggi ha convocato un esecutivo del partito, al termine del quale, le sue dichiarazioni sono nette: “Il Partito democratico non è interessato ad andare al governo. Ho detto a Lombardo che il Pd è disponibile a sostenere il programma di riforme come deciso dalla direzione e non certo quello che lui intende concordare con l’onorevole Miccichè”. Insomma, se Lombardo si tiene stretto, o quasi, Gianfranco, non ci sono margini politici per ulteriori passi da parte dei democratici. Con buona pace dei sogni di gloria delle varie correnti di casa Pd.

“Ho rappresentato al presidente della Regione – racconta Lupo – l’urgenza di un confronto sullo sviluppo e il lavoro. I dati del Diste di ieri confermano il crollo dell’occupazione nel 2010, la politica siciliana ha il dovere di fare il massimo per contrastare la cirsi economica e per aiutare i lavoratori, le famiglie, le imprese”.

Lupo ha avanzato a Lombardo la proposta di attivare “un tavolo di confronto per lo sviluppo, accelerare la spesa dei fondi comunitari e Fas, rimodulando i programmi ove necessario. Ci interessa dare una risposta ai bisogni dei cittadini siciliani – prosegue Lupo -, a partire dal tema del lavoro. Non ci interessa andare al governo. È responsabiità del presidente della Regione fare una proposta di governo in grado di attuare le rifome approvate all’Ars grazie al Pd e realizzare le nuove a partire dalla riforma sociosanitaria, dalla doppia scheda per l’elezione dei sindaci e dei consigli comunali, e dal decentramento delle funzioni amministrative dalla Regione agli enti locali. Il presidente della Regione ha condiviso l’urgenza di approntAre un tavolo per lo sviluppo e l’occupazione”.

Quanto al rapporto tra il Pd e il governo, “il Partito democratico conferma la linea del confronto sulle riforme – spiega Lupo – per affrontare le emergenze della Sicilia. È la scelta fatta dalla direzione regionale del partito ed è la linea di cui ritengo essere fedele interprete. Ci auguriamo che parte di questo percorso di confronto si possa sviluppare insieme all’Udc che è l’unica forza di opposizione al governo Berlusconi presente all’Ars oltre al Pd. Ovviamente, intendiamo rafforzare il rapporto con tutte le forze del centrosinistra”.

Tutto resta intatto, insomma. Lombardo voleva raggiungere un patto di legislatura, ma mettere insieme Pd e Miccichè è pratica impossibile tanto per i primi quanto per i secondi. Per non parlare dell’Udc, che ha già dato una mezza negativa al governatore per bocca di Saverio Romano. Troppe incertezze per spingere Lombardo e Miccichè a separarsi. Si resta insieme per un po’, un rimpastino magari si farà, il governo tirerà a campare e dopo l’estate si vedrà.


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