Bufardeci replica a Live Sicilia| "Non è un festino di strenne" - Live Sicilia

Bufardeci replica a Live Sicilia| “Non è un festino di strenne”

La firma dei 13 nuovi incarichi
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“L’assessore alle Risorse agricole e alimentari, Titta Bufardeci, ‘per fronteggiare la crisi del settore agricolo’ si avvarrà del supporto tecnico di Santo Bono (5.224 euro fino al 31 dicembre, data entro la quale, presumibilmente, la crisi dell’agricoltura sarà superata)”. Con questa frase il portale di informazioni Livesicilia descrive un ipotetico episodio di sprechi alla Regione siciliana, definendo questo incarico parte di “un Festino di strenne”. Ipotesi contestata con fermezza dall’assessore Titti Bufardeci: “Non mi sono mai sognato di censurare o contestare nessuno – spiega – ma sarebbe stato il caso di approfondire la natura e il senso dell’incarico di consulenza conferito. Che ho firmato con convinzione e con altrettanta convinzione confermerei”.

“Il signor Santo Bono – sottolinea Bufardeci – non è un carneade come vorrebbe far apparire la descrizione del portale: è uno dei fondatori dei comitati di base per l’agricoltura, poi confluiti nell’associazione degli agricoltori siciliani. E’ stata proprio l’associazione a individuare il signor Bono come interlocutore istituzionale della Regione”.

Bufardeci ricorda l’impegno di quel movimento contadino nel dialogare con il governo e il parlamento siciliano nella stesura di provvedimenti decisivi per il rilancio dell’agricoltura: “Chiunque abbia seguito i lavori parlamentari – spiega Bufardeci – sa bene che i comitati di base hanno dato un apporto significativo per spiegare le ragioni della crisi del settore e hanno aiutato il mondo politico, il governo e il parlamento, a individuare efficaci misure anticrisi, come la recente legge finanziaria dimostra. La consulenza affidata è la dimostrazione di una volontà politica che punta a mantenere aperti i canali di comunicazione tra politica, amministrazione regionale e mondo agricolo”.

“Non mi diverte per nulla – continua Bufardeci – l’ironia con cui si immagina che al 31 dicembre si possa dichiarare chiusa l’emergenza dell’agricoltura siciliana. Non c’è da scherzare: siamo di fronte a un dramma. Credo che avere al fianco la testimonianza del mondo agricolo, perchè è questo il senso della consulenza affidata al signor Bono, sia un fatto positivo per la politica che vuole confronto reale e contributi decisivi in termini di esperienze. Alla fine di quest’anno, purtroppo lo so bene, la crisi non sarà stata risolta, perchè la nostra agricoltura deve compiere una rivoluzione copernicana, che passi dalla riforme strutturali. Mi chiedo, però, come mai un gruppo editoriale serio, attento e puntuale, e che seguo con attenzione, come quello di Livesicilia, concentri la sua attenzione su un dettaglio, residuale per quantità di risorse impegnate ma di assoluta qualità per l’apporto che potrà garantire, della nostra politica di programmazione, dimenticando le centinaia di incontri e misure che settimana per settimana vengono presi da questo governo per rilanciare l’agricoltura siciliana”.


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