Commissario Stato impugna due articoli del ddl appalti - Live Sicilia

Commissario Stato impugna due articoli del ddl appalti

Il Commissario dello Stato per la Regione Siciliana, prefetto Michele Lepri Gallerano, ha impugnato alcuni commi degli articoli 3 e 4 del disegno di legge su “Modifiche ed integrazioni alla normativa regionale in materia di appalti” approvato dall’Ars il 13 luglio 2010 per violazione dello Statuto Speciale e della Costituzione. “La Regione siciliana nel dettare norme in materia di lavori pubblici di interesse regionale – scrive il Commissario dello Stato nell’impugnativa – pur esercitando una competenza esclusiva specificamente attribuita dallo Statuto di autonomia “deve non di meno rispettare, con riferimento soprattutto alla disciplina della fase del procedimento amministrativo di evidenza pubblica, i principi della tutela della concorrenza strumentali ad assicurare le libertà comunitarie e dunque le disposizioni contenute nel Codice degli appalti che costituiscono diretta attuazione delle prescrizioni poste al livello europeo” e che sono espressione dei principi dell’ordinamento giuridico della Repubblica e delle norme di riforme economico-sociale”. Il Commissario dello Stato sottolinea come la Corte costituzionale abbia già affermato la necessità di “‘omogeneita’ e trasparenza delle procedure, dell’uniforme qualificazione dei soggetti, della libera concorrenza degli operatori in un mercato senza restrizioni regionali”. “Non può invero ritenersi ammissibile che il legislatore regionale, privo della competenza nella materia ‘de qua’ – sottolinea il prefetto Michele Lepri Gallerano – possa operare un sostanziale recepimento delle disposizioni statali senza però prevedere al contempo che il recepimento stesso disponga l’indispensabile rinvio dinamico alla eventuale legislazione nazionale successivamente introdotta, e ciò al fine di evitare che in tale ipotesi possano essere in vigore normative difformi “medio tempore” in attesa del necessario adeguamento alla nuova disciplina”.


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