Per mimetizzarsi avrebbe scelto una maglietta rosanero e la moltitudine. Racconta una fonte: “Matteo Messina Denaro è stato a Palermo, allo stadio, in occasione della partita con la Samp, a maggio”. La storia la riporta oggi in prima pagina “La Repubblica”, in un pezzo firmato da Salvo Palazzolo. Si legge nell’accurata ricostruzione: “Il ricercato numero uno della mafia siciliana, il trapanese Matteo Messina Denaro, seduto fra gli spalti dello stadio Renzo Barbera di Palermo”. Il latitante avrebbe unito l’utile al dilettevole. Avrebbe partecipato a una riunione su un progetto per colpire il Palazzo di giustizia di Palermo. E avrebbe espresso la sua ferma contrarietà.
La notizia è stata riferita da una fonte in carcere ai carabinieri del Ros. Si sarebbe trattato di un incontro “di lavoro” tra mafiosi, mimetizzato allo stadio. Ma chissà che non ci sia stato il tempo di gridare: forza Palermo!, tra un progetto di morte e l’altro.
E il boss gridò: “Forza Palermo”
Ma discuteva di nuovi attentati

Scusate ma Riina non andava in giro per Palermo con tanto d’autista? La storia si ripete… si ripete… si ripete… si………..
Una volta portai un ragazzo di Napoli a vedere una partita della Roma allo Stadio Olimpico di Roma.Appena ci sediamo,il ragazzo mi fa “siamo come i latitanti”, si sa,pare che si sappia che i latitanti passano il tempo cosi,vanno allo stadio,agli stadi in giro per l’Italia a vedere le partite di calcio.Le partite in generale,non solo quelle legate al loro tifo personale.
Si sa……..sappiamo noi, sanno i bambini napoletani,come sicuramente quelli di Reggio, di Bari,di Palermo o di Milano,lo saprà anche la polizia o chi per loro.Manca solo il loro intervento.Chissà perchè.