Marcello Dell’Utri non parla. Interrogato dal procuratore aggiunto alla procura della Repubblica di Roma, Giancarlo Capaldo, si è avvalso della facoltà di non rispondere. Uscito dal palazzo di giustizia ai cronisti ha detto che “a Palermo 15 anni fa ho parlato 17 ore e sono stato rinviato a giudizio sulla base della mie dichiarazioni. Ho imparato da allora”. Il suo interrogatorio è durato meno di un’ora, come i suoi difensori, Giuseppe Di Peri e Pietro Federico, avevano annunciato. Il senatore del Pdl è indagato – con il coordinatore del Pdl, Denis Verdini, Flavio Carboni e Massimo Lombardi – per violazione della legge Anselmi sulla costituzione di società segrete, nell’inchiesta come “P3”.
P3, Dell’Utri non risponde ai pm:
“Lo feci a Palermo e furono guai”

A quando le dimmissioni sdal Senato della Repubblica che fu dei Romani?
Dell’Utri dimettittittitti
Campagna promozionale per la difesa delle Istituzioni Italiane.
Ha preso esempio dall’eroe Mangano………
Mutu, surdu e ‘ccecu. Accussì a da esse u Senaturi. Che ci va a raccuntari gli affari di lu Cavalieri ? U Senaturi mafiusu se taliò la minchia, e si “avvalse della facoltà di Mangano” Eroe della Libertà della Minchia !.
Mi iscrivo alla campagna senza indugio. Invoco le dimissioni di Dell’utri, ma anche quelle di CUFFARO!. Non dimentichiamoci di tutti i condannati che siedono in Parlamento. Gridiamo lo sdegno di non volere essere rappresentati da tali squallidi personaggi.
Ho dimenticato di scrivere, voglio vedere quanti si iscrivono a tale campagna di ONESTA.
Uomini e donne oneste se ci siete battete un colpo. TIPICA
Cu è orbu surdu e taci campa cent’anni e ‘mpaci!
Stando al proverbio, dal momento che non mi va affatto che un politico colluso debba vivere in pace, speriamo che spuntino come funghi tanti bei pentiti, freschi freschi di crisi interiore, che parlino anche per lui.
Certo è che quando si parla di Dell’Utri questo blog si intasa… Siete tutti giudici… conoscete i fatti e siete tutti in grado di giudicare senza una preventiva analisi. Ricordo di aver letto da qualche parte che siamo in democrazia e viviamo in un paese in cui la magistratura ha un ruolo e pertanto lasciamoglielo esercitare. E lasciamo ai giornalisti il solo ruolo di riportare i fatti.
Giudici?????? Non solo.
Noi siamo i boia con il macete in mano in stile canzone di Piero Pelù e Mina
nella parte: “tieni la testa ferma sul ceppo bella signora……”