L'Ars tira la cinghia - Live Sicilia

L’Ars tira la cinghia

L'economia
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Poco meno di due milioni e mezzo di euro all’anno risparmiati. È questo il “tesoretto” illustrato stamattina da Francesco Cascio ai giornalisti in occasione della tradizonale consegna del ventaglio, frutto delle misure decise dall’ufficio di presidenza dell’Ars e volte al contenimento della spesa.
Lo specchietto completo è stato fornito ai giornalisti, illustra voce per voce tutti i tagli ai costi di gestione del Palazzo. A partire dal mancato adeguamento dell’indennità parlamentare a quelle del Senato, che pesa per 324 mila euro. Altri 40 mila arrivano dalla mancata corresponsione dell’indennità nel caso di missione svolta dai deputati sul territorio regionale. La disdetta del contratto della sede di Roma vale 60 mila euro. Una botta da un milione e 350 mila euro si ottiene eliminando le indennità agli ex deputati a titolo di aggiornamento politico-culturale e un altro milione dalla incumulabilità tra assegno vitalizio  e indennità parlamentare per deputati, senatori e parlamentari europei.Un milione nell’intera legislatura si risparmierà bloccando i contributi per la celebrazione del 60° dell’Ars.
C’è poi il contenimento dei costi legati al personale dell’Ars. La riduzione di due servizi farà risparmiare 43 mila euro all’anno, 25 mila si otterranno impedendo la cumulabilità dei trattamenti economici per segretario generale aggiunto e capo di gabinetto, la belezza di 900 mila euro sono l’equivalente della sospensione dell’adeguamento dell’inflazione per il 2010. C’è poi la riduzione del 50% dell’indennità per notturno e festivo (200 mila euro) e l’abolizione degl incentivi economici di produttività (50 mila euro). Non quantificabili, poi, i risparmi che si avranno con altre misure come l’obbligo di utilizzo esclusivo di voli in classe economica per le missioni, i tagli alle auto di servizio e il blocco del turn over per due anni. Altri 40 mila euro si risparmieranno per i tagli ai buoni pasto e altre economie si avranno dai prepensionamenti.
Per quanto riguarda i costi dei deputati, c’è una riduzione del 10 per cento delle indennità parlamentari (valore annuo 784 mila euro), tagli alle spese per le missioni da 153 mila euro, l’aumento (raddoppio) della ritenuta applicata in caso di assenza d’Aula (33 mila euro il risparmio previsto), una riduzione dele indennità di trasporto su gomma che dovrebbe far restare nelle casse dell’Ars 41 mila euro in più ogni anno, il taglio di due auto blu (35 mila euro).
Nessuna novità in vista, invece, per la diaria, la voce che pesa per 4 mila euro e passa a cranio per ogni deputato, legata alla permanenza a Palermo, e che viene incassata da tutti, anche dai palermitani, come scritto dal mensile “S” nel numero attualmente in edicola. “E’ una voce integrativa dell’indennità dei deputati, in realtà – ammette Cascio – e non escludo che possa essere oggetto di altri interventi”.  Sa. T.


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