Raffaele a braccetto con Gheddafi | E Gianfranco querela se stesso - Live Sicilia

Raffaele a braccetto con Gheddafi | E Gianfranco querela se stesso

Ma com'è la politica siciliana vista al rientro dalle ferie? Come si staglia il microcosmo di personaggi, tipi molto bassi di statura (un modo gentile per dire nani), danzatrici col tutù ormai logoro (un modo gentile per dire ballerine) che d'ora in poi allieteranno le nostre giornate via via più autunnali, senza nemmeno pretendere il pagamento di un biglietto extra? Il nostro notista Politicus, anche lui rientrato dalle vacanze, propone i seguenti scenari.
E... state buoni
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Ma com’è la politica siciliana vista al rientro dalle ferie? Come si staglia il microcosmo di personaggi, tipi molto bassi di statura (un modo gentile per dire nani), danzatrici col tutù ormai logoro (un modo gentile per dire ballerine) che d’ora in poi allieteranno le nostre giornate via via più autunnali, senza nemmeno pretendere il pagamento di un biglietto extra? Il nostro notista Politicus, anche lui rientrato dalle vacanze, propone i seguenti scenari.

Raffaele Lombardo. Dopo averle tentate tutte, aggrappandosi a tutti i generali di partito, il presidente gioca l’ultima carta: l’alleanza con Gheddafi, anche se è solo colonnello. In effetti, il bel ricciolino libico non è più quel dittatore sanguinario che si diceva un tempo e sfoggia un’elegante uniforme che farebbe invidia al comandante della polizia municipale di Tre Castagni. I termini dell’accordo sono chiarissimi. La Sicilia cede alla Libia la ducea di Bronte (tanto è di Firrarello) e Mascara del Catania. In cambio, il colonnello ha promesso che quando Miccichè “rompe”, ci parla lui, o gli manda le amazzoni.

Giuseppe Lupo. Il segretario del Pd si è subito detto “entusiasta delle nuove prospettive dell’alleanza in chiave riformista”. E ha prenotato cento copie del “Corano”,  commentato da Vladimiro Crisafulli.

Gianfranco Miccichè. Dopo avere smentito i suoi sui rapporti con il Pdl, il capo dei ribelli sicilianisti ha sofferto di ulteriori problemi di identità e appartenenza. Si è guardato allo specchio e siccome l’immagine gli è sembrata troppo somigliante all’originale l’ha querelata per violazione della legge sul diritto d’autore.

Giuseppe Castiglione. Per ribadire la posizione del suo partito ha sfoggiato un antico motto: “Hic manebimus optime”. Poi, raggiante, ha aggiunto: “Hic sunt leones”. Infine, non si è tenuto più e ha declamato: “Hic et nunc”… Al quarto “Hic” gli hanno fatto la prova del palloncino per ubriachezza molesta.

Fabio Granata. Dopo la clamorosa ribalta mediatica pare che il proconsole finiano in Sicilia si sia un po’ montato la testa. Ora si fa chiamare Fabio “Bumma atomica”.


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