Omicidio di un manovale: condannato sedicenne - Live Sicilia

Omicidio di un manovale: condannato sedicenne

Il tribunale per i minori di Palermo ha condannato a 9 anni di reclusione (il pm aveva chiesto 10 anni e 4 mesi) G.B., sedicenne di Sciacca, accusato di concorso nell’omicidio del manovale Michele Cangialosi, avvenuto nella notte fra il 20 e il 21 aprile 2009. E’ stato grazie alle dichiarazioni del ragazzo che i carabinieri hanno potuto fare luce sull’assassinio per il quale sono ancora in carcere la moglie della vittima, Celeste Saieva, 24 anni; il suo amante Nicolò Piazza, 24 anni; e Paolo Naro di 21 anni. Secondo la ricostruzione fatta dagli inquirenti, Michele Cangialosi sarebbe stato strangolato mentre dormiva e trasportato, poi, in auto, in campagna dove è stato sepolto ad alcuni metri di profondità. Alcuni mesi dopo, G.B. raccontò tutto ai carabinieri, facendo nomi dei presunti assassini, chiarendo le circostanze e aiutando gli investigatori a ritrovare il cadavere, dopo aver indicato il punto preciso dove era stato sepolto. Era il 19 ottobre quando, in contrada Santa Maria, i militari trovarono il cadavere di Cangialosi. Nella richiesta di condanna, la procura ha chiesto al giudice di riconoscere al minore le attenuanti per aver collaborato alle indagini e alla soluzione del caso. Pochi giorni fa, la Procura della Repubblica di Sciacca ha chiesto il rinvio a giudizio per i tre maggiorenni indagati per l’omicidio, tutti raggiunti dal provvedimento restrittivo di custodia cautelare in carcere a fine settembre del 2009.

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