Il gioco di Lombardo si fa intricato, un rompicapo di Rubik, una sfida alla sua mente complessa. Da un canto è d’uopo accelerare pro forma, premere il pedale sul rimpasto, tenendo presente il punto (“I tecnici non mi appassionano. Però conta la maggioranza”). D’altro canto è necessario andarci piano per sopravvivere. Come Penelope, Raffaele disfa di notte quello che tesse di giorno. Ha un filo di interdizione e lo usa con cautela, affidandosi alla melina. Sa che l’alchimia è difficile. Non sarà possibile accontentare tutti, stavolta. Non scegliere, non decidere, non governare: i tre imperativi categorici dell’unica salvezza possibile. Bisogna tenere gli altri col fiato sospeso, strizzando l’occhio a questo e a quello, senza impalmare nessuno. Bisogna resistere nel fortino, rintuzzando soavemente le iniziative dei nemici di sempre e degli ex amici perfino più acerrimi. Vai con l’ordinaria amministrazione, intanto, spacciando per vittoria epica la battaglietta sull’aeroporto di Comiso. Vai con le nomine di sottogoverno. Piazzando cavalli e fanti, qualcosa, tra le macerie, resterà. Raffaele farà la sua mossa sulla scacchiera, certo, cercando probabilmente l’arrocco del governo tecnico con spruzzatine politiche. Un ibrido. Per lui il male minore. Oggi l’incontro romano con Berlusconi (già in corso) per il via libera.
Nel frattempo, la Sicilia è un vagone fermo su un binario morto, una locomotiva senza macchinista, con tanti saluti all’inizio del viaggio che era stato – nel bene o nel male – veemente. Agli affamati, alle fauci spalancate, ai volti pigolanti vengono offerti bollettini fantasmagorici, pillole di rassicurazione. Il blog del presidente sembra il diario personale di Napoleone e dei suoi successi. Raffaele Lombardo, nei video informali senza giacca, ma con la cravatta, spiega, benedice e assolve. Il termine “ascari” è il più ricorrente. La debolezza del sovrano deve poter contare sull’ombra di un nemico a cui dare la colpa. C’è sempre un fantasma sul rogo per sfamare il popolo con la rabbia e l’indignazione, se il pane non c’è.
In questo desolante tramonto di regno, nessuno ha davvero le carte in regola. E tutti hanno perso di vista il senso non della missione – che sarebbe parola troppo grossa per i soggetti in campo – ma del mestiere. Il titanico braccio di ferro tra Fini e Berlusconi paralizza le menti, confonde le favelle già abbastanza confuse. Miccichè si è smarrito, sta tentando di ritagliarsi un ridotto della Valtellina, un’opzione di fuga, casomai Silvio dovesse intimargli l’aut aut del brusco ritorno all’ovile con forche caudine annesse. L’Udc predica bene e sta fermo al cospetto dello sfacelo. Il Pdl doc è una nuvola gonfia di rancori e tensioni verso il mondo cattivo, contro gli usurpatori, i traditori della corona. Il Pd è dilaniato e sta lentamente scomparendo dalla scena, tra le spire delle sue contraddizioni. Giuseppe Lupo venne eletto per dare una sterzata morale e politica. Oggi somiglia di più al notaio di un collasso irreversibile. Granata, per il Fini Team, parla e scrive tantissimo in pieno trip da ribalta mediatica. In compenso, chi lo capisce è proprio bravo.
Stanno lì alla finestra del palazzo gli aristocratici del potere. Si passano il cerino, scrutando con ansia la guerra che si combatte nell’alto dei cieli. Si vestono da protagonisti della vita pubblica e sono mezze porzioni. La Sicilia è un atollo da esperimenti nucleari, una terra disgraziata senza governanti, senza oppositori dei governanti, senza figure in possesso almeno di un diploma di decenza. Una volta Totò Cintola disse: “Questi sono i peggiori di tutti”. Primato difficile, in effetti. Aveva forse torto quella vecchia e simpatica volpe, morta spelacchiata nell’ipocrita silenzio dei suoi onesti colleghi?
Lombardo vai a casa che è meglio! Hai truffato tutti noi con la storia degli ascari! Ne hai parlato talmente tanto che tu ne sei diventato il primo. A casa!
Bellissimo e verissimo pezzo! davvero complimenti.Dipinge perfettamente l’immobilismo e il cinismo nel quale ci troviamo…ormai da poco più di 2 anni.
bravo politicus!
Sono d’accordo in toto: Lombardo ha le sue responsabilità ma anche tutti gli altri personaggi della politica siciliani sono stati al gioco nella speranza che arrivasse il loro turno !!!
Schiena dritta: o con Lombardo o contro!!!
Come disse Mimmo Nania “Il peccato originale è stato candidare Lombardo”, l’errore continuato e avergli fatto da sgabello nelle sue follie tattiche fine a se stesse. Ma i signori politici non lo conoscevano a Lombardo che vive di politica da quanranta anni’ Adesso che abbiano il coraggio di mandarlo a casa.
Continua a fare lo stratega nella confusione più totale econ una sicilia che affonda e che si stacca sempre più dal resti della nazione.
Bravo Politicus. Questa tragedia, tutta siciliana, ha un autore, Lombardo; un regista, Miccichè; uno sceneggiatore, Cracolici;
Il decreto di commissariamento del Consorzo Asi di Agrigento, disposto dall’Assessore regionale alle Attività produttive, Marco Venturi, è stato sospeso. A stabirlo è stato il Tribunale Amministrativo Regionale di Palermo al termine dell’udienza di ieri. Il provvedimento è stato dichiarato illegittimo dai giudici amministrativi, i quali, nell’ordinanza, hanno riscontrato “pregiudizio grave e irreprarabile a carico dell’avvocato Stefano Catuara, presidente in carica del Consorzio Asi di Agrigento, in assenza di presupposti per il commisariamento e comunque per assenza di requisito di dirigente del commissario nominato”.
A seguito della notifica dell’ordinanza l’avvocato Catuara tornerà al suo posto, alla guida del Consorzio Asi di Agrigento. Domani Catuara incontrerà i giornalisti alle 11 al Dioscury Bay Palace a San Leone, ad Agrigento.
L’Assessore regionale alle Attività produttive, Marco Venturi ha Commissariato tutti i consorzi ASI della Sicilia con dei commissari a loro volta Commissariati.
Questo è l’apporto dei tecnici in Giunta di governo………
…questo è l’apporto degli yes man che tanto piacciono al ducetto di Grammichele
E’ proprio vero, Cintola era assai intelligente e brillante. Che spettacolo indecoroso hanno offerto tutti nella sua dipartita dalle nostre miserie!
Evito di entrare nel merito di alcune cose perchè sono letteralmente sdegnato ma ci rendiamo conto che la Regione Siciliana è ferma, dico ferma, da oltre due anni? Ci rendiamo conto che non viene emesso un bando dal oltre due anni e mezzo? Ci rendiamo conto che molti degli Avvisi a bando (vedi formazione ad esempio) emessi dai governi di Lombardo sono bloccati e/o smarriti? Ci rendiamo conto che sono stati pagati nuclei di valutazione che hanno redatto graduatorie provvisorie senza che queste siano state definitive? Ci rendiamo conto che stiamo pagando penali e ne pagheremo altre a società che avevano vinto gare che adesso sono state bloccate da “questo” governatore? Ci rendiamo conto che questa Regione (quindi noi) a causa dell’incapacità di questa persona sarà costretta a pagare lauti compensi a chi era stato nominato Direttore Regionale senza averne i titoli o peggio la competenza? Ci rendiamo conto che tutti, ripeto tutti, si lamentano della presenza di “questo” personaggio ma nessuno dei deputati presenti all’ARS dice qualcosa di queste cose? Ci rendiamo conto che non spendiamo un euro dei fondi strutturali, deli fondi UE e che siamo allo sfacelo? Potrei continuare all’infinito: siamo con tassi di disoccupazione che superano il 45% e siamo qui a non dire nulla…
Io dico basta, basta con questo governo, basta con questo teatrino, basta con questi figuri…
Ed invito tutti gli Amici che postano su questo sito, forse l’unico rimasto che fornisce informazioni chiare e trasparenti, di citare alla fine del suo post: LOMBARDO E’ E SARA’ PER SEMPRE IL PEGGIORE PRESIDENTE NELLA STORIA DELLA REGIONE SICILIANA.
@primodiacono,
metti in conto, però, che “sta” con Silvio, cioè il miglior premier dall’unità d’Italia ad oggi. Insieme, il capitale politico della famiglia basta e avanza!
@siciliano
Credimi questo non sta con nessuno…
Signori questo ometto non sta veramente con nessuno, quindi non tiriamo in ballo nè personaggi di destra nè di sinistra. Per dirla con parole del nostro dialetto ” è banniera di cannavazzo!” Lui sta con se stesso infossando noi siciliani con tutta l’isola. Ma i veri pecoroni sono tutti quei mezzi politici che lo fanno stare ancora al potere per non perdere la loro posizione. E non escludo nessuno, nemmeno Cascio che con la scusa che deve essere super partis si sta tranquillo nella sua nicchia a prendrsi il suo lauto stipendio