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“Non abbiamo parlato | della giunta regionale”

Lombardo: "Dalla parte di Berlusconi"
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“Le elezioni sarebbero una iattura per il Paese. Faremo di tutto per non far cadere il governo”. Così Raffaele Lombardo, governatore della Regione Sicilia, al termine di un incontro con il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi a palazzo Grazioli, garantisce il sostegno dell’ Mpa all’esecutivo. “Abbiamo rassicurato il presidente che non mancheranno i voti del Movimento per le Autonomie e dei suoi quattro senatori e cinque deputati”, aggiunge Lombardo. “E’ un rapporto e deve consolidarsi con un maggiore impegno sulle politiche per il Sud – ammonisce il governatore siciliano – in primis con gli accordi con la Libia: si consultino Confindustria e Ance perché ci sono aziende siciliane che possono e vogliono lavorare lì. La nostra esternalizzazione sono la Libia e la Tunisia non l’Est europeo”.
“Un secondo punto che ho fatto presente è quello delle autostrade siciliane – aggiunge Lombardo – infine c’é il punto dei Fas. Accettiamo ancora il decreto di assegnazione. Sono 4,313 miliardi”.

“Ho incontrato stamattina a Roma il Presidente del consiglio Silvio Berlusconi. Nel corso dell’incontro non sono stati toccati né i temi della politica regionale né le questioni inerenti la composizione del governo”. Lo scrive nel suo blog il governatore Raffaele Lombardo. ” Nel corso dell’incontro ho ribadito il giudizio negativo dell’Mpa e Io Sud su eventuali elezioni anticipate che riteniamo una iattura per il Paese e per tutto il Sud – aggiunge – Il governo deve continuare a lavorare per i prossimi tre anni e non sarà certamente il mancato voto dell’Mpa che ne condizionerà la tenuta. Ho detto al presidente Berlusconi che valuteremo con attenzione i cinque punti che porterà all’esame del Parlamento e sui quali chiederà, eventualmente, la fiducia, a partire da quelli che riguarderanno il Sud e che riteniamo imprescindibili per garantire il nostro sostegno”. “Chiediamo – prosegue – che nel piano per il Sud vengano inseriti i temi della fiscalità speciale, concordandoli prioritariamente con le autorità comunitarie, del varo di un piano straordinario per le infrastrutture e delle misure per la lotta alla criminalità organizzata. Per quanto attiene le questioni aperte con il governo regionale siciliano, riteniamo imprescindibili, e in questo senso l’ho rappresentato a Berlusconi, chiudere tre grandi questioni che si trascinano da troppo tempo insolute: la firma del decreto di attribuzione dei fondi Fas da cui scaturirà come primo effetto il finanziamento dei cantieri di lavoro regionali, creando 40 mila posti di lavoro; la revoca del decreto che sottrae al consorzio autostrade siciliano (CAS) la gestione delle autostrade dell’Isola; il tema dei trasporti marittimi, con la soluzione della vertenza Tirrenia”.


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